36 - È il momento

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Mi giro su un fianco trovando James già a fissarmi, raggiante.
«Tu sei pazzo»
«Mai quanto te»
Scoppio a ridere e mi mordo un labbro, troppo felice in questo momento.
La sua mano si posa sul mio fianco nudo e mi attira un po' a se, così i nostri visi sono a pochi centimetri di distanza.
«Era per questo che Steve ti guardava in modo strano prima?»
Lui mi guarda con aria confusa e distoglie lo sguardo, forse ripensando alla faccia che il biondo aveva fatto poco prima di andarsene, per poi scoppiare a ridere.
«Si... gli avevo detto che volevo chiedertelo..»
«E?»
«Era convinto che non avresti accettato»
Sorrido, pensando a come potessi sembrare agli occhi degli altri e accorgendomi di essere diventata praticamente un'altra persona da quando sono entrata in quell'accampamento.
«Io invece sono convinta che abbia pensato il contrario»
Lui sorride timidamente e poi incatena il suo sguardo nel mio.
«Le foto sono bellissime.. come hai fatto?»
«Beh, in gran parte sono quelle del fotografo del campo, le altre.. top secret»
«Va bene, tieniti i tuoi segreti»
Lo canzono io con un sorriso sulla faccia.

Appoggio una mano sul suo petto nudo e mi avvicino ancora di più, ma poi noto che James non mi aveva ancora dato l'anello.
«Non mi hai ancora messo l'anello»
Affermo e lui abbassa lo sguardo, accorgendosi che quello che aveva detto ero vero, così mi guarda con uno sguardo mortificato.
«Cavolo, sapevo di aver dimenticato qualcosa»
Scoppio a ridere di nuovo mentre lui si alza e si avvicina al bordo del letto, tastando il pavimento in cerca della scatoletta.
Una volta che la trova, si avvicina di nuovo a me ed io mi metto seduta, mentre lui mi prende la mano e mi infila dolcemente l'anello nell'anulare.
«È bellissimo, James... ma mi andava bene anche un anello di carta»
«Taci e goditelo, ne meriteresti altri cento»
«Non esagerare..»
Gli sorrido e ci stendiamo di nuovo, cosi mi accoccolo sul suo petto, avvolgendo le sua vita con un braccio.
Gli accarezzo il petto e traccio con le dita il contorno dei suoi muscoli, sentendolo rilassarsi sotto di me.
«Ti ricordi quando eravamo rinchiusi in quella cella?»
Mi fermo e aspetto qualche secondo per rispondere, non volendo ricordare quell'orrore.
«Mh mh»
«Sembra passata un'eternità.. invece sono solo due settimane»
Alzo la testa e lo guardo negli occhi, sospirando.
«Lo so. Solo mi sembra strano»
«Anche a me, ma non voglio ripensarci»
«Hai ragione, scusami»
«Non preoccuparti, piuttosto da che eravamo al campo ne sembra passato di tempo»

«Moltissimo.. quasi non mi ricordo nemmeno cosa facevamo durante il giorno»
«Io mi ricordo benissimo la sveglia»
Riprendo ad accarezzargli il petto, sentendolo ridere e i suoi muscoli contrarsi.
«In effetti quella si»
Sorrido al ricordo di quell'odiosa tromba che ci svegliava ogni mattina, buttandoci fuori dal letto.
Inizia ad accarezzarmi la schiena con le dita, facendomi venire i brividi lungo tutto il corpo e trattengo il respiro per qualche secondo, per poi rilassarmi.
«È incredibile come ogni volta che ti tocco..»
«Mi fai questo effetto»
Rispondo un po' imbarazzata, cercando di non far vedere le mie guance rosse.
«Anche tu lo fai a me»
Alzo di nuovo la testa trovandolo a sorridermi e mi avvicino, dandogli un bacio a stampo.
«Sei così carina quando-»
«James..»
«Ok ok, non lo dico più»
Scoppio a ridere per la sua tenerezza e alla fine mi metto seduta, sollevando il lenzuolo per coprirmi.
«A volte mi sembra di terrorizzarti»
«Decisamente»
Lui stupita e spalancando la bocca, mentre lui scoppia a ridere.
«Sto scherzando... e poi è questo che ho scelto, stando con una donna forte come te»

«Non capisco come tu possa dire una cosa del genere»
Affermo sinceramente e lui mi guarda con aria confusa.
«Ho superato tutto quello che mi è successo solo grazie a te e per la maggior parte del tempo ero terrorizzata»
Lui sospira e si mette seduto davanti a me, alzando lentamente il suo sguardo fino ad incontrare i miei occhi.
«Tu sei la donna più forte che io conosca. Io ero terrorizzato la maggior parte del tempo, tu eri quella coraggiosa»
Non mi lascia replicare che fa unire le nostre labbra in un bacio dolce, che io ricambio.
«Andiamo, mi è venuta fame»
Esordisco, cambiando argomento.
«No, stiamo ancora un po'»
Mi tira più a sé facendomi quasi cadere addosso a lui, ma io faccio forza sulle braccia e cerco di oppormi.
«Mi vuoi far morire di fame?»
«5 minuti...»
Mi fa gli occhioni dolci e alla fine mi arrendo davanti a tanta dolcezza e mi rimetto sdraiata, abbracciandolo.
«Va bene, ma solo 5 minuti»

Falling for you ~ Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora