Lo seguiamo giù per le scale e arriviamo nel salone al piano terra, individuando subito la porta a cui si riferiva Howard.
James la apre ed entriamo nella stanza l'uno dietro l'altro, osservando un po' la situazione.
Più che una mensa, sembrava un ristorante.
C'erano diversi tavoli rotondi e un bancone con un buffet abbastanza ricco.
I dipendenti, se così si possono chiamare, erano già seduti ai tavoli e alcuni si stavano alzando per prendere da mangiare.
«Ragazzi!»
Sento Howard chiamarci da uno dei tavoli a pochi metri da noi, infatti quando mi giro ci stava facendo segno di accomodarci con lui e la squadra.
Sospiro e mi dirigo verso il bancone del buffet, prendendo un piatto e mettendoci dentro tutto quello che mi sembrava buono, così come Steve e James.
Una volta finito, ci dirigiamo verso il tavolo di Stark e prendiamo posto.«Vi piacciono le vostre stanze?»
Ci chiede lui appena ci sistemiamo.
«Beh, sono tutte uguali, quindi..»
Rispondo con ironia, al che James mi da una leggera gomitata come per dirmi di non essere così sgarbata.
«In effetti hai ragione, spero comunque che vi troviate bene»
«Certo, signor Stark. Vanno benissimo»
Risponde Steve con il suo solito tono rispettoso.
A volte lo invidio.
«Anne, i medici sono pronti per le 15»
«Va bene»
Inizio a mangiare mentre i ragazzi conversano con David e Val, cercando di fare amicizia.
Devo ammettere che sono molto simpatici, entrambi mi assomigliano molto come carattere e penso che andremo d'accordo.Corinne e Jake invece sono più diversi da me, però anche loro non sono male. Sono un po' riservati ma appena prendono un po' di confidenza, si aprono e si mostrano per come sono.
«E i tuoi genitori, Anne? Sono così asfissianti come i miei?»
Mi chiede Corinne sorridendo e riferendosi alla conversazione che abbiamo appena avuto.
Mi schiarisco la gola e le sorrido timidamente, cercando di nascondere l'imbarazzo.
«In realtà i miei genitori sono morti»
«Oh.. oddio Anne mi dispiace, me ne ero dimenticata»
«Non preoccuparti, non fa niente»
Prendo il bicchiere e bevo un sorso d'acqua, quando la mano di James si posa sulla mia coscia, sotto il tavolo.
Nonostante lo abbia fatto per assicurarsi che stia bene, per poco non mi strozzo e tossisco fino a quando i miei polmoni riprendono a respirare normalmente, guadagnandomi occhiate confuse dai presenti.
«Stai bene?»
«Si, scusate... mi è andata di traverso l'acqua»
Sento James ridere sotto i baffi ma nonostante ciò la sua mano rimane lì, tanto che il mio cuore inizia a battere più velocemente.«Howard tu stai per essere papà, giusto?»
Chiede Val all'uomo seduto davanti a me.
Stark è sposato?
«Si, è vero»
«Congratulazioni»
Affermo io con meno enfasi del previsto.
«Che bella notizia! Sono contenta per te!»
Esclama Corinne battendo le mani per l'eccitazione.
«Maschio o femmina?»
«Un maschio. Lo chiameremo Anthony»
Sorrido amaramente appena sento quel nome, guardando d'istinto i due di fianco a me, che ricambiano forse pensando alla stessa cosa.
Chissà come staranno Pope e i ragazzi al campo..
«Congratulazioni, signore»
«Howard ragazzi, chiamatemi pure Howard»
Risponde lui sorridendo e posando lo sguardo su di me.
Non avevo mai pensato alla possibilità di diventare madre in futuro e in realtà non so se mi piacerebbe o meno, non lo avevo mai preso in considerazione. Mi sembra un progetto così distante dalla mia vita attuale..
«Scusate.. Corinne, Jake, ci servite ai monitor»
Un ragazzo abbastanza giovane interrompe il nostro pranzo e richiama i due tecnici, che si alzano salutandoci.
Li vedo allontanarsi e seguire il ragazzo, mentre anche Steve e James finiscono di mangiare.Mi guardo un po' intorno in cerca di un orologio e ne trovo uno attaccato ad una delle pareti della sala che segna le 14.
«Ragazzi io vado in camera»
Esordisco, alzandomi dal tavolo e volendo stare un po' tranquilla prima degli esami.
«Vengo con te»
«Anche io»
Sia Steve e James decidono di seguirmi, così ci congediamo e ripercorriamo la strada che abbiamo fatto per arrivare in mensa, saliamo le scale e arriviamo davanti alle nostre camere.
«Steve, posso chiederti una cosa?»
Dico, girandomi verso di lui prima che entrasse in camera.
«Com'è avere il siero?»
«In realtà non cambia molto, sono solo più alto e forte»
«Mh..»
«Sei preoccupata?»
Mi chiede James che sbuca alla mie spalle e si mette in mezzo a noi.
«No.. solo è strano»
«Ti abituerai, stai tranquilla»
Annuisco, ma una strana agitazione inizia a farsi strada dentro di me e abbasso la testa, guardandomi le mani.
«Potrebbero avermi iniettato di tutto e io non me ne sono accorta»
«Anne... andranno bene, non c'è niente di cui preoccuparsi»
Sospiro e alzo lo sguardo sui due davanti a me, che mi sorridono.
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Falling for you ~ Bucky Barnes
FanfictionLa guerra è vicina. Anne ha da sempre il sogno di combattere nell'esercito, ma purtroppo è una ragazza. Questo però non la ferma, anzi, la porterà a nascondersi e travestirsi fino a riuscire ad entrare nell'esercito, una realtà più dura di ciò che s...