Chiedo scusa per il capitolo troppo lungo, spero di non deludervi 🥺
POV GULF
Mi sento stranamente rilassato guardandomi in torno vedo che mi trovo lo sguardo rivolto verso il soffitto. Un momento...ma io non stavo a cavalcioni su Mew, sul divano nel salone? Come faccio a trovarmi nella sua camera steso sul suo letto? Istintivamente allungo il braccio di lato sperando di trovarlo ma c'è solo vuoto.
Mi alzo dal letto e mi guardo allo specchio...cazzo come sono conciato uno schifo!
Dopo una decina di minuti, mi dirigo verso la cucina e noto che sono solo le 20 di sera e di lui nessuna traccia...ma dove sarà andato?
Non voglio ne chiamarlo e ne mandargli messaggi, già è tanto che mi ha permesso di stare qua; sto per sedermi sul divano quando sul tavolino, noto dei fogli sparsi...ieri non ci ho fatto assolutamente caso: nel riordinarli noto un particolare...dépliant di New York.POV MEW
Il piccolo Gulf ha pianto talmente tanto sopra di me che si è addormentato: delicatamente mi alzo dal divano, con lui ancora in braccio, e mi dirigo nella mia stanza. Sento ancora di più che è dimagrito, è una piuma tra le mie braccia e ripenso a tutto quello che mi ha detto...perché amore lo hai tenuto per te?
Visto che è presto per la cena, decido di comprare qualcosa di già pronto e portarlo a casa, così poi dirò del mio ipotetico lavoro all'estero.
Dopo essermi chiuso la porta d'ingresso alle spalle, la casa è ancora avvolta nel silenzio e nell'oscurità tranne per la fiocca luce che intravedo dalla cucina: forse Gulf si sarà sevgliato! Così con le buste del cibo ancora tra le mani mi dirigo in cucina e non riesco nemmeno a metterci mezzo piede che Gulf sbraita contro di me "e così hai deciso di lasciarmi qui da solo, a chilometri e chilometri distanza vero Mew? Quando avevi intenzione di dirmelo? Oppure aspetta, te ne volevi andare zitto e muto?"
"Aspetta non è come sembra, io non voglio scappare da niente e nessuno primo...secondo volevo dirtelo prima ma ti sei addormentato e di certo non ti avrei svegliato. Volevo parlarne davanti alla cena ma a quanto pare anticipiamo.
Ho ricevuto un offerta di lavoro all'estero, a New York ed ho tempo fino a domani per decidere se andare oppure o declinare. Ero intenzionato ad andare, per cercare di riprendere la mia vita in mano e aspettare un tuo eventuale ritorno, anche se fossero passati anni...ecco perché ti ho aspettato davanti alla nostra panchina, per dirti di questa mia decisione ma dopo quello che mi hai detto, di quella psicopatica, io ho deciso di restare qui e lavorare qui, tanto hanno anche qualche sede qui a Bangkok. Insieme possiamo risolvere questa situazione e liberarci di lei una volta e per sempre" dico, vedendo il suo viso iniziare a rilassarsi "non esiste proprio, tu vai a New York a lavorare non voglio che tu metta da parte il tuo lavoro per me, io posso cavarmela qua...anzi se vai a New York lei non sospetterà nulla di noi due e possiamo mettere in atto la nostra vendetta contro di lei che ne dici?" mi dice ed io" ma Gulf io...io voglio stare con te, non voglio passare i giorni come il mese scorso, ora sei di nuovo qui con me e di certo non ti lascio andare" "nessuno ha detto che ci lasceremo, anche perché non ti libererai facilmente di me stavolta Mew" mi dice mentre si avvicina a me e mi bacia delicatamente: ad un millimetro dalle mie labbra sussurra "mi mancherai come l'aria ma verrò a trovarti promesso...abbiamo un mese lontani da recuperare" ed io sentendo questo mi sciolgo...quella stronza la pagherà!
"quindi amore mio, chiama il tuo datore di lavoro e fatti valere a New York!" mi dice sorridendo...finalmente il suo sorriso che amo tanto.POV GULF
Ora non ci sono più segreti tra di noi, da adesso in poi inizia la nostra vera vita insieme. Mew mi tiene tra le sue braccia e una piccola tensione sessuale si sente tra di noi, è assolutamente palpabile: muoio dalla voglia che mi tocchi, dopo questa giornata lunga ed estenuante, lo voglio... voglio tutto di lui.
La sua bocca è vicina al mio orecchio e io percepisco il suo respiro, anche se le labbra non mi toccano. Chiudo gli occhi e mi godo la sensazione. Le sue dita scivolano verso il basso e mi tira indietro la testa, scoprendomi la gola "sei mio" sussurra, mordicchiandomi il lobo dell’orecchio ed io gemo; "sei così bello amore" dice mentre gioca con i bordi della mia maglietta e continua a dire "oggi mi hai reso
l’uomo più felice del mondo" e con infinita lentezza fa risalire la mia maglietta lungo la schiena "ti amo così tanto" sussurra per poi baciarmi dalla nuca alla spalla, e tra un bacio e l’altro mormora "Ti. Voglio. Così. Tanto. Voglio. Stare. Dentro. Di. Te. Sei. Mio".
Ciascuna di quelle parole è inebriante, chiudo gli occhi e chino la testa per offrirgli il collo, e cedo a quell’incantesimo.
All'improvviso mi fa girare su me stesso, così sono rivolto verso il divano e gli do le spalle; mi cinge la vita con le braccia, attirandomi a sé, e strofina il naso sul mio collo. Le sue mani dalla vita risalgono lungo il mio petto per poi passare il pollice intorno ai capezzoli che diventano turgidi e premono contro la sua mano.
Poi si protende in avanti e scosta i cuscini dal divano dicendomi "siediti" e faccio come mi dice, completamente soggiogato: lui si inginocchia ai miei piedi e mi sfila delicatamente il pantaloncino che indosso sussurrando "è come aprire un regalo di Natale" "un regalo che avevi già.." rispondo.
Mi avvicino a lui e prendo tra le mani il suo adorato viso dicendo "sono tuo, sarò sempre
tuo però ora, penso che tu sia un po' troppo vestito". Mi chino per baciarlo e all’improvviso lui si alza, mi bacia sulla bocca e mi afferra la testa, passandomi le dita tra i capelli. I nostri respiri si fondono mentre gli sfilo la t-shirt e lui si divincola per liberarsene, lasciandomi andare per un momento: si ferma, mi guarda, gli occhi che bruciano di desiderio "lascia fare a me" dico e la mia voce è dolce. Voglio svestire il mio Mew.
Una volta sfilata la maglia gli prendo la mano e bacio il piccolo anello sul pollice e lui geme chiudendo gli occhi poi con un unico, rapido movimento, mi afferra per la vita e mi fa sdraiare
sul divano, poi è sopra di me. Cerca la mia bocca, mi afferra la testa, mi tiene fermo mentre le nostre lingue si saziano l’una dell’altra. D’un tratto si mette in ginocchio, lasciandomi senza fiato e piena di desiderio: "sei così bello.." dice mentre le mani scendono lungo le gambe per poi afferrarmi il piede sinistro e dire "hai
delle gambe stupende, voglio baciarle centimetro dopo centimetro, cominciando da
qui" e preme la bocca sul mio alluce e lo
mordicchia. Sono scosso da brividi di piacere dalla vita in giù; passa la lingua sul collo del
piede, e mi sfiora con i denti la caviglia: continua a baciarmi lungo la parte interna del polpaccio e sono baci umidi, delicati. Mi inarco sotto di lui "fermo amore" mi avverte, e all’improvviso mi volta a pancia in giù e continua a baciarmi: le gambe, le cosce, le natiche, poi s’interrompe ed io gemo "ti prego amore.." "ti voglio nudo" sussurra e sfila lentamente i mie boxer.
La sua lingua scorre lungo la mia spina dorsale "Mew ti prego.." sussurro "che cosa vuoi, mio piccolo Gulfie?" dice e la sua voce s’insinua nel mio orecchio: è sopra di me…lo sento, duro contro le natiche "voglio te" urlo "e io voglio te, amore mio, sei la mia vita…" sussurra e, prima che possa rendermene conto, mi fa girare di nuovo sulla schiena.
Si alza in fretta e con un solo movimento si sbarazza dei pantaloni e dei boxer, rimanendo splendidamente nudo, imponente e pronto sopra di me "ti prego" e lo supplico ancora una volta.
Arretra carponi sul divamo e mi bacia la
gamba destra…finché non arriva all’attaccatura delle cosce. Me le allarga, "ah" mormora, poi la sua bocca è su dime: io chiudo gli occhi, mi abbandono alla sua lingua esperta. Lo afferro per i capelli e muovo il bacino, schiavo del suo ritmo, poi mi inarco sul divano. Mi afferra per i fianchi per tenermi fermo, ma non interrompe
quella deliziosa tortura. Ci sono quasi, ci sono quasi…
"Mew.."gemo "non ancora" ansima e mi bacia
l’ombelico, esplorandolo con la lingua "no!" "maledizione" penso mentre percepisco il suo
sorriso sul mio ventre, mentre continua a risalire.
"sei così impaziente, amore mio...abbiamo tutta la notte davanti" dice mentre mi bacia il petto e stuzzica con le labbra un capezzolo: alza la testa per guardarmi, gli occhi cupi "Mew, per favore ti voglio.."
Torreggia sopra di me, il suo corpo sul mio, appoggiato ai gomiti: sfrega il suo naso contro il mio e io scendo con le mani lungo la sua schiena snella e muscolosa, fino al sedere che è meraviglioso.
Mi sfiora con le labbra "ti amo" mi dice ed io "ti amo anch'io"...ci siamo finalmente diventeremo di nuovo un tutt'uno "tieni gli occhi aperti, vorrei vederti" mi dice mentre affonda dentro di me "oh...Gulf...ah" ansima e inizia a muoversi, per poi continuare a dire tra una spinta ed un altra "Anche se mi hai fatto arrabbiare da morire, mi fai sentire così vivo"
Gemo di nuovo e adesso il piacere mi invade: tengo gli occhi chiusi adesso e la sua voce nel mio orecchio, il suo respiro sul collo mi fanno perdere il controllo; mi circonda con le braccia e affonda dentro di me per l’ultima volta, irrigidendosi mentre raggiunge l’orgasmo.
Mi sfrega il naso contro la mascella e mi
bacia dolcemente la gola, la guancia, la tempia, la testa abbandonata contro il mio collo.
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Gli opposti si attraggono
RomansaQuesta è la storia di due universitari. Entrambi del corso di ingegneria. Uno al secondo anno della triennale mentre l'altro al secondo e ultimo anno della magistrale. Il più giovane è molto chiuso, diffidente, continuamente incazzato con il mondo...