Capitolo 7- Una promessa è una promessa -

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Jean mi aveva confidato di odiare la pioggia e io avevo tentato a mio modo di dimostrargli che, dopotutto, non era poi così male.

Bastienne: "E... dopo che ha smesso di piovere, il giorno dseguente, il cielo è veramente, veramente bello."

Ma come pronunciai quelle parole, la sua espressione sul suo volto mutò, calando di un tono di voce mentre mi rispose.

Jean: "...non ci sono certezze che il tempo sarà migliore domani."

Bastienne: "Beh, se la metti in questo modo, non c'è nemmeno la certezza che domani pioverà di nuovo, dopotutto."

Nessuno poteva sapere esattamente cosa ci riservasse il futuro e quella considerazione mi diede una nuova idea.

Bastienne: "Jean, vorresti fare una scommessa con me?"

Jean: "Una scommessa?"

Bastienne: "Si! Se domani il tempo sarà bello, vorrei mi concedessi un desiderio."

Jean: "E se domani dovesse piovere?"

Bastienne: "Beh...in quel caso esaudirò un tuo desiderio, allora."

La scommessa non era davvero ciò che mi interessava, e tantomeno vincerla o perderla. Si trattava semplicemente di un altro modo per impegnare Jean e provare a conoscerlo meglio, visto che quella era la cosa che desideravo di più in assoluto.

Bastienne: "Cosa ne pensi? Scommetti sulla pioggia con me?"

Jean: "L'unica risposta che sei disposta ad accettare è un si, non è vero?"

Bastienne: "Congratulazioni! Risposta esatta. E per aver indovinato la risposta esatta al primo colpo, hai vinto..."

Lo sguardo di Jean si rivolse altrove, lontano da me, la sua espressione piatta fece svanire la mia voce.

(E' davvero difficile scherzare con te Jean, quando non hai alcuna reazione, ma mi sto abituando...piano piano.)

Jean esitò per un lungo momento, ma alla fine, chiuse gli occhi e, come fosse stato appena sconfitto, annuì con il capo.

Bastienne: "Eccellente! La scommessa è fatta!"

Jean: "Non illuderti che io ti consoli quando ti accorgerai che la tua gioia sarà stata vana."

Bastienne: "Non preoccuparti. Non ho intenzione di lasciare tutto alla mera fortuna! Ho un piano!"

Jean: "Un piano?"

Bastienne: "Farò un teru-teru bozu! Oh — un 'teru-teru bozu' è una sorta di talismano che si usa fare da dove provengo io e serve di buon auspicio per il bel tempo."

Jean: "... teru-teru."

Bastienne: "Esatto! E il mio mi condurrà alla vittoria. Aspetta e vedrai!"

Non ne facevo uno da quando ero bambina, ma la cosa non mi preoccupava. Sentivo che sarebbe stato sicuramente meglio che aspettare con le mani in mano.

Bastienne: "Lo sai, improvvisamente, non vedo l'ora che sia domani!"

Jean: "Non ho idea di come ci si debba sentire nei tuoi panni."

Jean si voltò nuovamente verso la finestra. La sua voce delicata quasi affogata nel rumore incestante della pioggia.

La malinconia che sembrava avvolgerlo non appena mi ero svegliata sembrava finalmente svanita e questo era quello a cui tenevo di più.

Bastienne: "Giusto, ora sarebbe meglio che tornassi nella mia stanza. Devo mettermi subito a fare il mio teru-teru bozu prima che sia troppo tardi! Grazie per questa notte, Jean e arrivederci a —"

Ikemen Vampire: Temptation in the Dark ~ Jean d'Arc ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora