15 - Il siero

1.3K 74 2
                                    

«Cosa vi hanno fatto dopo che ci hanno presi?»
«Ci hanno portati in una loro base, poco lontano dal nostro accampamento. Volevano che ci arruolassimo nell'esercito tedesco ma nessuno di noi ha collaborato, così hanno deciso di ucciderci.
Pensavamo fosse finita quando sono arrivati degli uomini insieme ad un dottore, il dottor Erskine.
Sono riusciti a salvarci e ci hanno riportato al campo, dove Erskine mi ha parlato di un certo siero»
Steve fa una breve pausa, così apro gli occhi e lo guardo, osservando ogni suo lineamento.
«Il dottore voleva che lo prendessi e alla fine mi ha convinto: mi ha dato più forza, velocità e qualche centimetro in più»
Continua lui scherzando, facendo sorridere sia me che James.
«È lo stesso siero che voleva utilizzare Zola. La sua intenzione era quella di creare un esercito di super-soldati ed evidentemente voi eravate le cavie.
Lavorava per-»
«L'Hydra»
Lo interrompo io, guadagnandomi delle occhiate confuse.

«Lo hanno detto i soldati che volevano uccidermi»
Spiego, rabbrividendo al ricordo.
«Al campo abbiamo pianificato come recuperarvi. Abbiamo rintracciato le loro basi principali grazie ad un nostro soldato infiltrato tra di loro e vi abbiamo trovati»
«Dove siamo?»
«In Canada, ma ora torniamo a casa»
Cala il silenzio nella stanza mentre il furgone procede e si muove leggermente a causa delle buche nel terreno.
Un brivido mi percorre tutta la schiena e mi stringo nella camicia, realizzando di aver indossato gli stessi vestiti per questi tre mesi, nonostante hanno lasciato che ci lavassimo ogni tanto.
Sento lo sguardo pungente di James su di me e probabilmente nota che sto tremando, infatti mi si avvicina un po', accarezzandomi la spalla con il braccio dietro alla mia testa.
«Hai freddo?»
«Un po'»
Mi stringe un po' a se, comunque stando attento a dove mette le mani, forse perché sa che non mi piace essere in questa situazione di impotenza.

«Bello lo scudo, comunque»
Esordisco, guardando Steve con un leggero sorriso.
«Beh.. bisogna difendersi in qualche modo»
«Suppongo di si»
Lo guardo mentre prende in mano l'oggetto metallico e lo osserva come se fosse l'oggetto più prezioso che abbia.
«Vuoi provare?»
Alzo lo sguardo un po' sorpresa, ma lui mi rivolge un sorriso rassicurante e mi porge lo scudo.
Mi sporgo un po' in avanti, lamentandomi per il dolore, ma riesco comunque ad afferrare l'oggetto e me lo metto sulla gamba, osservando i cerchi concentrici e la stella al centro.
«E dicci.. hai anche un nome?»
«In effetti si.. sono Captain America»
Lo guardo trattenendo una risata e sento anche James ridere affianco a me, mentre Steve ci squadra scuotendo la testa.

«Un po' esagerato ma.. sono davvero contenta per te»
Gli dico con sincerità e lui torna a sorridermi.
«Grazie Steve.. non so cosa dire»
«Non dire niente»
Risponde cercando di liquidare l'argomento come fa di solito con i complimenti.
Gli rivolgo un'occhiata piena di gratitudine e poi poso lo sguardo su James, che non aveva smesso di fissarmi. Percepisco che ha qualcosa da dirmi, ma ora non ho le forze per parlargli.
«Cosa ne sarà dell'Hydra?»
«Beh, Zola è morto quindi è come se le avessimo tagliato le gambe. Pensiamo che non sia lui il vero capo quindi io continuerò a dargli la caccia e voi, se vorrete, potrete aiutarmi»
Io e James ci diamo un'occhiata veloce, pensando per qualche secondo anche se vedo le mie stesse intenzioni rispecchiarsi nei suoi occhi.
«Conta su di noi»
Lui annuisce come se già sapesse che avremmo accettato e d'altra parte non ha tutti i torti.

«Ah e.. c'è anche un'altra novità»
«Sentiamo..»
«Io e Peggy stiamo insieme»
Spalanco gli occhi e rimango per qualche secondo paralizzata, non sapendo cosa dire.
«Oh mio dio... Steven Rogers quasi non ti riconosco»
Afferma James, facendo ridere il biondo.
«È bellissimo Steve, congratulazioni»
«Grazie.. devo dire che è stato tutto merito suo e-»
«Si» lo interrompo io «Conosciamo il tipo, avrà fatto lei il primo passo»
Lui ride e poi annuisce con la testa.
Lo sapevo.
Sento le palpebre farsi pesanti e così, anche se in po' riluttante, appoggio la testa sulla spalla di James, che all'inizio sembra un po' sorpreso ma poi si rilassa.
«Riposati se sei stanca»
Mi sussurra vicino all'orecchio e facendomi rabbrividire, anche se stavolta non per il freddo.

Falling for you ~ Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora