POV GULF
Mi sveglio improvvisamente, non ricordo nemmeno quando mi sono addormentato; l'ultima cosa che mi ricordo è che ero abbracciato a Mew ai piedi del letto, poi il buio più totale. Appena sveglio sento la sua presenza dietro di me, mi ha abbracciato da dietro, il suo braccio intorno alla mia vita, la sua testa nascosta nell'incavo del mio collo...mi ha tenuto a sé per tutta la notte.
Il mio sguardo è rivolto verso il comodino affianco al letto, dove l'orologio segna le 5.30 del mattino "posso dormire ancora un po', tanto domani le lezioni sono di pomeriggio" penso e senza svegliarlo, mi giro verso Mew con ancora il suo braccio intorno alla mia vita. La mia mano in automatico inizia a delineare il viso di Mew, come se volessi tenerlo sempre a mente ogni volta che i miei occhi si chiudono; credevo che stesse dormendo ma invece no "ti stai divertendo mmh?" dice improvvisamente, senza però mai aprire gli occhi "si, mi sto divertendo" rispondo in un sussurro e improvvisamente lui mi spinge di più verso di sé, eliminando anche quel poco di distanza che c'era tra di noi.
"allora continua pure, a me non dispiace. Nel frattempo continuo a tenerti a me allora" dice ad un millimetro da me, ora i nostri nasi si toccano mentre le labbra si sfiorano. Ed io senza rendermene conto, dopo un po' ricado nel sonno.******
Tra i due, il primo che si sveglia è Mew, che con molta delicatezza si sposta dalla piccola matricola e si alza dal letto. Controlla l'ora, è ancora presto ma lui decide di prepararsi e andare dal professore per consegnare il suo progetto; oggi non vuole lasciare Gulf nemmeno per un attimo. Una volta conclusa la riunione con il suo professore il più grande si dirige al bar vicino casa e compra la colazione, lui è molto negato in cucina infatti l'unica cosa che sa cucinare sono i noodles istantanei.
Appena varca la soglia di casa, trova il letto vuoto ed una sensazione di vuoto inizia a farsi strada dentro di sé, così inizia a controllare se Gulf ha lasciato qualche bigliettino ma nulla; ad un certo punto la porta del bagno si apre ed esce "buongiorno" dice Gulf e Mew sentendo la sua voce finalmente si rilassa "buongiorno pensavo che te ne fossi andato via...ecco ho preso la colazione, ma non sapendo cosa ti piace ho preso un po' di tutto" dice Mew alzando la busta all'altezza del suo viso.*****
POV GULF
Siamo seduti a fare colazione, ma di quello che è successo stanotte ancora nessuna parola; spero che non faccia domande come ieri sera ma a quanto pare non è così, perché si schierisce la gola e mi dice "Gulf so che non sono affari miei, ma ti va di dirmi cos è succeso ieri sera che ti ha ridotto in quel modo? Dimmi un semplice no e l'argomento viene chiuso" all'istante". Potrei fare come dice e non aprire mai l'argomento, ma non sono pronto a dirgli del mio "sporco lato", ora mi invento una scusa (che poi non lo è) "vedi io qualche anno fa ho perso mio padre per una brutta malattia e ieri, mentre aspettavo i miei amici per uscire, mi sono messo a sfogliare il nostro album di foto che ho con me nell'appartamento e...eccomi qui, non c'è l'ho fatta, il dolore era troppo firte" dico sperando che si beva la mia bugia.
"mi spiace tanto, io non volevo essere così invadente. Nonostante non sia fisicamente qui è sempre con te lo sai" mi dice mentre prende la mia mano e la accarezza. Decido di fare quel passetto che mi sono ripromesso stanotte, così gli dico "Mew ascolta. Quando sto con te mi sento diverso, mi sento me stesso come quando papà era ancora in vita. Ecco, sento qualcosa per te, ma non so di preciso cosa so solo che vorrei conoscerti meglio.." mentre tengo la testa abbassata, non ho il coraggio di guardarlo negli occhi mi sento molto in imbarazzo.
"Anche io non so cosa provo per te, ma sei come una calamita a cui non riesco a stare lontano. Vediamo come va, viviamocela con calma e poi si vedrà il finale va bene? Ma l'unica cosa che chiedo è di tenere la vita scolastica separata da quella privata. Questo vuol dire che al tutoraggio saremo molto professionali, anche perché dovrai superare un esame tu tra un mese."
Il mio cuore sta esplodendo di gioia, non ci posso credere...anche lui sente qualcosa per me; ha ragione viviamocela come viene al futuro poi si vedrà!POV MEW
NON HO RICEVUTO UN PALO! Questo continua a rimbombarmi nella testa, il piccolo Gulf ricambia quello che provo io. Oggi voglio stare con lui, vorrei portarlo dappertutto per fargli dimenticare quello che gli è successo ieri sera
"ti va di andarci a fare un giro e pranzare insieme? Oppure hai lezioni?" gli dico "dopo pranzo ho due corsi da seguire, di cui uno ha la frequenza obbligatoria. Se finiamo di pranzare prima delle lezioni accetto eccome! mi risponde.
Guardo l'orologio e vedo che sono le 11, nel posto dove vorrei portarlo minimo ci vuole un ora per arrivare e una per tornare, quindi opto per un giro nella grande villa del quartiere, dove quasi ogni giorno mi dirigo per leggere un libro, completamente immerso nella natura.
"allora prepariamoci, ti porto in uno dei miei posti preferiti...ma acqua in bocca, non rivelarlo a nessuno mi raccomando" "va benissimo, ma vorrei passare nel mio appartamento per cambiarmi AHAHAH" dice mentre gli scappa una risata, che è musica per le mie orecchie.Ed eccoci arrivati "Mew ma è bellissimo qua! C'è una pace, sei circondato dalla natura" dice mentre si va a sedere su una della tante panchine poste sotto i grandi alberi che fanno da sfondo a questa bellissima riserva naturale.
"mi fa piacere che ti piace, sai io vengo qui quasi tutti i giorni e mi metto a leggere un libro seduto sotto uno di questi alberi. Mi rilassa, mi fa essere in un mondo tutto mio" gli dico, mettendo per un attimo a nudo di tutti i miei sentimenti per poi sedermi al suo fianco sulla panchina e circondare le sue piccole spalle con il mio braccio; per un attimo chiudo gli occhi, godendomi del silenzio che ci circonda quando improvvisamente Gulf intreccia la sua mano nella mia, che un attimo prima si trovava a penzoloni sulla sua spalla, poi appoggia la sua testa sulla mia spalla e in un sussurro mi dice "grazie" ancora una volta.
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Gli opposti si attraggono
Lãng mạnQuesta è la storia di due universitari. Entrambi del corso di ingegneria. Uno al secondo anno della triennale mentre l'altro al secondo e ultimo anno della magistrale. Il più giovane è molto chiuso, diffidente, continuamente incazzato con il mondo...