Non so realmente cosa fosse successo a Drakul la sera prima, e come fosse riuscito a calmarsi, una cosa era certa, era deciso e determinato e con la mano destra bendata.
-Tutto ok?- chiesi riferendomi alla sua mano. Drakul mi sorrise e con tono calmo mi disse:-Non abbandonarti mai ai tuoi istinti, cerca più che puoi di trattenerti e di essere tu il più forte!- Guardai Drakul stranito, che dopo quella frase si mise in un angolo buio della stanza, lontano da noi, ma in modo tale da poter sentire tutta conversazione. Pensai alla sua frase, se il mio istinto fosse stato Sebastian sarebbe stata molto dura non abbandonarsi. Guardai Sebastian e gli ammiccai, lui mi guardò sorridendo, entrambi ricordammo cosa era successo poche ore fa.
-Le condizioni del ragazzo le sappiamo, ed è per questo che io suggerirei di sbrigarci a riprenderlo con noi. Il vero problema è capire come, e dove l'hanno nascosto. Sanno che siamo qui e che stiamo cercando lui. Il tutto si fa più complicato.- fece Ike rimettendosi a pensare.
-Quanti soldi ha un principe?- chiesi.
-Ti sembra il momento giusto per una ricerca di mercato?- chiese Ike sarcasticamente.
-No, stavo solo pensando che invece di riprenderlo, potremo, anche se è orribile da dire, comprarlo. In fondo solo loro sanno dove lo tengono, e adesso non abbiamo più tempo per indagare ancora, tra poche ore dobbiamo agire e non abbiamo neanche un piano degno di essere chiamato tale. Nelle prime ore dell'alba arriveremo a Londra e sarà ancora più dura cercare questo ragazzo. Quindi, secondo la mia opinione, è meglio non perdersi l'asta!- dissi, guardando le facce dei presenti, trovando il pieno appoggio solo in quella di Usagi, Ike e Sebastian cercavano falle il quello che avevo appena detto e forse non volevo realmente sapere come la pensava Drakul.
-Non è del tutto insensato, solo che non volevo arrivare a tanto.- mi meravigliò Drakul che appoggiò il mio piano, sotto lo sguardo incredulo di Ike.
-Se lui è d'accordo, io non ho obiezioni.- fece Ike tirando a sé Usagi e accarezzandola.
-Sebastian?- chiesi, attendendo l'approvazione più importante, guardando il mio maggiordomo.
-Yes, my lord..- disse e si inchinò a me. Come ai vecchi tempi. Io sogghignai percependo ancora di più la complicità tra di noi.
-Allora facciamolo!- dissi con un sorriso beffardo stampato sul volto.
Era ormai pomeriggio inoltrato e tra poche ore tutti sarebbero andati via e avrebbero lasciato il posto al più grande contrabbando di creature e esseri umani che io avessi mai visto.
-Ha anche intenzione di "comprare" Uma?-
-Se si troverà stasera sotto ai miei occhi non esiterò un attimo, anche se non è stata proprio la migliore degli alleati, ma cercava di proteggerti, la posso comprendere e perdonare. Voglio che stia bene, dopotutto è una tua amica.- dissi sorridendo al mio maggiordomo.
Annuì lentamente con la testa e mi accarezzò il viso, con un movimento rapido, ma dolce. Ci guardammo per un po' negli occhi, come se quel momento fosse eterno, senza dire una parola, ma comunicando con lo sguardo i nostri sentimenti.
-Ciel..- mi chiamò una voce alle mie spalle che interruppe il nostro momento, mi girai e la guardai, era Lizzy era in lacrime. Mi agitai subito e l'abbracciai forte.
-Che succede?- chiesi a Nina che era proprio dietro Lizzy.
-Tu... Non ti trovavamo da nessuna parte, eravate scomparsi entrambi e io pensavo che quei rapitori vi avessero preso..- disse Lizzy alzando la testa e guardando me e Sebastian che restammo allibiti. Poi ritornò sul mio petto a piangere come una fontana.
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Il MIO maggiordomo nero corvino
FanfictionCiel, ultimo membro del casato Phantomhive, ormai è cresciuto, è diventato un adolescente di sedici anni, ma non demordere, sa che è molto vicino a scoprire la verità sui suoi genitori, e insieme all'aiuto di Sebastian, che è sempre al suo fianco ci...