POV GULF
La città mi sembra solo un insieme di colori confusi mentre sfreccio sulla mia moto verso casa di Mew: il mio cuore batte all'impazzata, vuole uscire dal mio corpo, mille pensieri si fanno strada nella mia testa "fa solo che Mew stia bene" penso.
Arrivo all'indirizzo che mi ha dato Mew e ci trovo una piccola villetta: il cancello è aperto quindi riesco ad entrare nel giardino ma la porta d'ingresso è aperta...merda!
Faccio il giro della casa cercando una finestra aperta e per mia fortuna riesco a trovare una grande vetrata scorrevole mezza aperta: mi trovo in una stanza molto luminosa, con un televisore accesso, sarà il salotto. Di lui nessuna traccia "MEW...MEW" urlo ma niente, così mi sposto nelle a arie stanze della casa fino a quando non lo trovo steso, privo di sensi, davanti all'ingresso della casa.
"hei Mew, riesci a sentirmi?" gli dico dandogli qualche colpetto in faccia, ma non si riprende e con tutte le forze che ho lo sollevo e lo porto sul divano, dopodiché riempio una piccola tanica di acqua calda, inumidisco un panno e inizio a tamponare la sua faccia sperando che si svegli presto "quanto mi mancherà poterti accarezzare amore mio...spero che non mi odierai tanto e che un giorno potrò raccontarti la verità" penso.
Improvvisamente Mew riprende conoscenza "cosa è successo...PAPÀ" urla alzandosi a sedere di scatto sul divano "tuo padre sta bene tranquillo amore" dico con voce tremante "oh Gulf meno male che sei qui sign sign" e scoppia a piangere tra le mie braccia.
Mentre lo stringo tra le mie braccia, penso che non ho il fottuto coraggio di provocargli altro dolore e che, come un codardo, gli scriverò un bigliettino di addio.
Dopo non so quanto tempo in cui ha pianto anche l'anima si addormenta, ed io delicatamente mi scosto da lui, gli depongo un bacio sulla fronte e poi mi sporgo sul tavolino davanti al divano per scrivergli una lettera.
Ecco fatto.
Mew che dorme sul divano è l'ultima immagine di lui che mi porto dentro di me: appena uscito di casa mi dirigo alla moto e prima di accenderla faccio la telefonata a Jeed "lasciali in pace adesso. ho fatto quello che volevi" dico per poi scoppiare in un pianto...che saprò non essere il primo e né l'ultimo.POV MEW
Mi sveglio improvvisamente, sento la porta di casa chiudersi...Gulf! Ma di lui nessuna traccia, perché è andato via? Faccio fatica a capire cosa sia successo, perché mi trovo in questo stato e improvvisamente la mia attenzione si sposta sul tavolino...c'è una lettera:
"caro Mew, sono un fottuto codardo perché anziché dirtele da vicino queste cose te le ho scritte su un foglio bianco. Purtroppo io e te non possiamo stare più insieme, vedrai che tuo padre tornerà presto a casa. Non cercarmi, non chiamarmi...ti dico solo che tutto questo lo sto facendo per te. Per favore non odiarmi, ho i miei buoni motivi per farlo.
Addio e abbi cura di te...forse un giorno ti racconterò la verità"Ma cosa significa tutto questo? Stavamo bene insieme, cosa è successo? Mi aveva promesso di non abbandonarmi poi che fa, scappa?
Voglio capire di più...dove sta il cellulare?
" il numero da lei chiamato non è raggiungibile" porca puttana!!
Sono le 8 di mattina, io mi trovo all'università e come uno stupido aspetto davanti la sua classe dove fa lezione...vedo tutti i ragazzi che entrano nell'aula ma di lui nemmeno l'ombra, e nemmeno il suo amico Mild.
Decido di chiedere a Boat se sa qualcosa, così mi dirigo al condominio dove si trova il mio amico "Boat apri per favore sono Mew" dico mentre aspetto che mi apra la porta "amico mio è successo qualcosa? oggi non abbiamo lezione" risponde "per caso Mild è qui con te?" chiedo e lui con un cenno della testa mi risponde di sì per poi farmi entrare nella stanza dove l'amico di Gulf è seduto dietro al tavolo a fare colazione "Mild dov'è Gulf?" chiedo in tono minaccioso "perché lo chiedi a me? io sono stato qui tutta la giornata ieri...Mew è successo qualcosa a Gulf?" chiede "mi ha lasciato con un fottuto biglietto il tuo amico, senza spiegarmi nemmeno il motivo" rispondo incazzato.
Vedo che Mild prova a chiamarlo ma anche a lui scatta la segreteria telefonica "Mew finisco la colazione e vado a vedere al nostro condominio...però ti avviso che quando Gulf è incazzato non vuole sentire e vedere nessuno...non è la prima volta che si comporta così. Vatti a riposare che hai l'aria stanca, appena so qualcosa ti chiamo io tranquillo...cercherò di farlo ragionare" mi dice, ed io zitto e muto me ne torno a casa, dove trovo mio padre "ragazzo mio, tutto apposto sono stato liberato...ma tu stavi piangendo, cosa è successo?" mi chiede papà ed io, non avendo più controllo delle mie emozioni, vado a terra in ginocchio e piango "Gulf mi ha lasciato papà...perche? cosa ho fatto di male...io lo amo tanto papà" "ssh ragazzo mio, andrà tutto bene vedrai..." sento dire da mio padre che nel frattempo si è inginocchiato insieme a me.
"torna da me amore...ho bisogno di te" penso mentre le braccia di morfeo mi cullano nell'oscurità più totale.POV GULF
Sono passati giorni da quando ho lasciato il mio posto sicuro, la mia persona speciale...ti prego non odiarmi, l'ho fatto per te. Quella sera stessa sono tornato a casa mia, da mamma e nonna perché vedere Mild e spiegargli tutto non mi andava assolutamente.
Sono giorni che piango, mi sento sempre più stanco: solo adesso riaccendo il cellulare e trovo non so quante sue chiamate, messaggi...ne leggo uno ad uno, ma uno mi colpisce "se questa è la tua decisione va bene, ma per me sei morto. buona vita" e scoppio di nuovo a piangere...mi odia da morire, bene.
Ad un certo punto il cellulare squilla "MEW! Io.." rispondo "per fortuna non è il tuo sporco ex fidanzato, ti aspetto stasera nella camera di Hotel...non fare stupidaggini Gulf che altrimenti mi basta solo una telefonata e ti rovino" la sua voce mi disgusta, non la rispondo nemmeno e stacco la chiamata.
"tesoro qui con me c'è Mild, ci è venuto a trovare...vieni ragazzo, io torno di sotto a preparare la cena" dice mia mamma, per poi chiudersi la porta alle spalle e lasciarci soli "sono dovuto venire qui per parlare con te...adesso mi spieghi cosa è successo tra te e Mew...nom dirmi cazzate Kanawut" mi dice in tono alquanto Severo ed io decido di raccontargli tutto, della minaccia, del padre di Mew...con lui voglio essere sincero.
"ma questa stronza non sta bene con la testa e tu hai deciso di assecondare il suo piano lasciando l'amore della tua vita? perché Gulf? state soffrendo per una persona psicopatica lo sapete?" mi dice.
"si lo so, ma se stare male equivale ad avere l'intera famiglia di Mew al sicuro allora lo farò altre mille volte. tu non dirgli nulla, appena riuscirò a risolvere questa situazione sarò stesso io che andrò da lui, se vorrà ascoltarmi" rispondo "va bene amico mio, di certo non ti forzerò a fare qualcosa che non vuoi. se mai dovesse chiedermi di te mi inventerò una scusa...ma questa situazione la risolveremo insieme" mi rassicura il mio amico, per poi insieme scendere in cucina.
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Gli opposti si attraggono
RomanceQuesta è la storia di due universitari. Entrambi del corso di ingegneria. Uno al secondo anno della triennale mentre l'altro al secondo e ultimo anno della magistrale. Il più giovane è molto chiuso, diffidente, continuamente incazzato con il mondo...