3 - Alleanze

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Una tromba risuona nelle nostre orecchie e mi sveglio di soprassalto, credendo che ci stessero attaccano, ma quando vedo che tutti sono tranquilli realizzo che si tratta solo della nostra sveglia.
«Oddio»
Mi lascio cadere di nuovo sul letto e mi guardo un po' attorno, trovando James a fissarmi.
Vado subito nel panico, pensando di essere stata scoperta, ma poi questo si alza con tranquillità ed inizia a vestirsi, sospiro, rilassandomi sulle coperte.
«Buongiorno..»
Sussurro ironicamente, ma credo che mi abbia sentito, infatti si gira e mi fa un cenno con il capo mentre si infila i pantaloni.
Devo fare appello a tutte le mie forze per non guardarlo o per non guardare tutti i tizi davanti a me, chiedendomi come non abbia pensato che mi sarei potuta trovare in questa situazione.

Mi alzo e mi dirigo verso i miei vestiti, iniziando a chiedermi come possa fare questa mattina per vestirmi.
Inizio ad abbassare i pantaloni, la parte più facile dato che sopra le mutande avevo pensato di portare dei boxer da uomo, infatti sembra che nessuno se ne accorga.
Una volta infilati quelli, mi guardo intorno e quando vedo che tutti sono distratti dai loro pensieri, mi infilo subito la maglia della divisa, senza togliere quella del pigiama.
Rialzo lo sguardo poco dopo e per fortuna nessuno sembra aver visto ciò che ho fatto, quindi mi tranquillizzo pensando che il peggio era passato.
«Forza! Alla bandiera!»
Urla il capitano da fuori dalla tenda, così tutti ci riversiamo fuori, seguendo la massa di reclute che si dirige verso un punto indistinto del campo.

Arriviamo davanti ad un asta con una bandiera attaccata alla cima, mentre i capitani delle divisioni ci guardano severi.
«Prima della colazione, abbiamo una prova per voi: chi riuscirà a prendere la bandiera avrà porzione doppia»
Ci guardiamo un po' spaesati, ma poi tutti corrono verso l'asta, cercando di arrampicarvisi sopra.
Io, Steve e James rimaniamo in disparte, fissando quella massa di idioti che cerca disperatamente di vincere e ovviamente non ci riuscirà.
«Steve, ho un piano»
Guardo James sorpresa, mentre questo sussurra all'orecchio del biondo la sua idea.
Dopo qualche secondo, l'agente Carter fischia la fine della prova, così Steve di avvicina all'asta e svita la vite che la teneva in piedi.
Questa cade a terra rumorosamente e lui si avvicina alla bandiera, la prende e la consegna a Carter.

Io guardo James colpita, mentre lui mi sorride.
Era questo il suo piano?
L'agente guarda Steve sorridendo e vedo questo arrossire, un po' imbarazzato.
«Bene, come vedete un po' di cervello vi farebbe bene. Porzione doppia per Rogers»
Afferma lei, mentre io e James gli andiamo incontro.
«Steve, sono colpito»
Gli dico, ma lui mi fa un cenno della testa, guardando Bucky.
«Tutto merito suo»
Sorrido, guardando per qualche secondo James e chiedendomi perché non fosse andato lui a fare ciò che Steve aveva fatto.
Lui non sembra intenzionato a spiegare, quindi smetto di pensarci e alla fine ci avviamo verso la mensa, dove a Steve viene dato più cibo come promesso.

«Muovetevi e poi radunatevi nell'area di raccolta. Vi voglio svegli!»
A questo farebbe bene una bella camomilla.
Fulmino con lo sguardo il capitano, sempre scontroso, facendo sorridere James davanti a me.
Finiamo la colazione dopo poco e ci troviamo tutti di nuovo nell'area di raccolta, dove dobbiamo iniziare l'allenamento.
«Bene signori, iniziamo con il riscaldamento: 20 giri di campo»
Annuncia Peggy con la sua solita aria seria, al che io impallidisco.
«Di campo??»
Ripeto io a bassa voce, sgranando gli occhi.
«Dell'intero accampamento?»
Domanda un ragazzo alle nostre spalle.
«Si.. non avete voglia?»
Risponde lei ironicamente, facendo sorridere i capitani al suo fianco.
Quindi sanno ridere?
«Cos'è, volete una spinta?»
Sospiro e alla fine iniziamo a correre in una fila chilometrica mentre la Carter conta i giri.

Cerco di concentrarmi e non parlare, cosa che Hodge non fa, infatti dopo qualche giro è praticamente morto e i capitani devono tirarlo su di peso per costringerlo a correre.
Guardo alla mia destra e vedo James reggere abbastanza il passo, mentre Steve è un po' più in difficoltà, così faccio un cenno al moro, che capisce subito cosa intendo.
Mi affianco a Steve, gli prendo un braccio e me lo allaccio attorno alle spalle, mentre Bucky fa lo stesso dall'altro lato.
Noto che la Carter ci sta guardando con una strana espressione, ma cerco di ignorarla per non avere altri pensieri e concentrarmi sul respiro.
Al quindicesimo giro sto quasi per morire, infatti mi stacco da Steve e corro un po' per conto mio.
«Dai Heliott, è quasi finita»
Mi incoraggio James, che ora sostiene Steve da solo.

Falling for you ~ Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora