POV MEW
Dopodomani scade la mia offerta per il lavoro all'estero, nel mentre mi sono fatto spiegare in cosa consiste: è un tirocinio retribuito che dura minimo un anno e massimo di due con l'opzione di essere poi assunto a pieno titolo; fitto e alloggio durante il tirocinio viene pagato dall'azienda, comprese le varie utenze tranne la spesa che dovrà essere di tasca mia. Mi ero ripromesso di non cercare più Gulf ma questa cosa gliela devo assolutamente dire...e non con un fottuto bigliettino. Voglio guardarlo negli occhi perché se lui mi dice o mi fa capire che mi vuole qui con lui, io mollo tutto e resto qua tanto ci sono altre offerte qui nel nostro Paese.
Decido di chiamare Mild e spiegargli tutto, vorrei che mi aiutasse a salutarlo per l'ultima volta prima di andsre già, se dovessi partire "Mild ciao, non so se ti disturbo ma vorrei che mi aiutassi a vedere Gulf, a parlargli. Io ho ricevuto un offerta di lavoro all'estero che potrebbe allontarmi da Bangkok minimo due anni o se tutto va bene per sempre. Vedi vorrei salutarlo per l'ultima volta, vorrei stringerlo a me per l'ultimissima volta...aiutami" gli dico per poi scoppiare a piangere, non me ne frega se posso sembrare patetico ma ne ho bisogno "amico mio, non fare così...vedo cosa posso fare dai, spero che mi risponde" sento dall'altro capo del telefono "se...se d-dovesse accettare digli che ci vediamo davanti a quella panchina, lui sa quale...grazie e scusa..." dico e chiudo la chiamata, mentre mi sono completamente abbandonato sul letto e accarezzo l'anello che ho sul pollice: nonostante tutto non l'ho mai tolto...sarà l'unica cosa che mi porterò di lui con me.
Dopo non so quanti minuti, mi alzo dal letto, prendo un libro da leggere e mi avvio al parco, davanti a quella panchina e aspettarlo per tutta la giornata, sperando di vederlo arrivare..POV GULF
Mi trovo seduto sulla sedia a dondolo furti al giardino di casa mia, per fortuna quella stronza mi ha dato un po' di tregua...sicuramente starà facendo la puttana insieme al suo uomo, su uno yatch buttato in mezzo al mare.
"spero che un giorno appena tutto questo finirà, tu mi possa perdonare e prendermi di nuovo tra le tue braccia" penso mentre accarezzo il suo anello sul mio pollice...mi sembra di averlo sempre vicino a me anche se fisicamente non c'è "piccolo della nonna cosa ti turba?" sobbalzo mentre sento la voce di nonna, dietro di me mentre si siede al mio fianco "nulla nonna, mi sto solo riposando" rispondo cercando di evitare il discorso "bambino mio, la tua nonna è sicuramente vecchia ma non stupida sai: ti vedo stanco, spento, stai sempre sulle tue e piangi un giorno si e l'altro pure, ti sento la notte sai...e non dare la colpa alla morte di tuo padre, perché non abbocco. Sai quando portasti Mew qui ti ho osservato, ed ho osservato anche lui...i vostri sguardi erano semrpe l'uno su l'altro, non vi mollavate un attimo...eri felice nipote mio, ma qualcosa non è andato bene con lui e quindi tu stai cosi" dice ed io, appoggiando la testa sulle sue gambe, come facevo da piccolo, scoppio a piangere "m-mi manca d-da morire n-n-nonna...ma n-non possiamo stare insieme sign sign" dico e mentre nonna mi accarezza i capelli dice "ah mio piccolo Gulfie, se ami davvero una persona non la lasci andare...è insieme a lei che devi affrontare i mille problemi della vita, questo è l'amore: condividere insieme le cose, piangere insieme, sorridere insieme e sopratutto affrontare le cose insieme...quindi adesso versa le tue ultime lacrime e combatti per questo amore: anche tuo padre che ti guarda da lassù vorrebbe questo"...ha ragione nonna, non me ne frega più di quella stronza, adesso gioco a modo mio ma prima rivoglio il mio uomo nella mia vita.
"mamma, Gulf è pronto venite a tavola su" urla mamma dall'ingresso ed io, senza dire nulla abbraccio nonna: appena varco la soglia di casa sento squillare il mio telefono "mamma un attimo che rispondo a Mild e arrivo. Pronto, ciao Mild...Cosa? Quando? Corro!!" dico e stacco subito la telefonata: mentre urlo a mia madre dicendole che non pranzo più, prendo casco, chiavi della moto e corro fuori casa.
"non vedo l'ora di abbracciarti amore mio...aspettami che sto arrivando" penso mentre sfreccio tra le macchine e dopo un tempo che sembra infinito, parcheggio la macchina e mi dirigo davanti all'ingresso del parco.
Faccio un respiro profondo e attraverso la soglia, e il cuore mi batte all'impazzata: non so come comportarmi, dopo un mese e qualche giorno lo rivedo e sono pronto ad accettare qualsiasi cosa farà o dirà.Eccolo! Lui mi vede e scatta subito in piedi, fermo senza muovere nemmeno un muscolo...sicuramente starà pensando alle mie stesse identiche cose. E mentre ripenso alle parole di nonna stamattina, corro verso di lui sbattendomene del mondo che ci circonda in questo momento: lui è sorpreso del mio scatto e istintivamente apre le braccia ed io mi ci fiondo dentro. All'inizio rimane immobile, ed una morsa nello stomaco si fa strada dentro di me e inizio a piangere...cosa credevo che sarebbe tornato tutto rose e fiori?
"s-s-scusami" riesco a dire mentre affondo la mia faccia nel suo petto, e dopo un tempo che sembrava infinito le sue graffia si stringono intorno alla mia vita: la sua stretta è forte e la sua testa affonda nella mia spalla, e al livello dell'orecchio, mi dice "non è questo il luogo adatto, andiamo a parlare nel mio appartamento".
Ed io una volta staccatomi da lui, mi asciugo le lacrime e vedo le sue possenti spalle allontanarsi verso di me: l'unica cosa che mi prometto adesso è di dirgli assolutamente tutto!
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Gli opposti si attraggono
RomanceQuesta è la storia di due universitari. Entrambi del corso di ingegneria. Uno al secondo anno della triennale mentre l'altro al secondo e ultimo anno della magistrale. Il più giovane è molto chiuso, diffidente, continuamente incazzato con il mondo...