You are crazy

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"You are crazy"

"Vendimi la tua bellezza"ammicò.

Per poco la mia mascella non cadde al suolo. Non avevo intenzione di essere la sua puttana anche se avrei dovuto pensare alla vita delle mie amiche nonché compagne di squadra. La mia vita adesso era su una bilancia, avevo solo due opzione
La mia verginità e dignità oppure la morte delle mie amiche.
Anche se mi doleva ammetterlo dovevo sacrificare la mia verginità per la loro vita ed era anche giusto.
Anche se non avrei sopportato vedere lui fare del mio corpo ciò che voleva. Non avrei voluto sentirmi usata ed umiliata. Non avrei voluto essere sottomessa da una sottospecie di feccia vivente. Ma credo non avevo molta scelta. No?

"Non possiamo contrattare qualcos'altro?"chiesi cercando di camuffare la mia voce preoccupata.

"No, bambolina le tue amiche o la tua bellezza"sorrise malvagiamente.

Sospirai sonoramente mentre Bieber capì che io non avevo altra scelta se non quella di accettare. Però aspetta potrei ammazzare anche io i suoi amichetti del cazzo.
Lo guardai con un sorriso bastardo e poi assunsi un espressione di superiorità.

"Caro Bieber, non sei l'unico che può minacciare. Non ci metto niente a ficcare una pallottola nella testa di quel ragazzo"dissi indicando un ragazzo che era difronte Amily.

Lui seguì il mio sguardo e non appena si posò sul ragazzo si irrigidì. Non capivo la sua reazione, ma poi capì. Era suo fratello, due gocce d'acqua. Era ovvio. Solo che il fratello era più piccolo di lui. Da cosa si capiva? Dal fatto che fosse inesperto per come usava la pistola e dal fatto che il suo viso sembrasse quello di un bambino. Invece lui avevo un accenno di barba che lo faceva sembrare più grande e le sue grandi dita sapevano maneggiare correttamente la pistola che si trovava alla sua destra.

"Cosa vuoi contrattare allora?"sputò velenosamente.

"Non lo so, dovresti dirmelo tu"sogghignai.

Sembrò pensarci attentamente scrutando il mio corpo tentando di intimorirmi. Ma io non avevo paura di lui. Era solo un viziatello che si crede chi sa chi. L'unica cosa che mi intimoriva di lui, era il suo sguardo. Sembrava riuscisse a leggere i tuoi pensieri e avevano un colore strano che ti ipnotizzavano. Cambiavano colore dal caramello all'oro sfumato. E sembrava quasi non riuscissero a trasmettere emozioni.

"E se lavorassimo insieme?"domandò.

In quella domanda non riuscii a percepire nessun'emozione.
Ma poi pensandoci mi misi a ridere. Io con lui? Mai
Non lavorerei per nulla al mondo con l'assassino di mio fratello. Il silenzio regnava in quel magazzino e le uniche cose che si percepivano erano le folate di vento provenienti da fuori.

"Mai."ringhiai.

"Sai,io so tutti i vostri spostamenti. Ho i miei metodi. Quindi ho mi dai il tuo corpo o ammazzo tutte voi"disse prendendo la pistola e caricandola.

Ecco. Ero di nuovo nella merda.

Bastard Dolls (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora