14 - Visi familiari

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«Io andrò a cercarli, tu resta qui»
«Te lo puoi scordare, io vengo con te»
Mi squadra da capo a piedi e poi incatena il suo sguardo nel mio, il che mi fa sentire vulnerabile davanti a lui.
«Anne, non riesci quasi a stare in piedi»
«Non mi interessa, io non lascio James lì dentro»
Rispondo, cercando di raccogliere tutte le forze che mi sono rimaste e dimostrargli che posso farcela.
«E poi conosco l'edificio, so dove andare»
«Ti prego Anne, Bucky non vorrebbe che rischiassi la vita per lui»
«Lo vedi qui? Io no, quindi andiamo»
Mi volto prima che possa rispondere e inizio a camminare verso la porta, facendo dei respiri profondi per trovare un po' di lucidità.

«Cavolo, il codice»
Lui mi guarda confuso finché nota il piccolo affare quadrato di fianco all'ingresso, mentre io cerco di ricordarmi i numeri che il soldato ha digitato quando mi ha portato fuori.
«Pensa Anne, pensa»
Mi dico, chiudendo gli occhi.
Sento dei passi così li apro di nuovo e trovo Steve che mi porge un piccolo cartellino.
Lo prendo in mano e leggo ciò che c'è scritto.
«Giusto, bella mossa»
Era il cartellino che uno dei soldati teneva sull'uniforme e forse c'era anche scritto il codice di apertura della porta.
Lo rigiro tra le mani finché trovo ciò che stiamo cercando: 41652.
«Aspetta»
Raggiungo i soldati distesi a terra poco distanti da noi e prendo uno dei loro fucili, per avere un minimo di protezione.
Torno da Steve respirando affannosamente e inserisco il codice, il portone si apre ma il biondo mi spinge verso la parete e si mette davanti a me, coprendomi.
«Ma che fai?»
«Potrebbe esserci qualcuno»
Lo vedo scrutare ogni minimo angolo della sala principale fino a quando è convinto che non ci siano guardie, così entriamo.

«Al piano di sopra»
Gli dico, così ci facciamo strada per le scale, fino ad arrivare in cima e davanti alla porta che immetteva nel corridoio.
«Ci sono le guardie qui di solito»
Affermo, guardando Steve e aspettando che proponga un piano fattibile.
«Ok, entriamo, io colpisco le guardie e tu mi copri»
Annuisco e mi alzo lentamente, stando dietro a Steve che si avvicina alla porta.
Con un colpo secco di scudo, sfonda la porta e immediatamente le guardie a fine corridoio si accorgono della nostra presenza, infatti alzano i loro fucili.
Prima che questi possano sparare, Steve lancia il suo scudo verso di loro e io ne colpisco uno con un proiettile ben piazzato, così riusciamo a neutralizzarli.
«Bel colpo»
«Anche tu»
Sorrido timidamente e lui mi aiuta a stare in piedi, portandomi fino alla fine del corridoio, davanti alla stanza in cui era Bucky.

«Tutto qui? Niente più guardie?»
Mi chiede lui con un'espressione sorpresa, anche se ho il presentimento che non sarà affatto così semplice.
«Non è possibile..»
Alterno lo sguardo tra lui e la porta, aspettando che faccia qualcosa per aprirla, e mi appoggio alla parete tenendo il fucile al mio fianco.
Come se mi leggesse nel pensiero, lui carica lo scudo e colpisce la porta, che si ammacca sotto il suo colpo.
Con un calcio, la scardina ed entra, così lo seguo, coprendolo con il fucile, ma subito ci fermiamo.
Un semicerchio di guardie ci stava puntando addosso le loro armi mentre Zola, dietro di loro, ci guardava come se ci stesse aspettando da un po'.
«Anne vedo che sei tornata con un amico»
«Zola, lascialo andare»
Lo imploro, puntando il fucile contro di lui, ma questo sorride con il suo solito ghigno irritante.
«Guardati intorno, non potete farcela»
Alterno lo sguardo tra i soldati e poi lo poso su James, che teneva la testa bassa e sembrava provo di sensi, ancora attaccato a quella maledetta macchina.

Con un cenno della mano, Zola ordina ai soldati di fare fuoco e questi iniziano a sparare nella nostra direzione.
Sento Steve prendermi per la vita e inginocchiarsi, portandomi per terra con lui: copre entrambi con lo scudo e cerca di resistere ai colpi, tenendo sia l'oggetto metallico che me.
«Sei pronta?»
Dice, ansimando per la fatica.
«Si»
Rispondo, capendo subito il suo piano.
Dopo qualche secondo i colpi cessano e i soldati si fermano per ricaricare, così ci alziamo e mentre io ne colpisco qualcuno, Steve lancia lo scudo verso di loro.
«Fermi!»
Grida una voce davanti a noi e tutti si immobilizzano.

Falling for you ~ Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora