Camilla pov's
Ho chiamato gli zii, ovviamente ho dovuto dire tutto anche perché essendo tutti minorenni non potevano rilasciarla.<Dov'è mia figlia!>
Martina pov's
La chiamata di Camilla mi ha distrutta, sono corsa subito all'ospedale di sesto senza pensarci un attimo.Nel tragitto ho chiamato anche Mario, Kevin e Alex.
<Allora mi dite dov'è?!> <Signora lei chi è?> chiede un'infermiera <Sono la madre di Perla Molinari e se non mi dite dov'è mia figlia io faccio causa a tutti!> <Mi segua>
Seguo l'infermiera che mi porta in stanza.
È sdraiata sul letto con gli occhi chiusi, i suoi capelli lunghi neri si stendono sul cuscino bianco.È piena di aghi infilati sul braccio <Cos'ha?!> chiedo allarmata <Chiamo un dottore e gli e lo faccio dire subito> io mi siedo sul bordo del letto e le scosto i capelli dal viso.
Ora che l'ho vista sono più tranquilla.
La porta si spalanca, è Mario che irrompe agitato <Cos'è successo?> <Non lo so Mario, ora arriva il dottore, stai tranquillo> lui si mette le mani fra i capelli sciolti e guarda sua figlia come se avesse paura.
Una paura che non avevo mai visto prima nel suo sguardo.<Voi siete i genitori della ragazza?> il dottore mi risveglia dai miei pensieri, Mario si affianca a me.
<Si> diciamo in coro.
Lui guarda la cartella clinica <Le è andata proprio bene, il taglio era profondo. Ha perso molto sangue di conseguenza è svenuta. Le abbiamo messo quattro punti, ora è sotto effetto di anestesia, quando si risveglierà sarà come nuova> <Un taglio?> <Si, molto probabilmente si è trattato di un coltellino> mi metto una mano sul cuore che quasi si blocca.
Rischio l'infarto.
Corro da Camilla, la prendo per il polso e la trascino più in là <Aia zia!> <Zitta. Dimmi cos'è successo>
Camilla pov's
Non ho mai visto la zia così arrabbiata e seria <Non lo so, eravamo venuti qui per berci qualcosa, poi io e Vale ci siamo allontanati un momento e l'ho trovata lì a terra> <Sicuramente c'entra quel delinquente di Samy non è così?!> io scuoto la testa <No zia, c'era un ragazzo che la stava infastidendo, Samy l'ha subito difesa> <Vi ho detto che non dovete frequentare quella gente e che non dovete venire in questo posto di merda! Ora chiamo tua madre!> quasi mi viene da piangere, ha un'aria così severa, ma non posso biasimarla, la figlia è all'ospedale accoltellata.<Tutto apposto amore?> chiede Vale abbracciandomi. Io guardo Martina che parla animatamente al telefono <Si amo. Ora forse è meglio che vai, stanno arrivando i miei> <No, voglio stare qui> <Vai, perfavore!> mi esce una lacrima, lui prende un sospiro e se ne va.
Poi cado sulla sedia di ferro in un pianto disperato. Mi sento in colpa per Perla, potevo dirle di rimanere a casa con me e invece ho alimentato il fuoco buttandoci benzina sopra.
Entrano i miei genitori insieme di corsa <Oddio stai bene?!> mia madre mi abbraccia, sta piangendo.
<Si mamma, io sto bene> mio padre avvolge sia me che mia madre nelle sue braccia. È strano, in sedici anni di vita non mi aveva quasi mai abbracciata così.
<Dov'è Martina?> chiede mia mamma <È in camera con Perla> loro si precipitano nella camera.
Ludovica pov's
Appena vedo Perla sul letto mi si ferma il battito, tutti i pensieri brutti ritornano a galla.
E se ci fosse stata mia figlia? Io sarei morta.<Ciao zii> mi sorride <Come stai tesoro?> <Io sto benissimo, non capisco perché mi abbiano portata qui> cerca di alzarsi, ma la rimetto sdraiata.
