Plakki- umani

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Autrice's pov

Marinette si svegliò nel cuore della notte dopo aver sognato la sua kwami piangere.

Si alzò dal letto ed andò sul terrazzino, trovandosi di fronte ad una ragazza.

Indossava un vestitino rosso che arrivava poco più sotto di metà coscia con uno scollo a cuore ed un cinturino nero in vita.

M: c-che ci fai qui? C-chi sei?

La ragazza si girò mostrando la sua bellezza.
I suoi occhi erano di un blu intenso e le ciglia ben definite. I capelli mostravano il loro colore rosso acceso e le punte nere.

?: ciao Marinette. Prima che tu impazzisca... sono Tikki.

M: n-no no-on-n è p-possibile, Tikki... oddio sei davvero tu?

T: si Marinette, ascolta la mia voce

M: oddio! Ma come hai fatto? Cioè... tu sei... umana!

T: ogni mille anni noi kwami abbiamo la possibilità di tornare umani per una settimana. Questo è un giorno molto speciale per noi. Anche Plagg dovrebbe essere tornato umano...

M: plagg?

T: il kwami di Ad- cioè di Chat Noir

M: lo ami vero? Te lo si legge negli occhi

T: si... lo amo con tutta me stessa, sai? Questa settimana è sempre particolare per noi...

M: che intendi?

T: beh... noi, ecco, ci amiamo in... ehm

La ragazza arrossì, lasciando stupita Marinette che intanto intuì di cosa stesse parlando la rossa.

~~~~~~

-Villa Agreste, ore 7:00-

Adrien si svegliò con calma, si alzò dal letto ed andò in bagno per farsi una doccia veloce.

Non appena uscì, dopo essersi asciugato bene, si lavò i denti ed una volta finito tornò in camera per vestirsi.

"Chissà se oggi vedrò la mia lady" pensò. Tuttavia, i suoi pensieri vennero interrotti da uno sbadiglio.

Ad: buongiorno Plagg, prima che tu possa dire qualunque cosa sì! Ora ti do il camembert.

Adrien andò a prendere il formaggio puzzolente e tentò di porgerlo al suo kwami, il quale lo afferrò con le sue mani.

D'un tratto, però, mentre si infilava i jeans, alzò con sguardo stupito la testa.

"Aspetta! Le sue mani?" Pensò. Si girò per assicurarsi di essersi sbagliato ma il mento gli cadde a terra per lo stupore.

Davanti a lui non c'era il suo kwami, bensì un ragazzo dalla pelle leggermente abbronzata, capelli corvini e occhi di un verde spettacolare.
Vestiva con un paio di jeans neri ed una camicia bianca.

Il corvino si rese conto di essere osservato e si girò verso il suo portatore.

P: ehm... sì beh, lo so che non te l'aspettavi umano!

Ad: che cazzo è successo porca troia?! Plagg! Sei umano! Oddio!

P: eh lo so, sono un figo!

Ad: beh si, cioè NO! Oddio! Ma com'è possibile?

Plagg gli spiegò tutta la situazione e finì col dovergli dire le stesse parole che qualche ora prima Tikki disse a Marinette.

Ad: beh! Vorrà dire che verrai a scuola con me!

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