22. The Allied Powers

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"Dove cazzo è finito Shiva?"

Churchill è terribilmente nervoso, stamattina.

Continua a fare avanti e indietro per la stanza, cupo come una nube temporalesca, ma la gonna che gli svolazza intorno contribuisce di non poco a fargli perdere la consueta credibilità.

"Datti una calmata" gli consiglio, seduto alla scrivania con le gambe accavallate, "Stai scavando un fosso nel parquet"

Churchill si volta, fulminandomi con lo sguardo.

"E tu chiudi le gambe, Josephine" sibila, "O almeno cambia mutande. Sei uno spettacolo orribile"

"Puoi non guardare" ribatto, serenamente.

"Sono certo che sta arrivando" interviene Phineas, in piedi davanti allo specchio, "Ma ditemi la verità: trovate che questa gonna mozzi la mia figura?"

Churchill sbuffa.

"Sei alto un metro e molta speranza nel futuro, amico. Non c'è niente da mozzare"

Phineas ha la lungimiranza di non rispondergli.

La verità è che Shiva è in assoluto ritardo, e se c'è una cosa che Churchill odia è arrivare in ritardo a lezione.

Ergo, sarà fottuto un palo nel culo finché il nostro amico non varcherà la soglia.

Come rispondendo alle mie silenziose preghiere, la porta si spalanca.

"Eccomi" esordisce Shiva, un po' affannato, "Le ragazze del Lucy Cavendish, del Newnham e del Murray Edwards mi hanno consegnato qualcosa come un migliaio di gonne. Per non parlare degli altri college. Ho finito ora di distribuirle"

"Non mi interessa" è l'accorata risposta di Churchill, "Andiamo"

Tutti noi alziamo gli occhi al cielo, ma noi lo seguiamo senza fiatare.

"Come è andata?" chiedo a Shiva, che oscilla accanto a me nella sua gonna colorata, "Ti hanno preso in qualche college femminile?"

Lui ride, sistemandosi la tracolla sulla spalla.

"Potrei tentare. Ho molto successo come ragazza, a giudicare dai fischi che ho ricevuto" ammette, "E lasciatemelo dire, non è stata una grande idea mandare l'unico tra noi con i capelli lunghi: hanno provato ad abbordarmi in sette"

"Hai lasciato il numero a qualcuno di loro?" chiede Phineas, sorridente.

"Non ai cinque che mi hanno gridato di fare una ceretta" scherza Shiva, rimirandosi le gambe, "Gli altri due sono stati più originali. Uno mi ha proposto di fare un giro, ma appena mi sono voltato e ho chiesto dove voleva andare è fuggito a gambe levate"

Rido, immaginando la scena.

"E l'altro?"

"L'altro ha urlato Tesoro, dovresti ingrassare un po'" racconta lui, con estrema serietà, "E io gli ho detto che aveva ragione, ma che pur volendo ingrasso solo sul cazzo"

"Dovevo accompagnarti" si lamenta Phineas, deluso, "Non riesco a credere di essermelo perso"

Shiva sorride, divertito.

"Beh, in solo un'ora ho capito che essere donne è una vera merda" spiega, e c'è un po' di amarezza nel suo tono, "O forse siamo noi uomini a fare fottutamente schifo"

"Signorine" ci richiama Churchill, già sul fondo delle scale, "Potete parlare dopo di quanto vi piacerebbe farvi Harry Styles, ora dovete correre"

Mi volto verso Shiva.

"Cosa ne pensi di Harry Styles?"

Lui scrolla le spalle.

𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora