Capitolo 15

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POV MEW
Mi sento così nervoso, nemmeno agli esami a cui ho partecipato mi sentivo così...sto guidando verso la casa di Gulf dove conoscerò la mamma e la nonna. La mia mano stringe il cambio come se volesse distruggerlo, le nocche bianche sono molto visibili "stai tranquillo amore, andrà bene" sento dire ad un certo punto da Gulf che ha preso la mia mano e la stringe tra le sue.
Dopo un'oretta di viaggio, eccoci arrivare a casa Kanawut: è una piccola villetta, sormontata da un piccolo giardino "la macchina puoi metterla anche nel garage dietro casa" mi dice. Spengo la macchina, sto per aprire la portiera quando Gulf mi prende per un braccio e mi tira a sé, facendo aderire le nostre fronti "anche io sono nervoso, non ho mai portato nessuno a conoscere la mia famiglia" dice rassicurandomi per poi baciarmi "ti amo" gli dico per poi scendere insieme dalla macchina "aspetta che ho delle cose nel bagagliaio...aiutami" "ma quando li hai presi? non è che vuoi ammaliare le mie due donne?" mi dice per poi prendere dal bagagliaio due mazzi di fiori mentre io prendo la piccola torta.

*****

"bambino mio! bentornato a casa" dice la mamma di Gulf il quale risponde "mamma dai...mi sento in imbarazzo se mi chiami così" per poi scoppiare insieme in una risata. "e tu devi essere la persona speciale del mio Gulf...piacere io sono la mamma" "piacere tutto mio signora, io sono Mew e questi sono per lei" risponde Mew con un filo di voce mentre porge il grande mazzo di fiori alla donna "ma sono bellissimi ragazzo! e puoi chiamarmi mamma non signora...entrate dai che la nonna vi sta aspettando".

Gulf fino a questo momento del grande macigno che porta dentro di sé non ci aveva più pensato  fino a quando, guardando la sua adorata nonnina, nom gli ritorna in mente...vorrebbe dire tutto a Mew ma ancora un anno e poi è tutto finito "il mio adorato Gulfie, vieni a salutare la tua nonnina su" dice la vecchietta e Gulf ritorna al presente "buon compleanno nonna, lui è Mew la mia persona speciale...il mio fidanzato" dice la piccola matricola con orgoglio "salve signora, piacere Mew, Gulf mi ha parlato tanto di lei ah e questi sono per lei...buon compleanno" dice Mew porgendo il mazzo di fiori alla nonna mentre alla mamma la piccola torta.
Dopo le presentazioni tutta la famiglia si riunisce per la cena alla fine della quale Gulf accende le candeline sulla torta per poi cantare tutti insieme la canzoncina di buon compleanno "aspettate facciamo una foto tutti insieme dai" afferma la piccola matricola per poi posizionare il cellulare avanti a loro e scattare un selfie di famiglia.
"ragazzi si è fatto un po' tardi e fuori sta piovendo, perché non rimanete a dormire qui? tanto domani è sabato e non avete lezione...sapervi per strada con questo tempo mi preoccupa" dice la mamma di Gulf; e così i due ragazzi si trovano nella vecchia stanzetta di Gulf dove alle pareti ci sono appesi tutti i suoi ricordi
"assomigli tanto a tuo padre sai?" dice ad un certo punto Mew mentre osserva le vecchie foto di famiglia "un brutto male me lo ha portato via quattro anni fa e da allora ho costruito una brutta immagine di me, una maschera che invece tu subito hai abbattuto sai. Con te non ero capace di essere diverso, sin da subito ho capito che con te potevo essere il vecchio Gulf e non ti potrò mai ringraziare abbastanza. Con te ho capito che non ne vale la pena essere arrabbiato con l'intero mondo, ho capito che stando tra le tue braccia mi sento protetto, che un tuo bacio mi rilassa, che facendo l'amore con te io posso sentirmi appartenere a qualcuno...ho capito che posso amare ed essere amato" dice Gulf mentre è seduto sul bordo del suo letto...per la prima volta finalmente ha messo a nudo le sue paure e i suoi sentimenti "non so cosa tu mi abbia fatto mia piccola matricola, ma sin da subito sei stata una calamita per me non riuscivo a starti lontano. Ti prometto che queste braccia e questi baci ci saranno sempre per te...mentre riguardo al fare l'amore...possiamo iniziare già adesso sai" dice Mew che nel frattempo si è avvicinato a Gulf "calma gli animi tigre, nelle stanze affianco ci sono mamma e nonna quindi dobbiamo rimandare" risponde la matricola per poi trascinare Mew con sé sul letto e insieme addormentarsi.

POV GULF
Ci troviamo nell'appartamento di Mew, entrambi stesi sul letto dopo aver visto una valanga di espisodi della nostra serie preferita, dove una scena è saltata all'occhio a Mew tanto che ad un certo punto si alza sopra di me ed esclama "prima o poi ti sfiderò nella lotta. In realtà sottometterti a letto è una delle mie fantasie sai" per poi baciarmi la gola "pensavo che tu mi sottomettessi continuamente" dico ansimando, mentre mi mordicchia il lobo…"ma non mi dispiacerebbe un po’ di resistenza" mormora, sfiorandomi la mascella con il naso.
"Resistenza?" Mi irrigidisco. Lui smette, mi lascia le mani e si puntella sui gomiti.
"vuoi fare la lotta?" sussurro, cercando di contenere la sorpresa…be’, lo shock; annuisce, con gli occhi socchiusi ma attento a ogni mia reazione "adesso?" domando.
Si stringe nelle spalle, e mi rendo conto che l’idea si sta facendo strada nella sua testa. Mi rivolge il suo sorriso timido e annuisce di nuovo, lentamente.
Il suo corpo teso è sopra di me e la sua erezione preme sulla mia, distraendomi. Che cos’è esat-
tamente? Una rissa? Una fantasia? Mi farà male?
"non morderti il labbro" mi ordina ed io obbediente, lo lascio andare "credo che tu mi abbia messo in una condizione di svantaggio, Suppasit" gli dico faccendo gli occhi dolci e mi dimeno sotto di lui in modo provocante, potrebbe essere divertente "svantaggio?" chiede "mi hai già messo nella posizione che volevi, no?" ribatto e lui con un sorrisetto preme l’inguine contro di me "un punto per te, Kanawut" mormora e mi bacia rapidamente sulle labbra. Si gira di colpo, mi trascina con sé e mi ritrovo a cavalcioni sopra di lui. Gli afferro le mani e gliele
blocco ai lati della testa; il mio viso si appoggia sul suo petto per poi scuotere la testa per fargli il solletico con i miei capelli. Lui gira il volto, ma non tenta di fermarmi. "vuoi giocare pesante, eh?" gli chiedo, strusciando la mia erezione contro la sua: spalanca la bocca e inspira bruscamente "si" e la sua risposta è un sibilo, e gli lascio andare le mani "aspetta" dico per poi allungarmi  per prendere il bicchiere d’acqua sul comodino di fianco al letto che precedentemente ho lasciato lì. Mentre bevo un lungo sorso le dita di Mew disegnano piccoli cerchi sulle mie cosce dandomi un leggero fremito sulla pelle, poi strizzano il mio sedere coperto dai pantaloncini.
Improvvisamente mi piego in avanti e lo bacio, versando l’acqua fresca dalla mia bocca alla sua e lui la manda giù "fresca" mormora, con un sorriso giocoso da ragazzino.
Dopo aver rimesso il bicchiere sul comodino, tolgo le sue mani dal mio sedere e gliele blocco di nuovo sopra la testa.
Mi abbasso e gli do un bacio casto "d'accordo, giochiamo un po’" mormoro, mentre
gli accarezzo la mascella con la bocca e sento Mew emettere un verso gutturale basso
e sexy, poi si muove ribaltandomi sul letto
accanto a lui. Lancio un grido di sorpresa e..

Gli opposti si attraggono Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora