... il mio unico padrone.

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Sebastian era uscito da qualche minuto. Ero terrorizzato, non sapevo che cosa stava accadendo e questo mi spaventava.

Sentii il rumore di un vaso che si rompeva provenire dalla stanza principale. Mi raggomitolati sotto le coperte coprendomi più che potevo con la coperta che era impregnate dell'odore di Sebastian.

Un urlo di donna riecheggiò per la villa seguito da altri due urli. Alla fine ci fu un silenzio tombale. non sapere cosa stava succedendo e questo mi rendeva nervoso.

Dopo pochi istanti sentii i passi di Sebastian, stava rientrando in camera, al solo sentire il suono dei suoi tacchetti il nervoso e il terrore sparirono passo dopo passo.

Sebastian entrò in stanza, chiuse la porta dietro di sè e mi si avvicinò, io mi alzai lentamente, ma Sebastian mi fermò.

-Può fare sogni tranquilli, signorino. Ho sistemato tutto.- sentii la mano del mio maggiordomo sfiorarmi una guancia e i capelli. Quel gesto fu dolce e mi tranquillizzò. Si distese accanto a me e si spogliò rimanendo solo con la camicia, leggermente aperta, e i pantaloni sbottonati. Io mi avvolsi nelle coperte, facendolo diventare come un vestito con uno strascico lungo. Mi appoggiai sul petto di Sebastian e mi accoccolai. Sentivo il calore dei nostri corpi e i nostri cuori battere all'unisono. Era una sensazione unica. Finalmente potevo riposare in tranquillità.


-Mi dite come vi é saltato in mente?- chiesi ai miei servitori che erano ancora legati fra loro dalla sera prima.

-Signorino... Volevamo s-s-soltanto...-

-Zitta, Mey-rin!- ordinai stoppando la mia cameriera.

-Mi avete spaventato, e Sebastian avrebbe potuto uccidervi... Non sapevamo che potevate essere voi!- li guardai negli occhi.

-Ora potreste liberarci...- disse con sguardo basso Bland.

-Che insolenza!- sbuffai -Ora vi meritate di stare legati per altre 12 ore.- mi girai e iniziai a salire le scale.

-Ma chi le preparerà da mangiare!- mi ricordò Bland.

-Chi accudirà il giardino..- espresse titubante il suo pensiero Finnian quasi in lacrime.

-E chi... Chi...- cercò Mey-rin un qualcosa che lei sapeva fare.

-Chi romperà piatti e bicchieri...- dissero all'unisono Bland e Finnian.

-Penserà a tutto Sebastian. Sicuramente più competente di voi tutti messi assieme.- dissi infine lasciando la sala d'ingresso, ordinando a Sebastian di spostarli da lì. Così imparano a interrompere un momento così intimo tra me e Sebastian.

Ormai pomeriggio, finite lezioni e compiti decisi di giocare un po' a carte.

-I nuovi campioni per la Funtom Company saranno qui per domani pomeriggio, così potrà dare il loro consenso per la fabbricazione.- disse entrando in salotto Sebastian.

-Ok, e che sia l'ultima volta che rimandano!!- dissi parecchio seccato delle loro continue mancanze.

-Desidera una merenda?- chiese Sebastian, posando sul tavolino accanto a me un bicchiere d'acqua.

-Vorrei mangiare una torta al miele...- dissi quasi sovrappensiero.

Sebastian si mise davanti a me, bloccando la visuale della finestra. Ma non mi dispiaceva, non c'era visione più bella di lui.

-Qualcosa la preoccupa?- mi chiese.

Non sapevo se avrei dovuto parlare di ciò che era successo la sera prima.

-Sebastian, cosa sono io per te?- gli chiesi guardandolo negli occhi.

Lui sgranò gli occhi e poi ritornò in sé dicendomi: -Lei è il mio signorino, il mio unico padrone.- mi sorrise in fine e lasciò la stanza lasciando dentro di me una strana sensazione.

-Ha avuto una giornata intensa e stressante, spero che almeno nel sonno possa trovare pace.- disse Sebastian rimboccandomi le coperte. C'era un'unica cosa che mi dava pensiero quella sera, la sua risposta di quel pomeriggio, quella risposta vaga e poco chiara che mi aveva dato da riflettere.

-Domani l'attende una giornata molto impegnativa, devono arrivare i nuovi campioni per la Funtom, e in più domani mattina arriva anche la sua fidanza...- Sebastian fece un leggero e impercettibile sospiro di sconforto e io ritornai in me.

Lizzy, nella mia dimora, in questa situazione. E dire che io avevo ancora in testa Sebastian e stavo nel suo stesso letto non meno di 24 ore fa.

Come avrei fatto a comportarmi da vero gentiluomo con Lizzy se la mia mente pensava ancora a quel demone?

Sebastian stava per lasciare la stanza quando lo fermai.

-Sebastian.. Secondo me puoi liberare quei tre e dare loro dei lavori impegnativi e dove non facciano disastri...- dissi girandomi dall'altra parte del letto.

-Credo che questo sarà difficile anche per me.- sospirò infine Sebastian facendomi sogghignare.

ANGOLO AUTRICE:

Non uccidetemi!!!

Vi prego, ho avuto seri problemi di salute e in più quando mi serviva non avevo neanche internet...

Cmq credo che per farmi perdonare tra oggi e domani aggiornerò di nuovo e cercherò di avere sempre una cadenza. Ho apprezzato molto i vostri commenti e le vostre votazioni. Grazie infinite per il supporto :3 Se volete chiedermi qualcosa fate pure, accetto critiche, commenti positivo e anche minacce di morte XDXD

Alla prossima :D

Il MIO maggiordomo nero corvinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora