Aprii lentamente gli occhi, il dolore della ferita non era cessato, anzi, sembrava intensificarsi ogni giorno di più e riusciva a prendere nuove aree del mio corpo, ormai il veleno si era fuso con il mio sangue. Alzai lentamente la maglietta, le bende erano ancora ricoperte di sangue, la ferita non voleva cicatrizzarsi. Mi alzai con fatica, ogni movimento era doloroso. L'orologio segnava già le sei del mattino. Dal corridoio provenivano delle voci, mi avvicinai quatto alla porta e cercai di udire più che potevo.
Senti la voce di Sebastian, stava cercando di calmare qualcuno.
-Ma come faccio a stare calmo? Sai quello che potrebbe accadere. Dovremmo concentrarci su questo problema, no su una stupida regina. Se venisse a sapere che siamo tutti qui non li ci vorrà nulla a distruggerci...-
Non riuscivo a riconoscere di chi fosse la seconda voce, aprì leggermente la porta per vedere chi stesse parlando con Sebastian.
-Se per Ciel è più importante parlare con la regina non sarò io a dissuaderlo.-
-Sebastian, non capisci la gravità di tutto quello che è successo sulla Graza...-
-Non posso farlo, Pieter, mi spiace, ho dei doveri da rispettare...-
-Ok, ma non mi fido, voglio venire con voi!-
-Non spetta a me decidere.-
Sebastian andò via, non dando la possibilità di controbattere a Pieter.
Io chiusi in fretta la porta e mi avvicinai alle tende.
Sebastian aprì la porta e si sorprese vedendomi in piedi.
-Buongiorno!- gli dissi sorridendo.
-Buongiorno a lei, signorino.- mi ricambiò il sorriso.
Non esitai, mi feci nuovamente serio e mi avvicinai a Sebastian.
-Pieter, ti stava parlando in corridoio... Che succede?-
-Nulla di cui preoccuparsi per il momento, vuole solo che prendete seriamente la questione di Lucipher. Ha solamente paura di quello che potrebbe succedere se ignora questo problema.- mi disse, mentre cercava dei vestiti. Io mi sedetti sul letto e ripensai a quello che sarebbe successo se avessimo avuto successo nell'uccidere Lucipher. Pieter o Sebastian avrebbe dovuto regnare sugli Inferi, non credo che Drakul avrebbe lasciato andare Pieter, e io di certo non volevo lasciare andare Sebastian. Il trono sarebbe potuto restare vuoto?
-Penso che... prima dovremmo concentrarci sul problema degli shinigami. Non avendo il loro capo non possono prelevare le anime e di conseguenza nessuno può morire. Penso che privare della morte questo mondo sia un problema più grave di... Penso sia più grave!- sentenziai.
Sebastian iniziò a vestirmi, io rimase in silenzio e osservai i suoi lineamenti.
Forse non volevo affrontare il problema Lucipher perché sapevo perfettamente che avrei dovuto dirgli addio. Non ci sarei riuscito, non potevo farlo, nell'ultimo periodo l'avevo perso così tante volte che mi sembrava di impazzire ogni volta.
-Non posso stare senza te!- ammisi con un filo di voce, abbassando lo sguardo, mentre Sebastian mi stava aggiustando la giacca. Sebastian si fermò per un attimo.
-Perché dice questo? Non mi allontanerò mai da lei.- mi sorrise, stavolta il suo sguardo era nervoso e leggermente tirato, come se mi stesse mentendo.
-Ora non lo fai, o forse non puoi, ma neanche tu credi alle tue stesse parole.- dissi, evitai il contatto visivo e andai via triste. Sebastian allungò la mano come per fermarmi, ma mi lasciò andare via.
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Il MIO maggiordomo nero corvino
Hayran KurguCiel, ultimo membro del casato Phantomhive, ormai è cresciuto, è diventato un adolescente di sedici anni, ma non demordere, sa che è molto vicino a scoprire la verità sui suoi genitori, e insieme all'aiuto di Sebastian, che è sempre al suo fianco ci...