<Vorresti dire che non mi baceresti?> <Con quella faccia? Nah>

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Kevin pov's
Guardo Perla distesa sul divano, ormai si è addormentata da un pezzo mentre Samy è ancora sveglio e sta guardando il film.

Quando finalmente è finito mi alzo e copro Perla con una copertina.

La guardo, è sempre stata la piccola di casa e sta crescendo, non voglio starle addosso ma è compito mio che sono suo fratello maggiore di difenderla.
Non voglio che passi ciò che ho passato io, in amore ho sofferto tanto, ora m'hanno spezzato il cuore, adesso c'è ne ho due, uno per le sofferenze mie e uno per le tue. Giusto per citare gemitaiz.

Samy si alza dal divano <Grazie fra, ora vado> io mi alzo e vado verso di lui <Senti fra, vieni con me un attimo> ci sediamo sugli sgabelli del tavolo della cucina e gli do un bicchiere d'acqua <Dimmi> <Ti voglio parlare di Perla> lui guarda il bicchiere ancora pieno e annuisce <Posso sembrare assillante ma mi devi fare questo favore. Se davvero le vuoi bene tienila lontano dal tuo mondo, non sto dicendo da te ma da tutta la merda che hai dietro e sai che intendo> lui non parla <Ti voglio bene bro e lo sai, ma è mia sorella, ho una responsabilità verso di lei> mi mette una mano sulla spalla <Sai che hai ragione? Ma il mio mondo fa parte anche di me e io non posso dividere le cose. Io vorrei tenerla lontana da tutti i casini ma così facendo devo tenerla lontana da me. E forse è la cosa più giusta> ci alziamo contemporaneamente, gli sorrido e l'abbraccio <Grazie fra> <Le voglio bene fra, tutto qui, voglio tenere lontano da tutta la merda almeno lei> <Samy se vuoi puoi rimanere qui a dormire> lui mi sorride <No, ho da fare, ci vediamo sabato ricordatelo> io annuisco ed esce dalla porta di casa.

Spengo tutte le luci e vado a dormire.

Il giorno dopo...

Martina pov's
Il venticello mi risveglia, mi stiracchio e mi ricordo di non essere a casa mia ma a Genova.

Mi giro nel letto ma Mario non c'è, stringo forte il suo cuscino, ha ancora il suo profumo impregnato.

Metto una sua maglietta e vado in cucina <Giorno> mi strappa un sorriso vederlo ai fornelli <Ma Mario cos'è sta puzza di bruciato?> dico nauseata dall'odore mentre mi dirigo al balcone per spalancarlo <Ho provato a cucinare le uova ma le ho bruciate. Così sono andato al bar sotto casa e ho preso cappuccio e brioche> gli sorrido, poi mi siedo sulla sedia di legno. Da quando abbiamo fatto i soldi abbiamo cambiato completamente i mobili, ormai erano marci. Metto un ginocchio sulla sedia e mi appoggio ad esso col braccio, come mio solito fare, poi addento un cornetto alla marmellata <Come hai dormito?> mi chiede sedendosi di fronte a me <Tutto bene amore> mi guarda e sorride <Ho scritto per caso "pagliaccia" in fronte?> <No è che rivederti coi tuoi lunghi capelli neri scompigliati e solo una mia maglia addosso mi ricordano i bei e cari vecchi tempi> io sorrido e bevo un sorso di cappuccino <A proposito di vecchi tempi> ha un tono un po' preoccupato, ecco, mi sembrava andasse tutto troppo liscio, lo fulmino con lo sguardo <Ho incontrato Cecilia giù al bar> poso il cappuccino probabilmente con troppa forza visto che ho macchiato tutto il tavolo <Eh?> Chiedo seccata <Nulla, abbiamo parlato del più e del meno e l'ho invitata al matrimonio> mi alzo di scatto <No> <Ma...> lo interrompo incazzata nera <No Mario no, neanche nei tuoi sogni più oscuri! Che neanche li dovrebbe essere!> lui si alza e mi segue mentre vado in bagno <Ma adesso lei sta con Mirko e se invitiamo Mirko dovrà venire anche lei!> <E chi l'ha detto?! Chi cazzo l'ha mai cagata!> <Amore la conosco sin da piccola> <Non mi chiamare amore nel bel mezzo di un litigio! Lo sai che quella donna non mi è mai piaciuta!> dico puntandogli il dito contro <Non ti è mai piaciuta perché era una mia ex!> <Appunto cretino!> gli do una spinta e lo respingo fuori dal bagno chiudendomi a chiave <Apri dai amo!> lui continua a bussare, io mi sciacquo la faccia e mi rivesto.

Ho portato il mare a milano ~Seguito~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora