I giorni che seguono il primo incontro del Consiglio sono estenuanti.
Mi vengono buttati sotto il naso una marea di moduli, un'infinità di dichiarazioni da firmare, e sono costretto a raccontare le stesse cose per ore, fino a perdere la voce.
Phineas, da sognatore, continua a parlare di Wizengamot.
Shiva, da completo bastardo, ogni tanto mi chiama O. J. Simpson.
Churchill, invece, parla sorprendentemente poco.
Passa gran parte del tempo in compagnia della Tartaruga, discutendo i dettagli del caso e delle procedure fino a notte tarda, e per quanto può tenta di lasciarmi tranquillo.
Gli sono bastate poche parole per far sì che le lezioni della Scopa rimanessero deserte.
L'Arpia si è fatta carico della questione, organizzando riunioni clandestine in questa o quell'aula libera, offrendo il suo tempo libero per tenere la classe al passo con il programma.
Anche coloro che non hanno aderito alla causa, dovendo scegliere, preferiscono di gran lunga frequentare le lezioni della Cohen, lasciando la Scopa sola a urlare contro i muri.
Phineas, quando non è a lezione o al suo tirocinio, è appostato di fronte alla porta, pronto ad avvisare l'Arpia nel caso qualcuno dovesse avvicinarsi.
Dovrei essere grato della solidarietà che sto ricevendo, delle decine di lettere di protesta che gli altri studenti hanno consegnato al supervisore, degli sforzi dei miei professori e ancor più di quelli dei miei amici.
Eppure, tutto quel che sento è una profonda stanchezza.
Cyn passa intere giornate in camera mia, seduta sul mio letto, con la mia testa sulle ginocchia, a carezzarmi i capelli e a ripetermi le lezioni che non ho la forza di seguire.
Mi costringe a studiare anche quando sono troppo nervoso per farlo, sommergendomi di appunti e schemi colorati, con una dolcezza e una pazienza invidiabili.
Come conseguenza dell'essere sempre qui, ha finalmente smesso di avere paura di Churchill, o quantomeno di tendersi come una corda di violino ogni volta che sente la chiave ruotare nella serratura.
Quando lui le ha chiesto di scrivere insieme un articolo di denuncia, Cyn è persino riuscita ad accettare senza svenirgli davanti.
È stata un'idea della Tartaruga, questa.
Durante il primo incontro con il Consiglio, mentre io tremavo sulla mia sedia di plastica, si era detto preoccupato per la reazione che i giornali avrebbero potuto avere rispetto agli articoli preparati dai ragazzi.
"Un'aggressione di matrice omofobica prima, un'accusa di sessismo poi" aveva detto, sospirando con una teatralità spaventosamente familiare, "Non parrà loro vero di poter rovinare l'Università più prestigiosa d'Inghilterra"
Avevo aperto la bocca, pronto ad obiettare che non c'era davvero nessun articolo, e nessuno aveva intenzione di rovinare Cambridge, quando una gomitata di Churchill mi aveva messo a tacere.
"Non hai mai letto l'Arte della Guerra di Sun Tzu?" era stato il suo sottile rimprovero.
"No" avevo borbottato, a bassa voce, massaggiandomi le costole, "Ma non mi sorprende che tu lo abbia letto"
Churchill aveva sorriso.
"Chi è veramente esperto nell'arte della guerra sa vincere l'esercito nemico senza dare battaglia" mi aveva sussurrato all'orecchio, senza dare ulteriori spiegazioni.
Solo in seguito, nell'osservare le reazioni degli ascoltatori, avevo capito cosa stesse succedendo, e ammirato la strategia della Tartaruga.
Harry Davies, a dispetto dell'aria bonaria e gentile, si era rivelato un maestro nell'Arte della Guerra.
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𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennon
FanfictionQuando Paul arriva all'Università di Cambridge, il suo obiettivo è quello di far scorrere tutto liscio fino alla laurea. Il suo insopportabile compagno di stanza, Churchill, è ben deciso a rendergli le cose più difficili. E più divertenti.