27 - Ultime dritte

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Sospiro, non sapendo cosa dire davanti a tanta organizzazione.
Non voglio neanche chiedere di cambiare squadra per stare con James, non vorrei sembrare la classica bambina capricciosa davanti a tutti.
«È tutto chiaro?»
«Quando lo faremo?»
«Oggi pomeriggio»
«Che cosa?»
Chiede Val alzando la voce, mentre tutti fissano Hill attoniti.
«Ragazzi ve lo abbiamo detto. Più tempo passa e più siete in pericolo perché l'Hydra vi sta alle calcagna»
«Howard non verrà?»
Chiedo io cambiando argomento e facendo posare tutti gli sguardi su di me, compreso quello di Stark, che finalmente mi guarda.
Riesco ad intravedere un piccolo sorriso, che però si spegne subito non appena Hill posa lo sguardo su di lui.
«No, lui starà qui in caso di bisogno»
«Io penso che dovrebbe venire, più siamo e meglio è»
Affermo in tutta sincerità e attirando completamente l'attenzione di tutti.
«No Anne, non verrò... e poi avete già tutto quello di cui avete bisogno»
Lo guardo con sospetto e noto che Val fa lo stesso.

«Bene, se non ci sono altre domande-»
«In realtà ne avrei un'altra»
Interrompo io Hill, che sospira ma poi alza lo sguardo su di me.
«Senza offesa ma... perché tu vieni e lui no?»
Sento lo sguardo di James addosso e mi volto, trovandolo a cercare di trattenere una risata.
«Perché io monitorerò che tutto vada per il meglio.. uno di noi basta»
«È successo qualcosa che dovremmo sapere?»
Interviene Val, lanciandomi un'occhiata d'intesa.
«No, ragazzi.. perché dovrebbe?»
Ora sono sicura che non la stia raccontando giusta.
Decido però di non insistere e di parlare con Howard più tardi, così Hill si alza.
«Vi vogliono tutti di sotto alle 15. Vi consegneremo le armi e tutto il necessario. Se saremo abbastanza veloci, per le 16 il piano avrà inizio, nell'ora in cui di solito sono impegnati fuori dalle basi.
Avere capito tutto?»
«Si, signore»
Annuisco, non capendo ancora come potessero avere tutte quelle informazioni sull'Hydra.
«Potete andare»
Tutti iniziano ad alzarsi e mi convinco a fare lo stesso, anche se con un po' di diffidenza.
I ragazzi della squadra escono e rimaniamo io, Steve, James, Val, Hill e Stark.
«Avete delle domande, ragazzi?»
Chi chiede Edward come per intimarci a lasciare la stanza.
«No... nessuna domanda»
Risponde Val con la mia stessa espressione sospettosa.
Alla fine usciamo, lasciando Stark e Hill nella stanza.

Facciamo qualche passo in silenzio, ritornando verso le nostre stanze, quando insieme ci fermiamo.
James alterna lo sguardo tra me e Val confuso, mentre io fisso il pavimento immersa nei miei pensieri.
«C'è decisamente qualcosa sotto»
«Stark era troppo silenzioso oggi»
Rifletto io ad alta voce, alzando la testa.
«Dobbiamo scoprire cosa»
Steve e James si lanciano un'occhiata un po' scettica, non ancora del tutto convinti.
«Ragazzi, ascoltate. Lavoro per Hill da molto tempo e non lo avevo mai visto così. Da quando siete arrivati voi è più... irascibile, lunatico. Si comporta in modo strano»
«Magari sta passando un brutto periodo..»
Prova a ipotizzare James, ma io scuoto la testa.
«No, c'è qualcosa di serio sotto. L'ho visto nei suoi occhi»
Steve sospira e si mette le mani suoi fianchi come fa sempre quando è frustrato.
«In ogni caso non possiamo fare nulla. Siamo impotenti qui dentro e la missione è tra poche ore»
Appena finisce di parlare sento dei passi svelti alle mie spalle, così mi volto e vedo Teresa camminare velocemente nella nostra direzione, a testa bassa.
«Teresa!»
Quando mi passa di fianco, la afferro per un braccio cercando di trattenerla.

«Scusami, non ti vedo molto in giro e volevo parlarti un attimo. Hai due minuti?»
Lei mi squadra da capo a piedi con uno sguardo pungente, ma alla fine acconsente e io lascio la presa.
«Sai se è successo qualcosa tra tuo padre e Stark? Voglio dire... tuo padre si sta comportando in modo strano secondo te?»
Mi guarda come se l'avessi appena insultata ed esita qualche secondo prima di rispondere.
«No, non c'è nulla di strano o me lo avrebbe detto. E poi perché non glielo chiedi tu, visto che andate così d'accordo?»
La guardo confusa ma poi riprende per la sua strada e se ne va prima che potessi chiederle altro.
Alterno la sguardo tra i ragazzi, che mi fissano con la mia stessa faccia scioccata.
«Siete convinti ora?»
Chiedo, un po' scocciata per come Teresa mi ha trattato.
«Ma che le prende?»
«Io di sicuro non glielo chiedo»
Rispondo ironica, facendoli sorridere.
«Me ne vado in camera, già non ne posso più»
Affermo, salutando tutti con un cenno della mano.
Entro in stanza senza voltarmi e chiudo la porta alle mie spalle, provando una sensazione di vuoto appena rimango da sola.
Guardo l'orologio nella stanza che segnava le 9.30, così decido di mettermi di nuovo a dormire per evitare di pensare.
Mi stendo sul letto ma prima che potessi chiudere gli occhi, qualcuno bussa alla porta.

Falling for you ~ Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora