"First Kiss"

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"First Kiss"

Debole.
Ero debole come mai lo ero stata.
Le mie migliori amiche mi avevano dato della traditrice, ma purtroppo avevano ragione, anche se loro non sapevano che io lo avevo fatto solo per il loro bene.
Ero chiusa nella camera di Justin, affondavo i miei denti nel cuscino per scaricare la rabbia ma non ci riuscivo. Un'altra lacrima solcò la barriera dei miei occhi, si stavo piangendo.
Mi maledivo per aver accettato di sottomettermi a Bieber ma ormai il danno era fatto.
Urlai la mia rabbia, affogando il mio viso nel cuscino e buttandomi sul letto.
All'improvviso la porta si aprii lentamente rivelando le ragazze e Justin.
Cercai di levarmi il trucco sciolto ma facendo così peggioravo ancora di più le cose.
Abbassai lo sguardo e vidi due suora avvicinarsi lentamente al letto.
Una mano si poggiò sulla mia schiena e capii che era Justin.

"Le ragazze ti vogliono parlare,poi tocca a me" disse al mio orecchio dolcemente.

Sorrisi leggermente e lo guardai uscire dalla stanza ,con un sorriso da ebete.
Le ragazze mi guardarono sbalordite e io non capivo.

"MarieJane noi volevano chiederti scusa per il nostro comportamento, e solo che noi non sapevamo di questo ricatto..."iniziò Caitlin.

"Ricorda MarieJane per noi sei sempre la migliore, non importa cosa tu farai noi ti vorremmo sempre bene" disse infine Amy.

Mi alzai velocemente dal letto e le abbracciai poi forte che potei.
Poi mi spinsero sul letto e si sedettero accanto a me.

"È cotto" disse Joe eccitata.

"Chi?"chiesi stupidamente.

"Justin è cotto di te MarieJane" disse con tono ovvio Amy.

"Pft, che stronzate" dissi.

"Ma scherzi? Prima gli ha sorriso teneramente e sei arrossita, ieri al campo di basket ti lanciava frecciatine e ti guardava come se tu fossi una dea"disse Caitlin.

"È protettivo e anche se non vuole ammetterlo prova qualcosa per te" disse Joe.

"Mi dispiace per lui ma io non..provo lo stesso per lui"mentii.

Si, mi piaceva Justin.
Ormai lo avevo ammesso a me stessa.

"Non mentire, ti piace e poi si vede" disse Caitlin.

"Da cosa si vede?"chiesi.

"Da come lo guardi, lo guardi come io guardo la Nutella. C'è non so come spiegartelo ma ci proverò, sembra quasi che dipendi da lui, diciamo ossigeno, non lo vorrai ammettere a te stessa ma non ci freghi a noi cara mia lo abbiamo capito fin dall'inizio"
Disse Joe.

"Adesso va da lui e diglielo" sorrise Amy.

Se ne uscirono senza dire niente e lasciando il passaggio libero a Justin.

Torturavo le mie mani, ero nervosa, dovevo dirlo o no?
Non sapevo che pesci prendere, ero agitata.
Non avevo mai dato il mio primo bacio avevo fatto solo sesso diciamo, non ho mai avuto un ragazzo.
Non sapevo come comportarmi o come reagire ad una sua respinsione nei miei confronti.
Justin entrò in tutta la sua bellezza e mi guardò sorridendo.

"Cosa volevi dirmi" dissi.

Giurai di vedere Justin arrossire ed essere imbarazzato.

"Volevo dirti che.."si bloccò " che mi piaci, che quando ti vedo il mio cuore fa mille capriole chi lo avrebbe mai detto eh? Un assassino cotto di un'altra assassina, ma è successo. Odio quando non mi ascolti mi fai imbestialire come mai, ma sei così fottutamente carina quando ti incazzi e non riesco a resisterti.Amo fottutamente il tuo sorriso e dio sembro uno sdolcinato del cazzo ma amo quando alzi le spalle e fai il labbruccio, ti sembrerò strano, pazzo, bipolare" ridacchiò" ti potrò sembrare anche egoista ma non riuscirei a reggere il solo pensiero che tu possa appartenere a una persona che non sia io. Quindi volevo chiederti se tu..." Lo bloccai.

Mi alzai di scatto e allacciando le mie braccia al suo collo, appoggiai delicatamente le mie labbra sulle sue.
Chiusi lentamente gli occhi e mi feci trasportare dal momento.
Il mio stomaco non era invaso da farfalle ma bensì da elefanti che ballavano la samba.
Lui all'iniziò non ricambiò ma poi prese i miei fianchi e mi fece allacciare le gambe al suo bacino.
Mi chiese l'accesso con la lingua che non negai, essa sciolivò nella mia bocca ed un secondo dopo era attorcigliata alla mia, le sue labbra a cuoricino si muovevano in sincronia con la mie.
Strani sentimenti, mai provati, mi travolsero il corpo.
Justin cominciò a camminare verso il letto senza mai staccarsi da me. Quando incontrò il letto mi ci buttò sopra, i vestiti volavano velocemente e man mano i nostri corpi si scoprivano sempre di più fino a rimanere nudi. Gemevo ad ogni suo tocco e la voglio di sentirlo aumentava.
Baciò lentamente i miei seni, alternando. La sua lingua bagnava e avvolgeva i miei capezzoli mentre con le labbra succhiava fortemente la pelle.
Avrà lasciato sicuramente succhiotti.
Poi il continuo già lo sapete, lo facemmo, no non facemmo sesso ma l'amore.

Bastard Dolls (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora