Capitolo 1: la metro-Keira

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 Fu lì che lo vidi la prima volta. Un ragazzo magro e con i capelli scuri spettinati, una maglia dei Ramones nera e un giubbotto da aviatore. Aveva gli occhi castano scuro, e la pelle pallida, ma che forse un tempo era stata abbronzata. Aveva dodici anni, come me. si rintanava nella penombra, nella metro di New York e sembrava spaventato. Aveva gli occhi rossi, come se avesse pianto da poco e con le mani faceva a pezzi delle carte da gioco. Le conoscevo, mi sembravano di un gioco stupido a cui gioca sempre Shawn. Come si chiamava? Ah, Mitomagia. Probabilmente l'avrò fissato per due minuti buoni, prima che l'altoparlante mi riportasse alla realtà <<è in arrivo la metro sul binario due da Manhattan>> Cavolo, era la mia. salii sul treno e abbandonai la vista di quel ragazzo solo per un secondo, che era sparito. Poi sentii una voce alle mie spalle <<perché mi fissavi?>> mi fece trasalire, e mi girai. non potevo crederci. era proprio lui. << ti ho chiesto perché mi fissavi>> mi ripeté. non riuscivo a spiccicare una parola. Era di qualche centimetro più alto di me. Ed era proprio carino. <<Ehm...>> dissi alla fine <<Allora?>> mi fece lui <<Ehm.. scusami, qualche volta fisso le persone nella metro. mi dispiace>> mi aspettavo che se ne andasse, ma non fu così. anzi, fece una cosa che proprio non mi aspettavo, una domanda. << Come mai sei qui da sola? Non tutte le ragazzine di dodici anni prendono la metro da sole>> quella domanda mi spiazzò. Non avevo voglia di parlare di mio padre e Claire, la sua ragazza, e nemmeno di Shawn e Alicya, quindi risposi solamente <<e tu?>>  con fare di sfida. Anche se non avrei sfidato quel ragazzo per niente al mondo. Lui annuì e mi porse una mano <<Mi chiamo Nico. Nico di Angelo, piacere>> lo guardai un po' con diffidenza, ma poi gli strinsi la mano <<Mi chiamo Keira Miller >> la metro si mosse. Io e lui venimmo completamente sbalzati e io finii contro il suo petto, cosa che mi fece notevolmente arrossire. anche lui sembrava imbarazzato. Ci separammo subito e poi lui mi chiese <<Allora... Keira, giusto? dove stai andando?>> <<A Brooklyn.>> <<Perché a Brooklyn?>> <<Perché non è Manhattan.>> sembrò che gli avessi tirato uno schiaffo un faccia dalla sua espressione <<Ok.>> disse, riprendendosi <<non mi voglio immischiare nella tua vita.  Anch'io andrò a Brooklyn>> lo guardai e ribattei <<Perché a Brooklyn?>> sarcastica sembrava che gli avessi tirato un altro schiaffo in faccia. lui arrossì e poi disse << perché ci vai tu>> e arrossì di nuovo. Anche io arrossii, ma poi lui disse, cupo, <<e perché anch'io non voglio stare a Manhattan, o vicino a Long Island.>> <<Neanche io mi immischierò >> dissi <<quindi... a Brooklyn?>> << a Brooklyn.>> e di nuovo, l'altoparlante mi riportò alla realtà <<stazione metro di Brooklyn>> << a Brooklyn!>> disse Nico, e uscimmo.

How I met Nico di Angelo- Percy Jackson fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora