Capitolo 17

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--- Note dell'Autrice ---

Buongiorno a tutti! Come state? Spero molto bene!

Eccomi tornata con il Capitolo 17 che, per impegni vari, non sono riuscita a concludere entro mercoledì scorso.

Ed è per questo che vi comunico il nuovo giorno di pubblicazione: la domenica. Questo perché in settimana avrò anche del lavoro da fare, quindi il tempo per la scrittura scrittura si è ridotto di molto. Farò di tutto per pubblicare sempre una volta alla settimana, ma purtroppo, ci saranno delle volte in cui i tempi di attesa dovranno per forza allungarsi. 

Vi lascio al Capitolo! Come sempre, se vi è piaciuto, lasciate una stellina e commentate! Mi fa sempre piacere ricevere la vostre opinioni!

Un abbraccione!

Quel primo ed estenuante giorno in Inghilterra volse al termine quando il cielo s'imbrunì, riempiendosi di stelle e di una splendida luna crescente, che veniva talvolta nascosta alla vista dagli imprevedibili movimenti delle nuvole

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Quel primo ed estenuante giorno in Inghilterra volse al termine quando il cielo s'imbrunì, riempiendosi di stelle e di una splendida luna crescente, che veniva talvolta nascosta alla vista dagli imprevedibili movimenti delle nuvole. Il calore dei focolari era un ottimo rimedio contro il calo della temperatura, però, grazie agli dei, non pioveva, elemento molto importante per far sì che tutti potessero godersi un pasto caldo all'aria aperta.

Nell'accampamento regnava una calma serafica, in netto contrasto con la concitazione di sole poche ore prima. Ognuno cercava di non fare troppo rumore, era meglio rimaner vigili, soprattutto di notte, per scongiurare ipotetiche imboscate favorite dall'oscurità del fitto bosco. Quelle erano solo delle precauzioni, in realtà tutti i dintorni erano ben sorvegliati da guardie e guerrieri che si districavano perfettamente nell'oscurità. Dopotutto, era meglio non attirare troppo l'attenzione, poiché si trovavano in territorio nemico.

Hylde partecipò alla cena attorno ad uno dei focolari, prendendo posto accanto al suo compagno Ivar, già in procinto di divorare la sua porzione di carne arrostita, in compagnia dei suoi fratelli e Brandr, che a loro volta sembravano provati da quella giornata così piena e desiderosi solo di un meritato riposo.

Aveva congedato i suoi aiutanti e tutti i servitori al tramonto, fortunatamente la preventiva organizzazione, iniziata già a Kattegat, aveva dato i suoi frutti, permettendo alla maggior parte dell'allestimento dell'area di soccorso di esser già del tutto completata. Ciò la faceva sentire molto tranquilla, meno ansiosa di quanto avesse pronosticato e libera di viversi quei momenti conviviali.

Mentre tutti chiacchieravano e addentavano quella meravigliosa carne di cervo con la stessa voracità degli animali affamati, in un clima talmente disteso che quella non sembrava affatto una delle sere prima di una violenta battaglia, Ivar avvolse il braccio attorno alle spalle della ragazza e la baciò sulle labbra, dopo essersi scambiati uno sguardo complice, in trepidante attesa di poter passare anche del tempo da soli.

Anche il ragazzo sembrava essere di buonumore, felice di partecipare a quelle chiacchiere senza capo né coda. Di solito, se la conversazione non riguardava nulla di particolarmente interessante, preferiva starsene in disparte, a covare quel rancore che, almeno per quella sera, sembrava aver archiviato. Il suo viso ed i suoi occhi spiccavano nei giochi di luce creati dalle fiamme davanti a lui.

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