Martina pov's
Mario stasera mi porta fuori a cena.
Mi guardo riflessa allo specchio, il tubino nero lungo mi risalta le forme e i tacchi mi slanciano le gambe.<Come siamo eleganti> guardo Mario riflesso nello specchio, ha uno smoking, lui che non se ne mette mai <anche tu non sei da meno> gli sorrido e gli vado in contro stampandogli un bacio sulle labbra.
Saliamo in macchina <Ma dove andiamo?> <È una sorpresa> <Dai Mario dimmelooo> Insisto <No, sh> io mi ammutolisco e tengo il broncio, a lui scappa un sorrisetto.
<Sei pronta?> Io annuisco mentre guardo il telefono, spero che Perla e kevin non facciano cazzate, gli ho dato fiducia, ormai sono grandi.
Mario mette "purple" la sua canzone ed è strano perché di solito non mette mai canzoni sue quando siamo soli.
<Come mai questa canzone?> lui fa spallucce <Ogni tanto bisogna avere anche la vanità di ciò che si fa> io non indago.
3 ore dopo...
<Senti Mario, ma dove stiamo andando? Sono tre ore che siamo in macchina, ascoltiamo musica e mi fanno male i piedi per colpa dei tacchi. Sto iniziando a pensare che stiamo girando a vuoto> <Abbi pazienza, 10 minuti e ci siamo>
Siamo a Genova, nel ristorante del suo amico.
Mi apre lo sportello <Come mai qui?> mi guardo in giro confusa <Ti ricordi questo posto?> <Certo che me lo ricordo> mi apre la porta del ristorante e fa entrare prima me, i ricordi mi annebbiano la mente e l'odore di mare mi inebria subito le narici
<Mario ma non c'era bisogno di venire fino a qui per una cena, potevamo anche ordinare una pizza> lui sbuffa <Non hai fantasia stasera?> mi sposta una sedia e mi fa accomodare.Arriva un cameriere vestito benissimo e ci porta champagne e ostriche.
Mi fa piacere questa cena, ma non ho capito il perché fino a qui.
<Ti ricordi questi posti?> Io mi guardo intorno, siamo seduti negli stessi posti dove siamo venuti a cenare la prima volta qui tutti insieme.
<E ti ricordi cosa prendesti da mangiare?> <Aragosta> dico senza esitare un attimo, quella sera non potrò mai dimenticarmela. Poi il cameriere ci serve un'aragosta sul tavolo, io gli sorrido e iniziamo a mangiare.
Mezz'ora dopo...
La cena è stata fantastica, perfetta. Tra tutte le cose mi basta che lui sia qui davanti a me.
È rimasta un ostrica sul piatto, quella più grande <Aprila> mi dice Mario, io mi tocco la pancia gonfissima e sazia <No,mangiala tu, io sono sazia> lui sorride, prende in mano l'ostrica, si alza e la apre di fronte a me.
Rimango confusa all'inizio, ma poi capisco.
Dentro c'è un anello con una grossa perla incastonata <Vuoi sposarmi?> rimango a bocca aperta, il mio cuore inizia a battere forte, la saliva mi si azzera e le parole mi si bloccano in gola.
Mi alzo, accenno un si con la testa mentre una lacrima mi scende, non riesco neanche a parlare.
Lo abbraccio forte e lo bacio sulle labbra <Quindi?> chiede lui sorridendo <Si si si> sono entusiasta.
È una cosa stranissima, Mario non voleva sposarsi, non crede al matrimonio.
Tutti i presenti nel ristorante iniziano ad applaudire e io mi commuovo sempre di più.
Chi l'avrebbe mai detto che 20 anni fa conobbi Mario qui, quando eravamo solo dei ragazzini e ora a distanza di così tanto tempo chiede di sposarmi.
Sono così elettrizzata e felice.
STAI LEGGENDO
Ho portato il mare a milano ~Seguito~
Romance*Completa* I figli dei ragazzi sono ormai grandi. E per una bravata delle ragazze succederà qualcosa che scombussolerà le famiglie. Ma riusciranno le ragazze a vivere felici come le madri ed a non ripetere i loro errori? ¡questa storia è di pura fan...