Capitolo 19

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- Note dell'Autrice -

Ciao a tutt*!

A sorpresa, sono tornata dopo qualche mese di assenza, di cui mi scuso tantissimo.

Non pensavo di esser già pronta a pubblicare, infatti noterete l'orario insolito, ma le idee sono uscite come un fiume in piena... quindi eccomi qui!

Spero apprezzerete il nuovo capitolo, perchè prima di tutto ho amato scriverlo, e poi perchè ero molto nervosa all'idea di pubblicare di nuovo, dopo questi mesi. Avevo come la sensazione di aver perso il "legame" con Hylde e la storia stessa, cosa che però è andata lentamente scemando.

La smetto di tediarvi, buona lettura! (E grazie per esser tornati! <3)

Il barcollante ritorno all'accampamento era cadenzato dal suono sordo dei loro passi, attutito dal tappeto di foglie che era il sentiero percorso a ritroso

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Il barcollante ritorno all'accampamento era cadenzato dal suono sordo dei loro passi, attutito dal tappeto di foglie che era il sentiero percorso a ritroso. Le foglie inumidite da quella pioggia leggera e costante, sempre pronta a donare la propria compagnia a qualsiasi essere vivente che avesse l'ardire di esporsi all'aria aperta, nella landa uggiosa chiamata "casa" dai Sassoni.

Solveig ed Einar proseguirono in silenzio attraverso gli alberi, i quali rendevano verde e rigoglioso il paesaggio, in cui era maledettamente facile perdersi, se si osava separarsi dal sentiero battuto da esploratori più esperti. Pur essendo impegnati ad impiegare tutte le loro forze nel mantenere soggiogati alla loro custodia la coppia di guardie dei Bellachioma, piegando violentemente le loro braccia dietro la schiena in una posizione innaturale e scomoda, a tratti dolorosa, i due guaritori non mancavano di scambiarsi degli sguardi ricchi di confusione e preoccupazione, che venivano poi rivolti alle loro spalle, verso Hylde.

Tonfi riecheggianti venivano prodotti dalla strascicata camminata della ragazza, che ancora rimaneva insensibile agli stimoli esterni, mentre la sua mente viaggiava più veloce della luce, tentando di stabilire la criticità della situazione.

La testa le pulsava nel punto in cui era stata colpita poco prima, provocandole scariche di dolore a cui non riusciva a dar peso, così come quelle causate dal taglio aperto sula sua coscia, da cui era sgorgato tanto sangue da insudiciarle la pesante stoffa dei pantaloni.

I lamenti dei suoi aggressori, che si ostinavano a opporsi contro la ferrea presa di Einar e Solveig ed a piagnucolare frasi come: «Non avete il diritto di trattare così gli uomini del vostro maggiore alleato!», senza negare le loro meschine azioni, erano un'eco lontano, percepite come se Hylde li stesse ascoltando da sott'acqua.

Per la prima volta, aveva avuto un assaggio di ciò che davvero fosse il mondo antico, in cui la vita poteva esserti strappata via in un battito di ciglia, se solo non avessi avuto la forza, o i mezzi per trattenerla nelle tue mani. Hylde avrebbe dovuto farci i conti, prima o poi. Doveva essere prudente e controllare le sue reazioni impulsive.

Re Harald aveva dato l'ordine di ucciderla, non c'erano dubbi, e lei non si era mai resa conto di quanto fosse stata fortunata, fino a quel momento: aveva vissuto in un mondo pericolosissimo ovattata dalla protezione di coloro che erano diventati i suoi affetti più cari. Floki e la sua famiglia, i fratelli Lothbrok.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 29, 2021 ⏰

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