8 - Niente più segreti

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Mi guardo un po' intorno, non sapendo bene cosa fare, mentre tutti si sparpagliano e ritornano probabilmente nelle loro camerate.
«Sempre insieme noi, eh?»
Afferma Steve, facendomi sorridere.
Il mio sorriso però si spegne dopo poco, quando il pensiero che la guerra ci ha raggiunto mi attraversa la mente.
Potrei veramente morire da un momento all'altro.
L'agitazione si fa strada dentro di me ed inizio a pensare a cosa avrei fatto se avessi perso uno dei ragazzi. Per la prima volta avevo una specie di famiglia e ora che tutto potrebbe andare in frantumi, il desiderio che avevo sin da bambina mi sembra sbagliato.

«Cosa dici, Heliott?»
«Cosa?»
Chiedo, risvegliandomi dai miei pensieri.
«Vuoi fare un ultimo giro del campo?»
Mi chiede Bryan speranzoso, ma io esito, non so bene il perché.
«Datemi.. datemi cinque minuti»
Mi allontano senza dire altro e sentendo i loro sguardi su di me, mentre mi rifugio nella mia piccola tenda.
E se morissi? Dovrei dire la verità agli altri? Se qualcuno di loro morisse?
Mille pensieri negativi iniziano ad attraversare la mia mente ed io faccio avanti indietro nella stanza, cercando di calmarmi.

«Smettila di pensare e va' dagli altri»
Mi dico, ma ciò non fa che aumentare il battito del mio cuore e mi vedo costretta a sedermi.
Mi metto sul letto e mi metto le mani nei capelli, ma il mio respiro si fa irregolare e ben presto tutto ciò a cui riesco a pensare è la probabilità di morire.
«Che succede?»
Una voce, quella voce, si fa strada nella stanza e sento i suoi occhi pungere sulla mia pelle.
Non rispondo, non riuscendo a parlare, così James si siede delicatamente sul letto accanto a me, accarezzandomi la schiena.
«Shh, va tutto bene»
Arrossisco al suo tocco ma allo stesso tempo ho bisogno di specchiarmi nei suoi azzurri, così alzo lo sguardo su di lui e quasi subito il mio respiro inizia a regolarizzarsi.

«Che ti prende?»
Mi chiede dopo qualche minuto, quando gli sembra che mi sia calmata.
«Non voglio perdervi»
Capisce subito a cosa mi stia riferendo e sospira, continuando a sostenere il mio sguardo.
«Non succederà»
«Io.. è da giorni che ho uno strano presentimento, sento che andrà tutto male.. non riesco a..»
Un lacrima solitaria si fa strada sulla mia guancia, ma mi appresto subito ad asciugarla e quando realizzo che mi sto mostrando così debole davanti a lui, cerco di trattenere le mie emozioni e faccio dei respiri profondi.
«Non devi..» mi dice lui dopo aver quasi studiato la mia reazione «butta tutto fuori Anne»
Nel momento in cui sento il mio nome pronunciato da lui, le lacrime iniziano a scorrere sulle mie guance e non riesco più a nascondermi dietro alla mia maschera da soldato. Detto da lui, il mio nome mi fa uno strano effetto, come se lo avessi sentito per la prima volta, e senza pensare lo abbraccio.

Lui rimane immobile per qualche secondo, ma poi quando realizza ciò che ho fatto, ricambia il mio gesto, stringendomi tra le sue braccia.
Lascio andare un sospiro e chiudo gli occhi, godendomi la sicurezza che le sue braccia mi trasmettono, mentre lui mi accarezza dolcemente la schiena.
Rimaniamo così per un tempo che sembra infinito, ma poi mi stacco, indecisa se condividere con lui le mie perplessità.
James mi guarda serenamente, facendomi capire che posso dirgli tutto, quindi decido di esternare le mie insicurezze.
«Dovrei dire agli altri di.. me?»
«Te la senti di farlo?»
«Si, ma non voglio allontanarli proprio ora»
Lui annuisce capendo come mi sento e riflette un attimo su cosa dire.
«Loro sono sicuramente meno impulsivi di me, quindi capiranno»
Risponde, facendomi sorridere.

Le sue parole mi rimbombano nella testa mentre mi incanto a guardare i lineamenti del suo viso, a mio avviso perfetti, mentre sulla sua guancia appare una leggera fossetta che poi si allarga in un sorriso appena si rende conto che lo stavo fissando.
Distolgo lo sguardo imbarazzata e mi alzo, decisa ora più che mai a dire la verità agli altri.
Aspetta un attimo. Altri, chi?
Dovrei dirlo a tutta la camerata? No, pessima idea.. Però potrei.. no ok, davvero pessima idea.
«A cosa pensi?»
«Niente, il mio cervello si sta facendo paranoie inutili»
«Anne..»
Poso lo sguardo su di lui, ancora sul letto, che mi guarda aspettando che io parli.
«Se lo dicessi alla camerata...»
«A tutti?»
Mi chiede lui un po' incredulo.
«La fai sembrare un'idea ancora più terribile di quanto il mio cervello aveva pensato»
«Beh, se te la senti.. solo credo che sia meglio fare un passo alla volta. Parla prima con i ragazzi»
Rifletto su ciò che mi ha detto, che effettivamente ha senso, e alla fine gli do ragione e decido di dire tutto solamente a Steve e Bryan, che tra l'altro ci stanno ancora aspettando da qualche parte del campo.

Falling for you ~ Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora