[🥀] 𝐟𝐚𝐭𝐞 ❲𝐞𝐧𝐡𝐲𝐩𝐞𝐧❳

• 𝒏𝒊𝒏𝒆𝒕𝒆𝒆𝒏𝒕𝒉 𝒇𝒊𝒍𝒆 •

«𝐨𝐡 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐞𝐫𝐲
𝐞𝐯𝐞𝐫𝐲𝐛𝐨𝐝𝐲 𝐰𝐚𝐧𝐭𝐬
𝐭𝐨 𝐛𝐞 𝐦𝐲 𝐞𝐧𝐞𝐦𝐲»

- ɪᴍᴀɢɪɴᴇ ᴅʀᴀɢᴏɴ x ᴊɪᴅ “ᴇɴᴇᴍʏ„

Heeseung fissò la figura della ragazza davanti a sé, aveva le braccia incrociate, il peso era sulla gamba destra e uno sguardo soddisfatto sul viso. Gli aveva fregati.
"Tu..." Sussurrò il capo dei vampiri ancora sorpreso da tutto quello che era appena successo. "Da quanto?" Chiese poi ricomponendosi, o almeno provandoci.
"Più o meno da quando mi sono svegliata in infermeria." Il vampiro si diede dello stupido per non averlo capito prima, c'erano così tanti piccoli segnali che potevano aiutarlo, ma aveva deciso di restare cieco, perché si, aveva realizzato solo adesso che lui quei piccoli segnali gli aveva notati, ma semplicemente non aveva avuto il coraggio e la forza di ammettere che esistevano.

"Heeseung che succede?" Domandarono i sei vampiri uscendo della porta sul retro, il loro capo appena aveva visto le nuove creature aveva richiamato il resto del gruppo telepaticamente.
"Oh-" Sussurò Jay notando i pirati e i pedoni.
"Hanjoon?!" Jake spintonò i ragazzi mettendosi di fianco a Heeseung, l'aveva riconosciuta, quella era la sua Hanjoon.
"Jake." Ricambiò quella specie di saluto con un cenno del capo.
"Io- Hanjoon, io pensavo che non ti avrei più rivista." Sussurò con gli occhi lucidi avvicinandosi piano, non si fidava dei pedoni e dei pirati. "Mi sei mancata così tanto. Da- quanto sei tornata?"
"Da quando mi sono svegliata in infermeria."
"Perciò..." Sussurò con gli occhi luccicanti e pieni di speranza. "È stato veramente il mio bacio a farti tornare indietro?"
"Il tuo bacio è stato come dicono gli umani: la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma io ero tornata in me da quando ho avuto la febbre. Mi ero svegliata, ma la coscienza della "nuova" Hanjoon era troppo forte, non mi lasciava andare avanti, essere la frontman di questo corpo, ho dovuto lottare un po', alla fine l'ho dovuta ammazzare." Spiegò avviandosi lentamente all'australiano.
"Tu, hai ucciso Hanjoon?" Domandò sorpreso Riki.
"Oh Riki, mio caro dolce bambino innocente, non so il perché Sunoo ti abbia fatto diventare un vampiro... Sei troppo debole per tutto questo." Disse andando dal giapponese, gli accarezzò dolcemente i capelli, per poi fermare la mano sulla guancia. "Sei troppo debole." Disse a denti stretti graffiandoli la guancia destra con le unghie. Il minore tirò un piccolo urlò di dolore e si portò entrambe le mani sulla ferita.
"Hanjoon... Cosa stai facendo?" Jake osservò la figura della sua amata avvicinarsi verso di lui.
"Oh, mio caro innocente e sexy Jake." Disse miagolando come una gattina, gli prese la cravatta leggermente mollata per poi tirare un leggero strattone e facendo così i loro visi erano distanti pochi centimetri l'uno dall'altro.
"Sai, non dovresti mai fidarti delle persone soprattutto di un umano immortale, noi mentiamo con niente, è nella nostra natura." Spiegò osservandogli le labbra tutto il tempo. "Infondo non ti avvicineresti mai a un leone selvatico, no?" Portò il braccio destro indietro per poi, con forza, spingerlo nel petto del vampiro davanti a lei, precisamente nel cuore. A Jake mancò il fiato e un dolore acuto si impossessò del suo corpo.
"Hanjoon?" Chiese sorpreso.
"Che ne dici se ti strapassi il cuore? Allora la frase che mi dicevi sempre avrebbe finalmente senso, no?" Ancora con la mano dentro le carni fredde del vampiro prese il suo cuore in mano. "Infondo, io ho il tuo cuore, no?" Mollò la presa, lasciando l'organo ancora dentro al corpo a pezzi dell'australiano.
"Perché Hanjoon?" Domandò ancora disteso per terra ed osservando la figura potente della regina della Terra di Mezzo.
"Perché siete solo pedine e noi immortali non abbiamo un cuore." Disse inginocchiandosi davanti a lui. "Però devo dirlo Jake, è stato divertente stare con te." Gli spostò una ciocca di capelli che era davanti agli occhi per poi rialzarsi ed osservare il resto del gruppo.

"Heeseung, mio dolce capitano dei vampiri." Si avvicinò verso di lui. "Sai." Gli prese la giacca e fece finta di sistemarla. "Il sigillo dovevi farlo più forte." Appoggiò una mano sul suo petto. "E poi pensi che non me la sia legata al dito? Attaccare le spalle è da codardi e scemi. Per non parlare delle frasi pratiche che dite ogni volta che credete di ammazzarmi. Che c'entra l'amore, lasciate stare quel povero essere e prendetevi la responsabilità delle vostre azioni. E poi non pensi che sia egoista dichiararsi alla persona che è fidanzata con uno dei tuoi migliori amici, insomma, non lo vedi? Povero Jake." Fece una faccia da cane bastonato, come se le importasse veramente qualcosa del vampiro che cinque minuti prima aveva quasi ferito a morte. "Perciò Heeseung, un'ultima cosa, il capo non eri mai stato tu e neanche Jungwon." Guardò il ragazzo appena citato. "Dico bene... Sunoo?" Sunoo si fece spazio e si mise al suo fianco, per poi inginocchiarsi e mettersi la mano destra sul cuore.
"Mia regina." Disse abbassando la testa.
"Sunoo..." Sussurò Riki con le lacrime agli occhi.
"Non ero l'unica a fare il doppio gioco, visto." Esclamò ridendo, una risata sadica e crudele.
"Perciò, adesso il vostro compito è andare da tutte le altre creature con la coda tra le gambe e dire piangendo:"Hanjoon è tornata e vuole riscuotere i suoi debiti con tanto di interessi." Sono stata chiara?!" Urlò l'ultima frase facendo quasi tremare la terra.
"Adesso andate siete liberi." Spinse leggermente Heeseung, che non aspettandosi quella azione perse l'equilibrio e cadde per terra.

"Forza ragazzi andiamo." Si girò verso i pedoni e i pirati, i quindici ragazzi fecero un cenno affermativo con il capo.
"Sunoo vieni anche tu." Disse porgendogli la mano.
"Sunoo!" Urlò Riki, un urlo di supplica, il giapponese non voleva credere che veramente il suo migliore amico gli avesse traditu per tutto quel tempo. Sunoo non guardò neanche per sbaglio Riki, semplicemente si alzò e prese la mano di Hanjoon.
"È un onere mia regina." Disse.
"Ho fatto bene a trasformarti in un vampiro. Sei un servo fedele." Sorrise soddisfatta per poi girarsi verso i restanti cinque vampiri, soffermando il suo sguardo su Jake. "È stato un piacere rivedervi ragazzi." Dopo di che si teletrasportò lontano da quel posto, lontano da tutto quello che era appena successo.