"My father died"

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"My father died"

I raggi del sole penetrarono dalla vetrata della mia camera.
Aprendo gli occhi guardandomi attorno, non so perché ho il presentimento che oggi succederà qualcosa di brutto. Boh, sarà solo una mia convinzione.
Levo il leggero piumone dalle mie gambe facendole congelare all'istante. Metto le pantofole nere e scendo le scale.

È pomeriggio e non avendo niente da fare prendo il joystick e comincio a giocare a FIFA 14. Gli unici rumori che si udivano erano provenienti dal gioco visto che oggi le ragazze facevano shopping. Mentre giocavo tranquillamente suonarono alla porta. Chi poteva essere? Era strano che le ragazze fossero tornate così presto dal centro commerciale. Così aprii la porta e trovai due uomini della marina militare che mi guardavano con occhi lucidi.

"Ehm lei è la signorina Brooke?"mi chiese il signore più basso con qualche accenno di barba.

"Si, mi dica"dissi.

"Come sa suo padre faceva parte della marina e dopo lunghi anni di valoroso e costante servizio ha preferito dare la vita per la salvare tutto l'equipaggio e la nave stessa. Mi dispiace"

Il mio cuore perse due battiti e non riuscivo a collegare il cervello. L'uomo della mia vita è morto. L'unico uomo che abbia mai amato veramente è morto. Avrei dato la vita per lui ma prima che potessi fare un azione del genere se ne andato via. Fissavo il vuoto davanti a me non riuscendo a parlare.

L'uomo più alto mi fissava con occhi lucidi incapace di parlare.
Risvegliatami dal mio stato di trans li feci accomodare sul divano.

"Come l'ha presa mia mamma?"dissi cercando di non piangere.

"Non siamo riusciti a trovarla, mi dispiace"disse il basso.

"Non vi preoccupate, so che è stato difficile per voi dirmi una cosa del genere e lo comunicherò io a mia madre"dissi sorridendogli amaramente.

"Come lo conoscevate?"chiesi.

"Come si poteva non conoscere, era un uomo valoroso e pieno di coraggio. Sai ti assomiglia molto. Non è la prima volta che comunichiamo una cosa del genere e sei la prima a non aver pianto sei uguale a tuo padre"mi disse il più alto.

"Lo prendo come un complimento. Fin da piccola ho sempre sognato di diventare come lui. E vi assicuro che piangerei ma non mi mostro debole agli occhi degli altri. Neanche sul punto di morire. E se pensate che mio padre non mi stia a cuore vi sbagliate. È e sarà per sempre l'uomo della mia vita"dissi.

"Sono sicuro che suo padre l'amava allo stesso modo, signorina" disse il basso.

"Adesso dobbiamo proprio andare, arrivederci signorina"disse l'altro.

"Arrivederci"risposi.

Andati via mi rannicchiai sul divano e spingevo le lacrime all'interno degli occhi non volendo piangere. Sarei dovuta andare a breve da mia mamma ma non avevo il coraggio. Lei non si merita niente di tutto ciò che le sta succedendo. Non le ho mai detto della morte di suo figlio e non posso nasconderle anche la morte di suo marito. Respirai profondamente e mi alzi andandomi a vestire per poi andare da mia mamma.

Stavo per aprire la porta quando qualcuno bussò. Aprii velocemente trovandomi l'ultima persona che avrei voluto vedere...

Bastard Dolls (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora