Lemon stories

Adrienette- confessione improvvisa

Autrice's pov

Fortunatamente la professoressa era assente, ciò significò avere 3 ore libere.

Al: dai non penso che sia così difficile dirglielo

M: Alya! Mi prenderebbe per pazza e pervertita se glielo dicessi. Non posso mica andare da lui e dirgli "hey ciao bel fustacchione di nome Adrien, sono perennemente eccitata quando ti vedo! Ti prego vieni a casa mia e fammi tua! Ah si e già che ci sono ti dico anche che ti amo alla follia da quando mi hai prestato l'ombrello." Se certo, già non riesco nemmeno a parlargli, figurati a confessargli tutta questa roba.

Intanto Alya guardava Marinette a bocca aperta e quando la corvina le chiese il motivo di quella faccia, le disse di girarsi verso destra.

Lei lo fece e trovò Adrien stupito e sconvolto da quella dichiarazione.

M: l-l'ho detto a-ad alta voce?

Al: fortunatamente no, l'abbiamo sentito solo noi tre. Allora Adrien, adesso che sai cosa pensa la nostra Mary su di te, dicci il tuo parere...

Alya tentò, insieme a Nino, di spronare il biondino a confessare i suoi sentimenti per Marinette.

Lui non negava che la ragazza avesse un bel fisico e che avrebbe avverato volentieri il suo desiderio di possederlo, ma venne colto così alla sprovvista da non sapere cosa rispondere. Poi però si ricompose e parlò.

A: i-io... sono lusingato di questo... pensiero ecco... e non posso negare che anche io abbia pensato certe cose su di te. È imbarazzante da confessare ma se devo darti certezze sappi che anche tu mi piaci e mi fai impazzire, in tutti i sensi.

Adrien si avvicinò alla ragazza, sporgendosi dal banco, e senza pensarci due volte la baciò, prima dolcemente, poi lo approfondì usando anche la lingua.

La campanella della fine delle lezioni suonò e in men che non si dica la scuola divenne vuota.
Nonostante questo i due si diressero velocemente dentro lo sgabuzzino del bidello, determinati a realizzare quel desiderio.

Si chiusero e Adrien si tolse la camicia all'istante, per poi gettare via anche la maglietta, il tutto senza smettere di baciare la bellissima ragazza che aveva di fronte.

Prese le mani della giovane e se le portò al petto, facendole sentire il battito del suo cuore e permettendole di tastargli i muscoli del petto e dell'addome.

Le sue mani erano piccole e delicate in confronto a quelle di Adrien, che invece erano grandi e possenti, ma anche sicure e morbide allo stesso tempo.

Marinette si levò la giacca e la maglietta, restando in reggiseno, per poi permettere al ragazzo di restituire il gesto. Adesso era lui a tastarle il seno, sganciando l'indumento e lasciandolo cadere lungo il suo corpo.

Le baciò il collo, partendo da sotto l'orecchio fino ad arrivare alla clavicola, lasciando man mano dei segni molto evidenti.

A: sei mia adesso, ma non del tutto

Sussurrò contro il suo collo, per poi leccarglielo e soffiarci sopra, facendola rabbrividire.

A: ti sta piacendo Mari?

M: non fermarti

"Lo prendo per un sì" pensò il biondo prima di tornare a baciarla sulle labbra con tanto di lingua.

M: A-Adrien... i tuoi pantaloni, v-voglio toccarti

Ormai non esistevano preoccupazioni, ne vergogna, o almeno nel caso di Adrien. Marinette era la prima a vederlo completamente nudo, era la prima ad avere l'onore di testarlo nel suo piacere, era la prima a fare l'amore con lui.