Falling for you ~ Bucky Barnes

37 - L'ultima missione

«Tu... sei la mia missione»
«Che cosa?»
Il moro si volta verso qualcuno alla sua sinistra e così mi giro anche io, riconoscendo subito Steve Rogers.
«E anche tu»
Scendo immediatamente dal lettino, alternando lo sguardo tra i due, che si guardavano impauriti.
«Anne che stai dicendo?»
Una voce stranamente acuta arriva alle mie orecchie, così mi giro e mi rendo conto che davanti a Rogers c'era una ragazza più bassa, mora.
Piego la testa da un lato, guardandola da capo a piedi per capire chi fosse, ma non riesco ad identificarla e così la ignoro, voltandosi nuovamente verso i due.

Mi avvicino minacciosamente a loro che intanto indietreggiano, ma la ragazza mi si para davanti, mettendo le braccia davanti a sè come per farmi ragionare.
«Anne, siamo noi, guardaci»
«Spostati»
Le ordino, ma lei non mi ascolta, così punto lo sguardo su di lei, iniziando ad arrabbiarmi.
«Spostati!»
«Peggy, vattene»
La intima il biondo, ma questa non ascolta nessuno, così le sferro un pugno, che però lei para.
La guardo con ira e questa volta la spingo verso la mia destra con tutta la mia forza, così da farla cadere a terra.
«Peggy!»
Il biondo corre verso di lei e la aiuta a rialzarsi, dicendo qualcosa che non riesco a sentire, così mi volto verso Barnes, che alza le braccia in segno di resa.
«Anne ti prego, non voglio farti del male»
Esito un attimo, ma poi il dolore alla spalla mia fa chiudere gli occhi e quando li riapro, davanti a me vedo solo il mio obiettivo, l'uomo che devo uccidere.
«Howard, Finn, uscite! Uscite tutti!»
Ordina il biondo, mentre io mi avvicino a Barnes con una leggera rincorsa e salto, caricando un pugno.
Questo lo schiva e mi spinge, facendomi indietreggiare un po', ma mi riprendo subito e gli torno vicino, iniziando a tirare calci e pugni e sentendo ad ogni colpo il dolore farsi più leggero.

«Cosa le succede?»
«Peggy vai via, ci pensiamo noi»
Si crea un po' di confusione per tutte le persone che erano presenti ed escono di corsa, così rimaniamo solo noi e due pazienti sui lettini.
Barnes indietreggia fino ad arrivare con la schiena alla parete, ormai in trappola, ma quando sto per tirargli un pugno in pieno volto, il mio braccio viene afferrato da qualcuno e mi sento tirare all'indietro, infatti poco dopo mi ritrovo per terra.
Rogers accorre in aiuto dell'amico ed entrambi ora stanno davanti a me, mentre mi rialzo.
«Arrendetevi»
«Anne, è finita. L'Hydra non esiste più»
Lo guardo con freddezza mentre entrambi cercano di farmi ragionare con le loro sciocchezze, ma io non cedo.
«Chi diavolo è Anne?»
Corro verso di loro, ma questi si spostano e così affronto prima Rogers, tirando qualche pugno e incassandone altrettanti.
Sento degli strani rumori dietro di me, così mi giro e vedo che Barnes stava aiutando la ragazza mora a portare fuori i due pazienti sui lettini, così do un calcio a Rogers che lo fa indietreggiare e vado verso di loro.
«Peggy portali fuori e vattene!»
Le dice Barnes, voltandosi verso di me e bloccando il mio pugno prima che lo colpisse.
Mi da una gomitata sulla zigomo che mi stordisce per qualche secondo e poi mi sento spingere all'indietro per un calcio sull'addome, così vado per terra.

«Anne siamo noi, smettila!»
«Steve non funziona..»
«Cosa facciamo?»
«Combattete!»
Li interrompo alzandomi e strofinandomi la guancia dolorante, che adesso sanguinava un po'.
Inizio a camminare verso di loro, ma il dolore diventa all'improvviso lancinante e si diffonde anche alle mie gambe, costringendomi ad inginocchiarmi.
Trattengo un lamento e strizzo gli occhi, respirando a tratti per evitare di mostrare quanto stessi soffrendo.
«Anne?»
Mi tengo la spalla con una mano e abbasso un attimo la testa, sentendomi avvampare.
«Finn!»
Grida Barnes da pochi metri di distanza da me e poi sento dei passi venire nella mia direzione.
«Buck, no!»
Vedo qualcuno inginocchiarsi davanti a me e così alzo la testa, trovando Barnes davanti a me, che mi guardava dritta negli occhi.
«Tu..»
Trattengo nuovamente il respiro per smorzare il dolore, che non accenna a diminuire, mentre faccio un piccolo movimento verso di lui.