amore e psiche

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Camilla pov's
Sono seduta al tavolo con mamma, papà, Vale, Perla e Samy. I tavoli sono decorati con rose rosse e nere mentre le tovaglie sono bianche.

Appena Vale e Samy si sono rivisti si sono saltati addosso, sono stati mesi duri per i ragazzi senza Samy. Ho capito che quando manca qualcuno manca una parte del loro gruppo. Sono davvero tanto uniti.

Arrivano gli antipasti <Allora Vale? Di cosa ti occupi?> chiede mio padre prendendo alla sprovvista tutti <Musica> dice il mio ragazzo posando la forchetta argentata sul piatto, mio padre incrocia le mani e si tocca i baffi <Che genere?> <Trap> mio padre annuisce <Si papà è davvero bravo> <Lo so> mi allarmo <E come?> <In studio ho trovato basi che non erano nostre.> Papà non stacca gli occhi da me, si respira tensione per pochi attimi <Io vado un attimo al bagno> dice Vale alzandosi <Vengo con te bro> Samy è Perla lo seguono. Grazie amici.

<Lo sai che non devi fare entrare nessuno nel mio studio> <Volevo aiutare se vuoi ti faccio sentire anche l'album ha fatto...> mi interrompe <Non hai capito forse. Nessuno deve entrare del mio studio senza permesso e poi non fa per te> <Certo> annuisco un sorrisetto nervoso <Perché da quando tu sai cosa va bene per me?> mi alzo <Dove vai Camilla?> mi chiede mia madre mentre cammino <Fuori> sono esausta, mio padre non si interessa di me, non gli è mai importato nulla di che facevo o con chi uscivo, ma solo della sua stupida musica.

Esco dai ragazzi che stanno fumando <Dammi una sigaretta> dico a Perla bruscamente, lei scoppia a ridere <Cazzo dici, non fumi> smette di ridere appena le lancio un'occhiataccia e mi lancia una chesterlfied.

Perla pov's
Samy si è allontanato per parlare al telefono <Chi era?> Chiedo mentre torna <Gaia> non parlo, meglio se non parlo <Ah> faccio un tiro di sigaretta <Stiamo organizzando una giornata in villa Como così posso fare il video con baby> scatto in piedi <Ti sei deciso allora!> lui mi sorride <Avete già registrato?> <No, registreremo li> <Ma perché non lo fai venire a Milano? C'è lo studio di mio padre e...> mi interrompe <Baby è ai domiciliari, poi vogliamo stare tutti insieme> gli sorrido, sono felice, finalmente si è convinto <Perché non vieni anche tu?> Io scuoto la testa <Non mi lascerebbero> <Prova> io faccio spallucce e annuisco, tanto so già che non mi lasceranno mai andare.

Rientriamo nella sala, stanno tutti ballando.

<Figliamiaaaa> mia mamma mi abbraccia, è ubriaca, è una festaiola, gli e lo concedo, in fondo è il suo matrimonio <Ma ti sei struccataa> mi accarezza il viso <Mamma senti ti devo chiedere una cosa> colgo l'occasione dato che è presa bene, lei fa un giro su se stessa e rischia di cadere , la prendo per il braccio, i ruoli sembrano essersi invertiti <Tutto quello che vuoiii> <Posso andare a Como? Sono con samy, cami, vale e li ci saranno altri nostri amici. Samy deve registrare un video> lei si avvicina a me <Si ma non dirlo a tuo padre shh> dice sottovoce, io le sorrido e le do un bacio sulla guancia.
È particolarmente presa bene.

2 ore dopo...

Camilla pov's
Stranamente Vale è riuscito a convincere i miei, partiamo prima del previsto visto che sono tutti ubriachi e la situazione stava diventando davvero imbarazzante. Ci vorranno 5/6 ore per arrivare, quindi domattina saremo lì.

