Undicesimo capitolo.

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Non passavo una serata simile da un tempo che, a ripensarci ora, mi sembra infinito.

Sono stati tutti molti carini con me e mi hanno subito messa a mio agio.

Appena Niall ci riaccompagna in stanza, io e Hope organizziamo il nostro ambiente, assegnandoci i letti, gli armadi e gestendoci un po' lo spazio.

«Come ti sono sembrati i miei amici?» mi chede Hope.

«Sono davvero molto simpatici» rispondo sinceramente, perché è ciò che penso.

«Prima mi hanno chiesto di dirti se vuoi unirti al nostro gruppo, che ne pensi?»

«Come potrei rifiutare?»

rispondo, e ridiamo.

Il mattino dopo ci dirigiamo in classe, io a fisica e Hope a letteratura.

In classe incontro di nuovo quel ragazzo che ieri stava vicino a me, quello con il ciuffo biondo.

Ero in anticipo, quindi ero già seduta ad un posto vicino alla finestra.

Il tipo mi si avvicina;

«Posso sedermi o aspetti qualcuno?»

«Non c'è nessuno», dico con aria scocciata.

Non mi ha fatto una buona impressione la prima volta e non ho ancora cambiato idea.

Si siede accanto e mi chiede:«L'altra volta non ci siamo presentati, come ti chiami?»

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