<Socia> Martina mi abbraccia piangendo <Tu come stai?> <Bene> mente.
Entra il dottore che ci chiede di uscire.
Andiamo in sala d'attesa <seriamente, come stai?> Chiedo a Marty mentre si siede <Come una madre che ha sua figlia in ospedale> <Cosa ti ha detto il dottore?> <Ha preso una coltellata> la mascella quasi mi si rompe <Non so neanch'io come sia successo, mi farò raccontare poi> il dottore si dirige verso di noi <Potete andare, non c'è pericolo, ma ora la ragazza deve riposare> <Io rimango qui!> si impone la mia amica <Senta signora, sua figlia è grande, potrà venire domani mattina a prenderla che la dimettiamo> <No> Mario la prende e la trascina via.
Camilla pov's
Esco dall'ospedale con mamma e papà, ma sono venuti in due macchina diverse <Andiamo Cami> dice mia madre saltando in macchina, saluto papà e salgo nel sedile di fianco con mia madre.<Allora? Cosa ci facevi qui?> chiede mentre fissa la strada <Mamma risolverai mai con papà?> continua a fissare la strada davanti a sé e a tenere le mani salde sul volante <Ti ho chiesto una cosa> dice seria <Anche io> <Non rispondere alla mia domanda con un'altra domanda> io sto zitta e guardo il telefono, Vale non mi ha scritto, d'altronde sono stata io a cacciarlo.
<Eri con quel Valerio vero?> <Non tirare in mezzo lui mà, non c'entra> <L'aveva detto tuo padre che non faceva per te> <Anche papà non era per te eppure c'hai due figli> lei frena di botto al semaforo, faccio un piccolo balzo in avanti <Non ti permettere a giudicare me! Sono tua madre non una tua amica> <Non sei mai stata mia amica tranquilla> ritorno a guardare il telefono.
Poi sgasa appena è verde <Tu sei in punizione basta!> <Non puoi, ho sedici anni!> <Oh si che posso cara>
Perla pov's
Se ne sono andati tutti, cerco di addormentarmi. Guardo fuori dalla finestra sdraiata sul lettino, la luna è alta e piena, c'è solo la sua luce ad illuminare la stanzetta.Poi la porta si apre <Chi è?> non vedo nulla è buio, la luce sola della luna non basta a farmi vedere così lontano.
<Lueba> è la voce inconfondibile di Samy, mi alzo di scatto ma una fitta al ventre mi fa risedere <ferma, non muoverti> dice a bassa voce
<Come hai fatto ad entrare?> <Lascia stare guarda, un casino> si siede affianco a me e mi guarda <Come stai?> <Io sto benissimo, non capisco perché mi abbiano portata qui> mi lamento <Incredibile, sei così testarda anche in situazioni del genere> mi sorride <Senti lueba, ti devo parlare> il mio cuore comincia a scalpitare <Inizia>Lui passa il suo sguardo da me al pavimento, incrocia le dita e muove la gamba nervoso <È tutta colpa mia> lo interrompo <Non è colpa tua> <Fammi finire, perfavore> dice seriamente.
Accenno un si col capo e continua <Ti amo> rimango immobilizzata e non dal dolore. "Ti amo" ma l'ha detto seriamente lui o è l'effetto delle medicine?
<Ma devi starmi lontano> <Non posso, non è possibile> dico nervosa, non può finire così
<Se mi ami anche tu è così. Stammi il più lontano possibile> mi stampa un bacio e se ne va <Ah e quel figlio di puttana non ti darà più fastidio> <Cos'hai fatto?!> lui non risponde ed esce dalla porta.Rimango da sola in lacrime.
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Ho portato il mare a milano ~Seguito~
Romance*Completa* I figli dei ragazzi sono ormai grandi. E per una bravata delle ragazze succederà qualcosa che scombussolerà le famiglie. Ma riusciranno le ragazze a vivere felici come le madri ed a non ripetere i loro errori? ¡questa storia è di pura fan...