Secondo capitolo.

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Al mio risveglio, mi trovo ancora in aereo e tra 20 minuti sarò arrivata a Londra.

Quando atterrerò, ho intenzione di alloggiare in un hotel per la notte, per poi andare al college il giorno dopo. Lo ammetto, non sarà il massimo, ma è un inizio.

Il mio nuovo inizio, la mia occasione per dimostrare quello che sono davvero.

Finalmente sono arrivata all'immenso aereoporto di Londra e sto aspettando che arrivi un taxi. Ho visto gente che diceva «torna presto» con la voce rotta dal pianto, genitori che facevano le solite raccomandazioni ai figli con gli occhi lucidi di orgoglio, gente che si rivedeva dopo chissà quanto tempo ed era piena di gioia, coppie che partivano e tornavano insieme e anche tanti ragazzi come me, completamente soli, senza nessuno che li ricordasse quanto mancheranno o quanto sono felici di rivederli.

Ma non importa, non m'importa, io mi basto, non ho bisogno di nessuno che mi ricordi quanto sono importante, sto benissimo da sola.
O almeno spero.

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