Capitolo 24: il ventunesimo Nomo- Keira

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MI AVEVANO PRESA!
Oddio non ci posso credere! Devo dirlo agli altri!
Uscii e quello che vidi fu la mia migliore amica che sanguinava dalla bocca a terra, con gli occhi vuoti e la Idra sopra di lei.
Urlai e caddi a terra. Sentii i miei occhi bruciare e le mie mani diventare incandescenti senza però farmi male.
Più urlavo più dalle mie mani fluiva un fiume di fiamme e fuoco che si riversava sull' Idra. Il mostro strideva in modo assordante ma ero così frustrata che non mi importava, continuavo solo a vomitare fuoco dalle mani.
Cessai di urlare e svenni.
Mi risvegliai in una casa spaziosa, su un divano, con Una ragazza con i capelli corti accanto.
<<Ti sei svegliata!>> Disse sollevata, e poi andò a chiamare qualcuno. Ero in un salotto pieno di libri sull'antico Egitto.
La porta si aprì e io mi sollevai e mi misi seduta. C'erano davanti a me la ragazza di prima e due altri ragazzi. Una era una ragazza con gli occhi azzurri, capelli biondi e meches rosa, e uno era un ragazzo con i capelli ricci, gli occhi scuri e la pelle ambrata. << Ciao Keira, io sono Carter e questa è mia sorella Sadie e la ragazza che era con te è Ziah. Noi siamo il ventunesimo Nomo.>> Disse il ragazzo. << Ventunesimo Nomo... Conosco questo nome l'ho sentito nei miei sogni. Voi... Chi siete?>> <<Siamo maghi>> disse Sadie, la ragazza bionda << maghi dell'antico Egitto. Siamo discendenti dei Faraoni e seguiamo il percorso di un dio che ci dà poteri. Mio fratello segue quello di Horus e io quello di Iside.>> <<Che ci faccio io qui? Dove sono Percy e Shawn? Alicya sta bene?>> Chiesi nel panico << Se Percy e Shawn sono i ragazzi che erano con te, abbiamo cercato di farlo venire con noi, ma stavano litigando, uno di loro ha urlato qualcosa tipo "se questo è quello che succede con voi tanto vale che mi unisca a Crono" o qualcosa del genere. Ne sai qualcosa?>> Disse Sadie <<Purtroppo no>> risposi io scrollando le spalle. Perché nessuno mi diceva mai niente? <<Per quanto riguarda la tua amica...>> Disse Carter cupo <<... Quando siamo arrivati era troppo tardi. Abbiamo provato a rianimarla ma purtroppo gli artigli dell'Idra le hanno trafitto il cuore e i polmoni. Mi dispiace tantissimo.>> Mi vennero le lacrime agli occhi ma cercai di non piangere davanti a loro. Fallii. Quando mi ripresi chiesi << ma io che ci faccio qui?>> Ziah rispose << Beh quando hai sprigionato quel fuoco hai usato così tanta magia senza neanche un tramite... È straordinario. L'abbiamo captato, devi essere una maga, e anche potente. Qualcuno della tua famiglia potrebbe avere sangue dei Faraoni secondo te?>> Ero scioccata. Avevo usato della magia? Qualcuno nella mia famiglia discendeva dai Faraoni? <<Mia madre, forse si chiamava Lehia, Lehia Miller... o almeno questo dopo aver sposato mio padre. Prima il suo cognome era Kane.>> Carter Sadie e Ziah impallidirono <<Cosa ho detto? >> Chiesi confusa <<Tua madre era argentina?>> Chiese Carter <<...si?>> Dissi io. <<Tua madre era Lehia Kane! La cugina argentina di papà! Questo significa... Che tu segui il percorso di Ra!>> Esclamò Sadie <<Ra il dio?>> Dissi confusa << No, Ra il barista. Si, ovviamente Ra il dio!>> Disse Sadie alzando gli occhi al cielo in modo sarcastico. << Keira, vuoi restare con noi? Ti aiuteremmo a imparare a usare la tua magia e siamo a Brooklyn quindi potresti anche frequentare la BAM. Che ne dici?>> Mi propose Carter. Del resto perché no? La mia migliore amica era morta, il suo ragazzo si era unito a qualche tipo di gang di un Titano, il mio migliore amico era scomparso e mio padre non si era neanche accorto della mia scomparsa. Che altro avevo da perdere. Quella proposta sembrava anche allettante. Avrei potuto essere come mia madre e magari scoprire altro su di lei. E Carter, Sadie e Ziah sembravano simpatici. <<Si, facciamolo!>> Dissi entusiasta <<se ho della magia dentro la devo usare. Fatemi solo andare a prendere da un posto la mia roba, e poi posso venire qui.>> Risposi. Carter sorrise. <<Sono felice che tu voglia. Vuoi che ti accompagni a prendere le tue cose?>> Mi propose <<No, grazie preferirei andare da sola.>> Rifiutai gentilmente. Lui annuì.

Ed eccomi di nuovo alla metro. Diretta al mio vecchio appartamento con Nico, per prendere le mie cose. Sadie era andata a prendere le mia cose dalla BAM quindi poi me le avrebbe date lei.

Stavo per mettermi sul vagone quando notai una persona, un ragazzino sui dodici anni con una maglia nera dei Ramones e un giubbotto da aviatore

How I met Nico di Angelo- Percy Jackson fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora