«Auro', ti sei dimenticata di essere fidanzata?» chiede Hope in modo ironico.
«No, ma non posso paragonare l'affetto che provo per Liam con quello per Zayn»
«Forse non vuoi paragonarlo» dice Hope e io resto un po' confusa; come se mi avesse letto nella mente, continua:«Sai che se dovessi fare una scelta, preferiresti Zayn».
Ha ancora ragione.
«Ma non voglio perdere Liam, è la persona più dolce del mondo e gli voglio bene, davvero»
«Ma lui soffre. Lo stai illudendo soltanto»
Mi viene un tuffo al cuore. Non voglio far soffrire gli altri, specialmente coloro a cui tengo di più e Liam è sicuramente uno di questi.
«Cosa dovrei fare?» chiedo, la voce stanca.
«Lascia Liam. Non farla durare più a lungo»
Abbasso lo sguardo ed eccole di nuovo. Puntuali ed indesiderate. Le lacrime mi rigano le guance, fino a raggiungere i pantaloni di Zayn che ho ancora addosso.
E questa volta non cerco di trattenerle.
Hope mi abbraccia, cercando di consolarmi. Tutto inutile.
•••
Sto andando da Liam. Non mi sono nè cambiata nè truccata, sembro un mostro.
Arrivo sotto casa sua, che dista circa 10 minuti a piedi dal college.
Ho mal di pancia per l'agitazione, mi viene in ogni situazione, anche di minima ansia.
Trovo il portone aperto e salgo le scale, fino al secondo piano.
Suono e dopo qualche istante mi apre Liam raggiante, che mi invita subito ad entrare.
«Come stai? Vuoi che ti prepari qualcosa?» mi chiede.
Credo che sia questo che mi mancherà di più: capire quanto mi vuole bene attraverso queste piccole cose.
«No, grazie davvero» guardo per terra, non sapendo da dove iniziare.
«Vuoi sederti?» mi chiede ancora.
Faccio no con la testa.
«Hai presente...» respiro profondamente, «la differenza tra pane e pizza?» mi guarda stranito. Come biasimarlo. «Sai che io vivo per la pizza e la preferisco decisamente al pane. Anche se sono a dieta e non posso mangiarla, questa non smetterà di piacermi, anzi» alzo lo sguardo da terra, «.. con Zayn era finita più o meno un anno fa, ma rimaneva nella mia mente, in un angolo della memoria c'erano tutti i ricordi, la sua presenza mi seguiva nei sogni e quando poi l'ho rivisto..» cerco di trovare le parole giuste, sempre se ce ne siano, «quella sera da Drew, che mi salvò da Harry..» inizio di nuovo a piangere.
Odio farlo, sembro una bambina, ma è più forte di me.
«Lui è la mia pizza preferita, Liam. Non esiste un termine o un modo di dire che esprimano quello che rappresenta per me. Lui è la mia pizza» concludo con la voce da pianto. Lasciare Liam mi sta causando più dolore di quanto mi aspettassi.
Gli diventano gli occhi lucidi e quella visione mi fa male al cuore.
«Ecco perché non mi hai mai detto "ti amo", tu ami lui» dice Liam. Non lo guardo negli occhi, mi vergogno, mi odio più di prima.
«Liam, io ti voglio bene, ci tengo trop..»
«No no, è okay, lo immaginavo. Per favore, vattene» dice Liam dandomi le spalle, fingendo di essere indaffarato a sistemare.
«Liam.. mi dispiace» non so cos'altro dire.
«Non importa, vai» mi dice.
Mi avvicino alla porta, la apro ed esco. Prima di richiuderla, gli dico:«Ti vorrò sempre bene».
Chiudo la porta e mi ci appoggio, senza piangere; ho un vuoto al cuore mentre sento Liam piangere.

STAI LEGGENDO
Escape.
Dla nastolatkówQuesta è la storia di Aurora Bianchi, diciottenne, in fuga dalla sua terra e il suo passato, in cerca di tranquillità. O almeno così spera.