Capitolo 21 - Oblio -

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Tra i due cadde nuovamente il silenzio, quando qualcosa illuminò lo sguardo dorato del Conte.

Conte di Saint-Germain: "Jean, vorrei chiederti una cosa."

Jean: "Cosa?"

Conte di Saint-Germain: "Perché hai menzionato Will?"

Jean: "Lui sapeva."

Conte di Saint-Germain: "Cosa?"

Jean: "Lui ha sempre saputo che il mio unico desiderio era quello di poter ritornare al mio tempo e giungere alla mia fine."

Conte di Saint-Germain: "Jean—"

Jean: "Ha dichiarato di avermi 'osservato' per prendere spunto per una delle sue commedie, ed è li che ho realizzato...ma questo non è il punto. Il punto è che qualcuno ha detto a Gilles del mio desiderio."

Conte di Saint-Germain: "Così anche Gilles ora ne è al corrente."

Jean inclinò lievemente il capo intensificando il suo sguardo.

Jean: "Ci sono solamente tre persone a questo mondo a conoscenza della mia volontà. L'uomo che mi ha ridato la vita qui, in questo luogo, ossia tu. L'uomo che mi stava osservando, cioè Shakespeare... ed infine Bastienne. Se non sei stato tu e non è stata nemmeno Bastienne, non resta che Will."

Conte di Saint-Germain: "Ad ogni modo Will non è in grado di riportare alla vita gli uomini sotto forma di vampiri."

Jean: "Cosa ti rende così sicuro?"

Conte di Saint-Germain: "Perché sono stato io stesso a riportare in vita Shakespeare come tale."

Jean iniziava ad essere pervaso dalla frustrazione, quando, giunto al suo limite, prese il Conte per il colletto della camicia.
Sebbene stupito da quel gesto, non tolse il suo guardo da quello di Jean, mantenendo la calma.

Jean: "Allora chi è stato a portare in vita Gilles?!"

Rabbia e risentimento invaserò l'animo quieto di Jean, rendendo l'atmosfera fra ai due uomini incredibilmente tesa.

Conte di Saint-Germain: "Mi viene in mente solamente una persona. Ma se per puro caso Shakespeare avesse incontrato lui..."

Jean: "Lui chi?"

Conte di Saint-Germain: "Il suo nome è..."

Un rumore improvviso di vetri infranti interruppe la conversazione fra i due. Qualcuno al piano di sotto, con la sua intrusione, aveva interrotto il Conte.

Conte di Saint-Germain/Jean: "Hmm...Cosa è stato?"

Jean: "Continueremo più tardi questo discorso!"

Jean si precipitò di sotto nella sala da pranzo, seguito a ruota dal Conte. Entrambi rimasero pietrificati dalla scena davanti ai loro occhi. La grande finestra che dava sul giardino era stata infranta e i frammenti di vetro si trovavano ovunque riversi a terra. Fra quelli, vi era Mozart in una pozza di sangue. Un ampio taglio attraversava una delle sue mani tingendo di rosso cremisi il tappeto sottostante. Anche gli altri abitanti della villa si precipitarono a vedere il motivo di quel frastuono, rimanendo tutti sconvolti da quella vista.
Isaac sgranò gli occhi nel percepire il forte odore acre e alla vista di tutto quel sangue. Sebastian si precipitò accanto a lui, pronto a fermarlo nel caso avesse avuto qualche reazione avventata. Entrambi si guardarono sconvolti e increduli.

Jean: "Mozart!"

Mozart: "Jean, Bastienne è stata rapita—"

Jean: "Cosa?"

Jean: "Cosa?"

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Ikemen Vampire: Temptation in the Dark ~ Jean d'Arc ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora