Capitolo 3

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POV GULF
Sono steso sul letto della mia stanzetta che condivido con il mio migliore amico Mild che, sin dalle elementari, mi ha seguito in ogni mio percorso scolastico. Abbiamo avuto la fortuna di non vivere nel dormitorio, ma in un condominio a pochi passi dall'università così non dobbiamo rispettare quello stupido coprifuoco. Questo è un bene per me perché il "lavoro" che faccio, molto spesso mi fa tornare a casa in nottata inoltrata. Tranquilli, Mild è a conoscenza di questo mio piccolo segreto, solo lui lo sa e nessun altro.
Guardo l'orologio e noto che sono le 17.30 e di lui ancora nessuna traccia, evidentemente sta insieme al suo ragazzo a prendersi una fetta di torta...si Mild è felicemente gay ed è fidanzato con il ragazzo più buono che conosco, Boat.
Resto ancora sdraiato per non so quanto tempo, non riesco a togliermi dalla testa Suppasit, dei suoi occhi, delle sue braccia, della sua bocca...ed ecco che li sotto il mio piccolo fratellino si è risvegliato, e non ha nessuna intenzione di andarsene a dormire.
Non voglio fare tardi all'appuntamento, così decido di alzarmi dal letto e scegliere l'outfit per stasera dopodiché mi dirigo in bagno; a quanto pare il mio fratellino non ha intenzione di scendere proprio quindi, approfittando che il getto d'acqua mi tocchi tutto il corpo, la mia mano decide di farmi sentire a "mio agio" e pensando a Suppasit e a quello che potremmo fare insieme, mi libero della mia ecciazione.
Dopo una mezz'oretta sono pronto, ho deciso di indossare un completo grigio, una camicia nera ed il mio profumo preferito; un ultima occhiata allo specchio e si va in scena.
Lascio il solito biglietto a Mild con su scritto "vado a" lavoro", torno tardi...buonanotte" e mi dirigo al mio appuntamento.
Sono le 21 ed io mi trovo davanti al locale in attesa della mia cliente, so che suona brutto ma purtroppo così dovrò chiamarla; improvvisamente una macchina si ferma davanti a me, una sorta di maggiordomo esce ed apre la portiera posteriore dove esce fuori una ragazza più o meno carina. "tu devi essere Kanawut, mi avevano detto che eri carino...piacere Fhai" mi dice in un tono molto altezzoso, che a me già fa girare i coglioni perché le ragazze come lei non mi sono mai piaciute. "piacere tutto mio Fhai, prego" le dico mentre gli tendo la mia mano ed insieme ci avviamo nel locale. Che il teatrino vada in scena!
Per fortuna questa pagliacciata subito passa, lei ha acchiappato il così detto palo ahahah perché il ragazzo non solo non l'ha degnata nemmeno di uno sguardo ma poi si è presentato con la sua fidanzata.
Ci troviamo in macchina sulla strada del ritorno, lei una volta che mi ha pagato si è anche offerta di accompagnarmi a casa; di solito queste cose non mi succedono così con molto stupore accetto il suo favore. Faccio fermare la macchina qualche isolato prima del condominio, non voglio che occhi indiscreti assistano alla scena; prima di scendere dalla macchina e salutare per sempre questa ragazza gli dico "Fhai non era assolutamente l'uomo adatto a te, vedi che lì alla festa un ragazzo non ti ha tolto gli occhi di dosso...sembrava il secchione della scuola per come era vestito. Vai da lui, non è importante l'aspetto fisico ma quello che abbiamo dentro al cuore. Buonanotte e buona fortuna" per poi uscire dalla macchina e dirigermi nel mio piccolo appartamento.

POV MEW
Quel ragazzino non riesco a togliermelo dalla testa, ha un qualcosa che mi attira; con ogni mio "alunno" durante il tutoraggio ho sempre tenuto un rapporto molto freddo e distaccato, ma con lui non ci riesco. Sembriamo due calamite che si attraggono quando stanno insieme, sopratutto i nostri sguardi che ogni tanto si attaccano l'uno all'altro e non si staccano.
Il resto del pomeriggio passa in fretta; mi trovo con le buste della spesa davanti al cancello di casa mia: un piccolo appartamento che si trova a pochi isolati dall'università e dai condomini studenteschi. Non mi piacere vivere in compagnia, ho lavorato tanto con i miei genitori per guadagnarmi questa indipendenza e voglio tenerla per me, non sono pronto a condividere il mio mondo con un'altra persona.
Una volta entrato in casa e posato la spesa, mi dirigo in bagno per fare una doccia veloce, stasera vado a bere con i miei vecchi amici del liceo...una sorta di rimpatriata, in cui forse ci sarà anche la mia unica ex fidanzata anche se la nostra storia è durata qualche mese visto che la stronza mi aveva usato per avere un mio compagno di corso.
Mi vesto sportivo e semplice, perché dopo queste serate i miei vestiti puzzeranno solo di fumo e alcool e non voglio rovinare i vestiti buoni.
Sono da poco passate le 2 di notte ed io vorrei tornare a casa, domani mattina sul tardi ho un corso da seguire e non vorrei arrivare tardi; guardo la scena che mi appare avanti agli occhi e a quanto pare sono l'unico sobrio del gruppo.
Con molta lentezza riesco a mettermi in macchina e tornare a casa, non mi spoglio nemmeno e mi butto sul letto, domani mattina poi si vede il resto. Prima di cadere tra le braccia di Morfeo mi ritorna in mente l'immagine di lui...Kanawut.
"cosa mi stai facendo ragazzino?" penso per poi vedere solo buio.

Gli opposti si attraggono Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora