Lemon stories

LadyNoir- sweet kiss

Pov. Autrice

16 anni. Forse era sbagliato.
Sì, insomma. Stavano insieme da molto più di un anno, ma probabilmente si sarebbero dovuti fermare.

Non era adatto a loro.
Oh! Ma chi vogliamo prendere in giro?

Ladybug e Chat Noir si trovavano sulla Tour Eiffel, totalmente da soli. L'accesso alla torre era stato chiuso da più di due ore, infatti era mezzanotte inoltrata, ma nessuno dei due sembrava avere intenzione di dormire.

Guardavano le stelle, abbracciati.

L: Chat!

C: dimmi milady

Ladybug rimase ferma per un po', o almeno finché il fidanzato non le sventolò una mano in faccia per risvegliarla.
Dopo essersi ripresa dallo stato di trans, la ragazza gli buttò le braccia al collo e lo baciò senza dargli il tempo di capire cosa stesse accadendo.

Chat Noir ricambiò immediatamente il bacio, poggiandosi con la schiena contro il metallo freddo della Torre. Le accarezzò i fianchi e da lì percorse tutta la schiena, godendo del contatto stretto tra i loro corpi e i desideri più profondi che li chiamavano per essere esauditi.

In amore non esistevano limiti. Il loro rapporto era da invidiare. Si sostenevano a vicenda e si amavano pur non sapendo chi si nascondesse dietro la maschera dell'altro.

Ma, un giorno, l'avrebbero scoperto sicuramente.

Chat Noir ribaltò le posizioni mettendo la ragazza con le spalle contro il metallo per poi baciarle il collo avidamente. Succhiò la pelle più e più volte, lasciando dei succhiotti su tutta la superficie.

C: milady, la mia tuta, devo toglierla

Ladybug capì, ma non glielo avrebbe lasciato fare da solo, quindi prese il campanellino e lo abbassò in un colpo solo, scoprendo il corpo allenato dell'amato, arrossendo subito dopo.

L: s-sei... perfetto

C: mai quanto te, dolcezza

"Dolcezza?" Pensò lei. Da quando in qua la chiamava in stile "bad boy"?
Non ebbe molto tempo per essere perché lui le catturò le labbra, aggiungendo la lingua, baciandola come se fosse l'ultima volta.

Lei intanto iniziò ad esplorare il corpo del ragazzo, tastando i pettorali per poi passare agli addominali abbastanza notevoli e soffermandosi al bacino, scoprendo l'esistenza dell'elastico dei boxer.

Velocemente cercò di togliergli tutto e lasciarlo completamente nudo, ammirando ogni centimetro della sua pelle perfetta.
Come poteva essere davvero suo quel ragazzo?
Chissà quante ragazze la stavano invidiando!

Ansimavano, e non avevano nemmeno iniziato.
Chat le tolse la tuta, leccandosi il labbro superiore e mordendola senza che lei potesse dire nulla.
Nemmeno protestava, quindi l'eroe in nero lo percepì come un "via libera".

Tornò ad occuparsi della bocca rossa di lei — non solo per via dei baci ma anche del lucida labbra — mentre con la mano scese, percorrendo il seno, l'addome ed infine arrivò al monte di venere, soffermandocisi.

La osservò per qualche secondo, alla chiara ricerca del suo consenso — non l'avrebbe toccata senza che lei volesse — e non tardò nemmeno ad arrivare poiché lei lo baciò, dandogli successivamente un colpo di lingua sul labbro inferiore.

Lui spense il cervello come ogni volta che si ritrovava a darsi piacere immaginando la sua lady fare i balletti più sporchi e sexy che esistano, magari aggiungendo anche un sottofondo musicale molto sensuale.

Ah! Quante volte aveva desiderato di vederla prendergli il membro eretto e pulsante tra le mani e sussurrargli frasi sconce all'orecchio; cosa avrebbe dato per averla tutta per sè... almeno una volta.
Lei, che con le sue forme lo incantava e lo imprigionava in una gabbia di eccitazione e piacere. L'unica gabbia da cui non avrebbe mai tentato di scappare.