• 𝒇𝒊𝒓𝒔𝒕 𝒇𝒊𝒍𝒆 •

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«𝐰𝐚𝐤𝐞 𝐮𝐩 𝐢𝐧 𝐝𝐚𝐲 𝐨𝐧𝐞𝐟𝐢𝐫𝐬𝐭 𝐝𝐚𝐲 𝐦𝐨𝐫𝐧𝐢𝐧𝐠𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭𝐬 𝐬𝐡𝐢𝐧𝐢𝐧𝐠𝐞𝐲𝐞𝐬 𝐨𝐟 𝐭𝐡𝐞 𝐬𝐮𝐧»

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«𝐰𝐚𝐤𝐞 𝐮𝐩 𝐢𝐧 𝐝𝐚𝐲 𝐨𝐧𝐞
𝐟𝐢𝐫𝐬𝐭 𝐝𝐚𝐲 𝐦𝐨𝐫𝐧𝐢𝐧𝐠
𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭𝐬 𝐬𝐡𝐢𝐧𝐢𝐧𝐠
𝐞𝐲𝐞𝐬 𝐨𝐟 𝐭𝐡𝐞 𝐬𝐮𝐧»

-ᴇɴʜʏᴘᴇɴ “ɢɪᴠᴇɴ-ᴛᴀᴋᴇɴ„

"Avete sentito?" Chiese Riki guardando i suoi amici.
"Il preside mi ha detto che oggi arriverà una nuova studentessa. La primogenita della famiglia Seo."'  Rispose Jungwon.
"Essere il presidente del consiglio studentesco ha i suoi vantaggi, eh." Disse Sunghoon ridacchiando.
"Ma voi l'avete mai sentita la famiglia Seo?" Domandò Jake.
"Sono entrati da poco in questo settore, ma stanno facendo grandi affari e stanno guadagnando un nome." Rispose Jay. Sunoo stava per chiedere qualcos'altro quando la porta principale si aprì e fece ingresso una ragazza che non avevano mai visto.
Era sul metro e sessanta cinque, lunghi capelli castani, gli occhi azzurri si muovevano velocemente ed osservavano il corridoio della scuola. La camicia bianca e il cardigan grigia con il stemma della scuola le fasciavano perfettamente il petto ed i fianchi, la gonna grigia le copriva le cosce facendo vedere le lunghe gambe magre, coperte fino a metà gambe con dai calzini bianchi e delle semplici scarpe. Infine sulla spalla sinistra portava uno zaino nero.

"Non vi sembra familiare?" Sussurrò Sunoo.
"È lei!" Sussurrò Jake guardando i suoi amici.
"Cazzo, è veramente lei." Lo segui a ruota Jay.
"Ma come è possibile?" Domandò Jungwon.
"Non dovrebbe essere morta?" Concluse Sunoo osservando la ragazza dai lunghi capelli castani.
"Dobbiamo dirlo a Heeseung." Disse nel panico Sunghoon.
"Jake mandali un messaggio, veloce." Esclamò Jungwon.
Il ragazzo annuì, tirò fuori il telefono e digitò velocemente il messaggio.

Jake
Lei è qui...

Heeseung
Lei?

Jake
Lei.

"Cominciamo a pensare razionalmente, ok?" Disse Sunghoon osservando la ragazza di tanto in tanto.
"Ok. Cominciamo dall'inizio, come può essere viva?" Domandò Jake.
"Non lo so." Rispose Heeseung comparando al loro fianco.
"Santissimo dio!" Esclamò Jay portando una mano sul cuore.
"È inutile che metti là la mano, non sentirai niente." Li fece notare Sunoo.
"L'abitudine." Sussurrò il ragazzo leggermente in imbarazzo.
"Comunque, non lo so. Io sono sicuro che fosse morta, non respirava più, il cuore non batteva più, era fredda. Era impossibile che fosse viva." Spiegò.
"Ma, perché è tornata adesso? Perché proprio quest'epoca?"
"Non ne ho idea Jake." Rispose Sunghoon.
"Andiamo a parlarci?" Chiese Jungwon.
"Cosa?!" Esclamò Riki.
"Io dove andarci comunque, il preside mi ha obbligato a farle fare il giro della scuola." Spiegò.
"Andate e vedete se scoprite qualcosa." Disse ad un tratto Heeseung. "Io devo ritornare al negozio, voi raccogliete quante più informazioni possibili." Dopo aver dato questi ordini scomparì.
"Perché lascia sempre tutto a noi?" Domandò Jay sbuffando.
"Andiamo forza." Jungwon prese un bel respiro, si sistemò la giacca ed andò verso la ragazza.

"Piacere, io sono Jungwon, il presidente del consiglio studentesco. Il preside mi ha detto che devo farti vedere la scuola. Ah, loro sono i miei amici." Si presentò sorridendo.
"Ah, il preside me lo aveva accennato. Io sono Seo Hanjoon. È un piacere conoscervi." Rispose sorridendo e facendo un piccolo inchino.
I ragazzi si scambiarono qualche occhiata, sembrava non ricordarsi di loro, ma poteva tranquillamente fingere e star recitando, non potevano abbassare la guardia.
"Jungwon, noi andiamo, ci vediamo in mensa." Lo informò Jake ricevendo sguardi contrari.
"Okay, ci vediamo dopo." Disse salutandoli. "Vogliamo cominciare?" Lei annuì semplicemente.

La Hybe School sorgeva sopra una piccola collina, quasi fuori dalla città. Attorno all'edificio erano presenti solo una decina di edifici: i dormitori, dove vivevano i studenti; vari ristoranti, un seven/Eleven, cinema e un mini centro commerciale.
La Hybe era conosciuta per la sua reputazione, da quella scuola erano usciti scienziati, matematici, milionari e tanto altro. Potevano entrarci solo le famiglie nobili e con un reddito ellevato.

Jungwon li fece fare un giro veloce della scuola. Cominciò dall'aula magna dove lui e il preside tenevano i discorsi per gli studenti. Al suo fianco c'era un teatro dove si svolgevano rappresentazioni e concorsi. Continuando al primo piano ci stavano le classi prime e qualche seconde, un corridoio che portava alla palestra e le scale che portano al secondo piano. Dove sono presenti varie aule per i laboratori, le classi seconde e terze ed un piccolo bar. Sul lato destro c'erano infine le scale che portano al terzo ed ultimo piano. Su esso erano presenti le classi quarte e quinte ed un grande terrazzo. In un angolino infine, c'erano le scale per andare sul tetto della scuola.

"Ed infine la mensa è in un edificio staccato dalla scuola, per andarci devi attraversare il giardino a sud." Spiegò appoggiandosi alla ringhiera della terrazza.
"Grazie per avermi fatto vedere tutto Jungwon." Lo ringraziò.
"È il mio dovere." Rispose sorridendo leggermente. "Se posso, come mai ti sei trasferita qua. Sapevo che la famiglia Seo stava in Giappone e là ci sono molte scuole rispettose."
"La mia famiglia deve girare un po' a causa di nuovi affarri e non mi vogliono in mezzo alle scatole." Spiegò.
"Ah, bhe, benvenuta alla Hybe School, allora. Se hai bisogno di qualcosa vieni pure da me o dai miei amici."
"Lo farò."
"Conosci qualcuno in questa scuola?" Chiese.
"Adachi Yuto, ho avuto l'occasione di conoscerlo in una vacanza che ha fatto in Giappone. Ma per il resto, no."
"Vuoi pranzare con noi in mensa allora?" Chiese, forse era una mossa azzardata e pericolosa ma come dice un vecchio detto:"meglio farsi amici i propri nemici." I probabilmente sarebbero contrari, ma doveva rischiare.
"Che ne dici, ci incamminiamo? Tra poco dovrebbe suonare la campanella comunque." Notò guardando l'ora.
"Va bene." Rispose Hanjoon sorridendo.
"Perfetto, oggi c'è la pizza." Esclamò felice Jungwon.
Così i due ragazzi si incamminarono verso il grande edificio.

Così i due ragazzi si incamminarono verso il grande edificio

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[🥀] 𝐟𝐚𝐭𝐞 ❲𝐞𝐧𝐡𝐲𝐩𝐞𝐧❳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora