Non sapevo cosa dire a mia madre e mio padre, si, certo, avevo inventato all'ultimo quella penosa scusa del seminario di danza di Keira, ma Erika almeno non si sarebbe arrabbiata, perché Hannukah era già finita. Mi avvicinai a mio padre e mia madre, e cercando di fare una faccia totalmente disinvolta e sorridente, tipo non di uno che deve andare a cercare la sua amica scappata di casa. <<Mamma, papà, sentite, a Brooklyn c'è un seminario di danza importantissimo per Keira nei prossimi tre giorni, e ha pregato me e Alicya di andare con lei. Ci sarà suo padre con noi, e vitto e alloggio lo fornisce il seminario. Posso andare?>> mio padre e mia madre si guardarono, poi fu mia madre a parlare << Shawn caro, certo che puoi andare, ma abbiamo bisogno del numero del padre di Keira.>> l'avevo immaginato diedi a mia madre il numero di telefono che in realtà era di Alicya, che aveva un'app che poteva imitare la voce di un uomo. <<Per quando è fissata la partenza?>> mi chiese mio padre <<Per domani alle 5:30 >> risposi. <<andrò alla metro e lì ci saranno Alicya e Keira con suo padre. >> mia madre e mio padre annuirono <<va bene figliolo. Ora vai a letto, che domani ti devi alzare presto. Saluta Erika prima di andare a dormire, lei domani alle cinque starà ancora dormendo.>> feci di sì con la testa e poi andai nella camera della sorellina. Bussai, ed entrai. Mia sorella, una bambina con gli occhi neri e i capelli tra il castano e il rossiccio, presi da mamma, mentre io avevo preso i miei capelli neri, come gli occhi, da mio padre. La bambina, sui cinque anni, mi saltò in braccio <<Ciao Shawn!>> gridò. <<Ciao Erika!>> dissi di rimando il , prendendo al volo la bimba. Lei era gioiosa. <<Shawn come sta Alicya?>> <<tutto bene>>, le risposi, accarezzandole i capelli. <<Erika, senti domani devo andare con Alicya e Keira ad un seminario di danza. Starò via per tre giorni. Ti ricordi che a Keira piace tanto ballare, vero?>> <<Sì sì!>> disse la bambina, sorridendomi <<Keira è la più brava!>> <<Ma certo.>> risposi, accarezzando Erika sulla pancia e facendola ridere leggermente. Poi Erika sbadigliò, e con voce stanca mi chiese di leggerle una storia. <<Sicuro>> risposi <<Ma prima mettiti il piagiama>>, Erika annuì e se lo mise, poi la presi in braccio e la posai nel letto, rimboccandole le coperte. Presi il suo libro di favole preferito, The Fairytail Princess, ma lei mi fece segno con la mano di lasciarlo. <<Perché?>> le chiesi. <<è il tuo preferito.>> Erika annuì, ma mi disse << Shawn, perchè le principesse sono tutte bionde con gli occhi azzurri? Perchè non ce n'è mai una con gli occhi neri? Con i capelli rossicci? Shawn, sono brutta?>> Presi il viso della mia sorellina nelle mani e poi le dissi <<Erika, tu sei molto bella. Non ci sono principesse come te nei libri perché tu sei unica e speciale. Nessuna principessa potrà mai eguagliarti.>> Erika rise, e poi si addormentò, così di botto, come se le mie parola le avessero detto ciò che voleva sentire, e ora non era più importante. <<Buonanotte, sorellina>> sussurrai, e poi uscii dalla stanza. Domani sarebbe stato un giorno intenso.
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Ehi ehi ehi! fermi tutti! Sono io, l'autrice! Vi prego, non mangiatemi viva, LO SO che ci ho messo gli anni ad aggiornare e mi scuso per il capitolo corto, è che devo riorganizzare meglio le idee. lo ho detto molte volte, ma vi prego, lasciate un commento, perché vorrei davvero sapetre che ne pensate, un parere su ciò che sto scrivendo. Detto ciò, alla prossima parte, ciaooooo!
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How I met Nico di Angelo- Percy Jackson fanfiction
Fanfiction(completa) -Fu lì che lo vidi la prima volta. Un ragazzo magro e con i capelli scuri spettinati, una maglia dei Ramones nera e un giubbotto da aviatore. Aveva gli occhi castano scuro, e la pelle pallida, ma che forse un tempo era stata abbronzata. A...