Volevo solamente stare con te..

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Mi alzai e la mia camera era insolitamente oscura e silenziosa. Era ancora notte fonda. Guardai le lancette dell'orologio. Le 3.30.

Scostai le coperte e misi i piedi nudi sul pavimento freddo.

Camminai lentamente per non fare molto rumore. Aprì la porta e guardai i lunghi corridoi della mia residenza, erano illuminati dalla sola luce lunare.

Percorsi il corridoio per arrivare alle scale, volevo andare da Sebastian e la sua camera si trovava giù, vicino alle cucine.

I quadri erano inquietanti con quella luce, assumevano una atmosfera tetra e lugubre, i loro occhi sembravano quasi seguirmi e giudicarmi.

Arrivai alle scale, me ne accorsi perché sotto ai miei piedi sentivo il tappeto che le percorreva. Ero finalmente giunto all'ingresso della villa. Al centro della stanza c'era un gigante e lugubre quadro di famiglia che vegliava sull'intera stanza. Corsi, anche se avevo paura di cadere, ma quel quadro mi metteva i brividi. Se Sebastian si fosse trovato accanto a me il quel momento mi avrebbe sicuramente detto:-Allora il conte Phantomhive ha paura di un semplice quadro.- e avrebbe riso con la sua solita eleganza e il suo portamento impeccabile.

Dannazione, se solo ripenso a lui, a quel bacio etereo che ci siamo scambiati e di cui, ora non posso più fare a meno. Lo desideravo di nuovo.

Finalmente dopo tanti passi e tante strade sbagliate (non conosco molto bene la locazione delle stanze della servitù) ero finalmente giunto davanti alla porta del paradiso, dove dentro mi attendeva il mio amore.

Afferrai la maniglia titubante e poco sicuro. Dopo istanti presi a pensare decisi di aprire quella porta.

Prima di entrarvi sbirciai all'interno creando un piccolo spiraglio. La stanza era illuminata, Sebastian era allo scrittoio e stava appuntando qualcosa. Il suo viso era concentrato sul foglio; le sue mani si muovevano, sembravano avessero vita propria, sapevano già che scrivere.

La schiena appoggiata allo schienale e le gambe perfettamente allineate.

La camicia leggermente sbottonata e, per mia fortuna, riuscivo a vedere un po' del suo petto sempre nascosto.

Era momento, dovevo entrare.

-Sebastian..- dissi stropicciandomi gli occhi e aprendo la porta.

-Signorino!- si preoccupò, lasciò la penna sul foglio e venne a prendermi sulla soglia. Mi afferrò e mi poggiò sul letto.

-Ha fatto un brutto sogno?- mi disse inginocchiandosi davanti a me.

-No.. Volevo solamente stare con te..- diventai paonazzo a solo pronunciare quelle parole.

-Se é questo che vuole..- lasciò la frase in sospeso e poi sorrise.

Con estrema delicatezza mi afferrò il mento e col viso si avvicinò a me.

Aprì le gambe in modo da dargli più spazio per avvicinarsi e chiusi gli occhi.

Se bisogna baciarsi la cosa migliore è chiudere gli occhi e lasciare che gli altri sensi sentano tutto ciò che succede intorno, devi far in modo che i sensi si amplificano.

Mi toccò una gamba facendo passare una mano sotto la mia camicia da notte alzandomela. Piano piano salì sul mio corpo minuto e il suo tocco si faceva più intenso e caldo dandomi brividi di piacere lungo tutto il corpo.

Le nostre labbra non si incontrarono ma i nostri respiri si fusero comunque, vista la breve distanza tra i nostri visi.

-Baciami..- sussurrai debolmente.

-Yes, my lord..- disse sottovoce, ed eseguì senza esitazione.

Mi fece impazzire sentire quella frase di sottomissione in quel momento così intimo.

Lui si avvicinò a me, ma io mi lasciai andare sdraiadomi sul letto. Fu costretto a baciarmi mettendosi sopra di me.

Sentii il calore delle sue labbra e del suo respiro invadermi completamente.

Mentre mi baciava con delicatezza mi sbottonò la camicia da notte lasciandomi completamente nudo davanti ai suoi occhi. Sapevo cosa voleva fare col mio corpo e io non mi opposi.

Lentamente si sdraiò su di me e io sentii il calore del suo corpo e i suoi muscoli appoggiati sul mio petto e attraverso i suoi vestiti.

Sentii anche la sua erezione premuta sul basso ventre quasi vicino alla mia.

Poggiai una mano sul suo fianco e la feci scivolare sul cavallo dei suoi pantaloni riuscendo a sentire il suo membro eccitato. Slacciai la cerniera e abbassai i suoi pantaloni e i suoi slip facendo uscire la parte più eccitante del suo corpo.

La appoggiò sul mio membro e lentamente mossi il mio bacino per far strusciare le parti tra loro.

Il piacere oramai era incontrollabile.

Sentivo i suoi ansimi sul collo e io cercavo di trattenere i miei gemiti baciando il suo collo.

Sebastian si stava strusciando più forte sul mio corpo. E io gli sussurrai all'orecchio:-Voglio fare l'amore con te...- pronunciai tra i gemiti.

Ma proprio in quel momento dei rumori provenirono dall'ingresso della residenza.

Un rumore di tacchi, uno strusciare di scarpe e un rumore di passi bagnati.

-Chi è?- chiesi sottovoce a Sebastian. Ero spaventato.

-Si metta sotto alle coperte e stia in silenzio- disse alzandosi e aggiustandosi i pantaloni, prese il mio volto con una mano e prima di andarsene disse dolcemente:-Non le accadrà nulla, la proteggerò sempre.-

ANGOLO AUTRICE:

Eccomi qui :3 spero di non avervi fatto attendere troppo e soprattutto spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Volevo scrivere di più, ma ultimamente sto avendo problemi di salute, quindi perdonatemi :3 Se il capitolo vi é piaciuto mettete una bella stellina e commentate. Commentare anche se avete qualcosa da dire, che sia pro e che sia contro o anche giusto per dire la vostra, io accetto tutto. :3 e con questo ci vediamo alla prossima.

Adesso vado a mettere contenuto per adulti *corre a modificare le impostazioni della storia* XDXD

Il MIO maggiordomo nero corvinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora