Capitolo 2- Melissa

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È un'amicizia nata per caso, la nostra.
Ormai non credevo più di poter trovare un'amica che fosse sincera, che mi capisse, e con la quale io potessi essere sincera a mia volta al 100% senza sentirmi una perfetta cretina....o una persona strana! Perché siamo molto simili, come le cose che ci accadono.
Beh, sarà scontato, ma tutto è nato tra i banchi di scuola.
In realtà, all'inizio, mi stava anche un tantino sulle palle.
-Tieni! - disse Vic.
Lei, i suoi occhi verdi e quella folta chioma di capelli biondi, mi consegnarono il compito di latino andato così e così, come sempre. Se ripenso al liceo, mi mangio le mani per quanto sia stata stupida a non impegnarmi molto, dopotutto non erano poi così difficili le cose da studiare.
Eppure, all'epoca la scuola mi sembrava un'enorme montagna. Sì, un'enorme montagna, ed io ero lì a doverla scalare a mani nude tutta da sola.
- Grazie! - Ovviamente quel "grazie" fu partorito dalla mia bocca come se il giorno prima avessi fatto una maratona di karaoke.
Sono passati tipo quattro anni di liceo prima di diventare amiche -sono un po' timida! -, ma alla fine ne è nata un'amicizia bellissima.
Beh, lei non era antipatica come l'immaginavo!
Con un colpo rapido e stizzito spengo la sveglia. Ovviamente anche stamattina dovrò usare lo stucco per rendere la mia faccia presentabile!
-Meeeel-, oh no....mia madre mi chiama ed io già so cosa vuole! A volte mi sembra quasi lo faccia a posta; me la immagino lì nascosta dietro la porta e al minimo rumore, grazie al quale intuisce che qualcuno si è alzato, ti chiama.
- Maaa! Che vuoi? -
-Lo sai bene! -, dice lei, e in effetti lo so già, vuole che le prepari il caffè. Lei ne va pazza, se tutti i litri di caffè che beve potessero essere trasformati in cioccolata adesso sarebbe obesa.
-Uff- sbuffo sottovoce e l'accontento. -Cavolo, ho paura di entrare in bagno.... -, penso, -Ahh sii coraggiosa Mel, devi esserlo! È solo la tua faccia! -.
- Ah quindi adesso parli anche da sola? - con un sobbalzo vedo mia sorella Lucy, che ha un'aria sì divertita, ma credo soprattutto spaventata.
-Parlo da sola perché la mia cara sorellina non mi fa mai compagnia! -.
Insomma la mia mattinata è un po' strana, fatta già di piccoli battibecchi....a queste cose bisogna essere abituate, altrimenti ci si resta secca! Stamattina mi sono svegliata un po' prima, perché il tempo con Vic passa troppo velocemente.
Lo so che mi odierà per averla svegliata ancora più presto rispetto agli altri giorni, ma pazienza! Cercherò di distrarla con qualche video divertente.
La cosa bella di quando vado da Vic, è che in realtà io non busso al citofono come una persona normale, ma creo una vera e propria sinfonia, e Vic corre ad aprire con gli occhi chiusi solo per farmi smettere.
-Buongiorno stronzettaaaa! -le dico appena la vedo.
- Buongiorno stronza te lo dico io! Vieni sempre più presto?! - Vic mi guarda come se le avessi strappato un polmone dal petto, ed ora io pretendessi di farle fare una bella corsetta.
- Beh ma io lo faccio per te! Proprio non ce la fai senza di me vero? , Vic mi si gira con la faccia di una che non mi mena uno schiaffo solo per pietà.
- Mel abbassa la voce, mi fa male la testa. - -Ottimo! Lo sai cosa fa passare il mal di testa? IL CAFFÈ! - le dico sfoggiando il sorriso più bello e dolce che ho, ma so benissimo che avrebbe voluto mettere a fare il caffè solo ed unicamente per lanciarmi una tazza bollente sulla faccia. -Daiii, fai presto! Alle nove devo andare! - - Si, ok! Mangi da me oggi? - mi chiede, - Vedi?! Vedi che senza me non puoi vivere? Comunque ti accontento lo faccio solo per te, mangio qui okay? -
Stavolta Vic si lascia sfuggire una risata, quasi la stesse trattenendo da troppo tempo. Tra una chiacchiera e l'altra si fa già orario ed io devo andare a lavoro. L'unica cosa che mi dispiace è che ci devo andare senza di lei, ma per il resto mi piace, non che io faccia chissà cosa, ma l'idea di lavorare e guadagnare qualcosa mi rasserena. Io non mi sono iscritta all'università, quindi forse anche per questo sono felice di lavorare e fare soldi. L'orologio segna mezzogiorno e mezza, finalmente si va a mangiare! Già mi pento di non aver chiesto cosa si mangia a Vic, non che non mi fidi, ma per poter assaporare l'idea durante il tragitto....amo il cibo. Dando uno sguardo ai vari negozi mi accorgo di essere un po' in ritardo - Merda! - non ho voglia di presentarmi direttamente prima di pranzare. Camminando tipo Speedy Gonzales finalmente arrivo da Vic.
- Chi è? - starnazza l'ochetta dagli occhi verdi, - Sono il tuo principe azzurro! - cerco di camuffare la voce, ma credo non mi venga molto bene; - Non mi serve niente! - risponde lei, - ne sei proprio sicura? Sai io sono alto, bello, ben dotato.... - -Dai sali! - dice divertita.
Cavolo non vedo l'ora di mettere qualcosa sotto i denti, ma....notiziona! Dopo anni di solitudine (quasi davo per scontato si sposasse con Gesù), forse Vic data una svolta alla sua vita sentimentale! E tutto grazie alla sua innata incapacità di contare!
Forse vivo ancora nel mondo delle favole ma che male c'è a fantasticare un po'?
Appena mi spiega che ha trovato un tipo che può darlo ripetizioni, mi affretto a cercarlo sui social, dato che lei non ne ha nessuno.
-È figo giurooooo! Parola di Scout! - dico poggiandomi una mano sul cuore- Allora, punto primo: non ci credo e punto secondo: non sei uno scout! -, mi risponde, piccata, proprio incredula del fatto che il suo professore non abbia né ciccia né brufoli.
- Vic a volte mi fa cadere le braccia. -
- Dai fammelo vedere- dice, sento sia nervosismo che curiosità nella sua voce. - Allora, 1 scordatelo,2 chiamalo....e pure di corsa! Quante altre volte ti capiterà di farti dare ripetizione da un figo così?! -
Vic come al solito alza gli occhi al cielo, temo di dover lavorare sulla mia credibilità. - Dai chiamalo! Vic e Damon.... Già mi piace! - le dico, lei prima mi fa una smorfia manco avesse visto un fetido enorme brufolo sulla mia faccia, poi, anche se si fa pregare, alla fine lo chiama.
La fisso mentre parla con lui, forse Vic non se ne accorge ma gioca con i capelli mentre parla con Damon. Trattengo a stento la voglia di ridere, quindi vado in cucina così vedo cosa si dice da quelle parti. -È un pallone gonfiato! - sento tuonarmi sulla testa.
-Non ti scaldare Vic, tutti i ragazzi sono palloni gonfiati, è per questo che devi accaparrarti almeno quello più carino! - dico ridacchiando, ma Vic mi sembra così nervosa che decido di cambiare discorso. -Allora, parliamo della cosa più bella che hai! - le dico - E sarebbe? - Vic mi guarda con aria di sfida, come se conoscesse già la mia risposta....dovrò lavorare anche sulla mia prevedibilità! - Beh ovviamente me! Che domande assurde fai?! - Vic ridacchia, mi sembra subito più rilassata....
-Oggi mi è capitata una cosa a dir poco orribile! - inizio a raccontarle, -ossia? - mi chiede. - In pratica un tizio mi ha letteralmente vomitato in testa i suoi germi....e credo anche qualche organo interno, mentre tossiva! Ovviamente la mano davanti alla bocca è un optional! -
Vic smette per un momento di masticare, poi ride di cuore. Forse non era stato l'argomento giusto da trattare durante il pranzo, ma se non altro, le ho strappato due risate.

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