<Hey comunque grazie per aver convinto i miei, non me l'aspettavo> Vale ha un braccio intorno alle mie spalle e con la sua testa è appoggiato alla mia <Sai in realtà è stato semplice. Avranno capito che ti amo> a quelle parole il cuore mi si ferma. "Ti amo" è una parola così piccola ma con un significato così grande, non so se rispondere anche io "ti amo", non mi sento pronta. Ho amato solo una volta ma era più ossessione, quindi non so cosa voglia dire effettivamente amare.

Mi limito a stare zitta e a dargli un bacio.

<Oh finalmente, ma vi eravate persi?!> Samy è Perla entrano nel nostro vagone <Correte come i conigli, vi avevo perso di vista> i due su siedono di fronte a noi <Scopa?> chiede Perla tirando fuori le carte da gioco, abbassiamo un tavolino e cominciamo a giocare.

Perla pov's
Il tempo sembra non passare più, Samy non so dove sia andato e io mi annoio da morire.
<Che ti ascolti?> mi chiede il ragazzo sedendosi affianco a me per poi rubarmi una cuffietta e mettersela <Marra, ci sta!> io sblocco il telefono per cambiare canzone e i suoi occhi ricadono sul display del mio cellulare <Chi sono sti due?> chiede rivolgendosi allo sfondo con una scultura di amore e psiche <Amore e psiche> lui mi guarda confuso <Non sai la storia davvero?!> chiedo basita, la mitologia greca mi ha sempre affascinato, ma non è questo il punto, tutti almeno una volta nella vita hanno visto questa scultura in foto almeno.
Lui scuote la testa, stoppo la musica e gli tolgo le cuffie <È una storia d'amore> <raccontamela> io sorrido, incrocio le gambe e mi rivolgo verso di lui dando le spalle al finestrino, è buio, le luci sono soffuse, vale e cami di fronte a noi dormono da un bel po'.

<Allora una volta, nelle antichità greche questa dea aveva 3 figlie, tutte bellissima, quella minore era la più affascinante fra queste, era così tanto bella che la dea venere era invidiosa della sua bellezza. Allora questa dea, invidiosa, ordinò al figlio, cupido, il dio dell'amore di farla innamorare del ragazzo più brutto del mondo, cupido una volta vista psiche, rimase affascinato dalla sua bellezza e così la fece innamorare di lui. La nascose in un palazzo per non farla vedere alla madre e lui le fece fare un giuramento; quello di non guardarlo mai in faccia> lui mi interrompe <E come faceva a chiavare scusa?> la sua schiettezza mi strappa un sorriso <Lui si copriva per non farsi vedere e passavano momenti di passione. Poi un giorno, Psiche presa dalla curiosità andò a vedere la faccia di amore che si svegliò e scappò via. La mamma di cupido lo scoprii e mise la ragazza a delle dure prove che superò tutto, eccetto l'ultima, così venere la fece cadere in un sonno profondo. Amore disperato e angosciato dalla perdita della sua ragazza andò a cercarla. La portò all'olimpo dove bevve dell'ambrosia. Così lei divenne dea, si sposarano e diedero alla luce un figlio> lui se la ride <E cosa ci trovi di bello in tutto ciò?> <Come cosa ci trovo di bello?> lui si gira verso di me sovrapponendo una gamba sopra l'altra <Si, insomma, la madre era invidiosa della bellezza di una ragazzina> <È normale che fosse gelosa, Venere era la dea della bellezza> <E perciò suo figlio non poteva essere felice perché la madre era egoista?> Io inarco un sopracciglio <Non è quella l'essenza della storia. È che lui nonostante tutto l'amava> <E lei l'amava davvero o era solo innamorata perché lui le aveva lanciato la freccia?> questa domanda mi coglie alla sprovvista <Beh questo non lo so> <Vedi lueba, sempre farsi domande su tutto> lui si avvicina <È bene che certe cose rimangano nel dubbio> gli accarezzo la guancia e gli do un bacio sull'altra. Lui sorride e scuote la testa <Sei incredibile> io sorrido e mi rimetto la cuffietta <Vuoi?> lui prende l'altra e se la posa nell'orecchio. Mi addormento sulla sua spalla.

Ho portato il mare a milano ~Seguito~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora