16 - Di nuovo a casa

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Mi volto verso gli sportelli del furgone per evitare gli sguardi pieni di compassione dei ragazzi e pregando che nessuno di loro dica niente.
«Forza Anne, andiamo»
Mi sussurra James con aria afflitta e lo sento alzarsi davanti a me.
Finalmente mi volto e vedo che mi porge una mano.
La afferro e mi alzo, tenendomi il fianco dolorante. James non molla la presa e anzi fa scorrere la mia mano lungo le sue spalle mettendo il mio braccio dietro la sua testa e abbassandosi un po' alla mia altezza, così che potessi sostenermi su di lui.
Le porte del furgone di aprono davanti a noi e per qualche istante chiudo gli occhi, vista la troppa luce.
Li riapro poco dopo e vedo Steve scendere agilmente e mettersi davanti a noi proprio come Lukeson e Pope.
Tutti e tre tendono le mani verso di me come per incoraggiarmi a scendere, mentre James mi indirizza verso l'uscita.

Afferro la mano di Steve e gli vado vicino, così lui appoggia la testa sul mio petto e mi avvolge con le braccia, sollevandomi e poi mettendomi a terra una volta scesa dal veicolo.
Soffoco un lamento e gli rivolgo un timido sorriso per ringraziarlo, così mi volto e trovo tutti i soldati davanti a noi.
Non mi ero nemmeno resa conto che stavano applaudendo e gridando per il nostro arrivo.
Non capendo cosa ci sia da applaudire, faccio qualche passo e subito Peggy mi si para davanti con un grande sorriso.
Cerco di sorriderle e di nascondere un po' la mia sofferenza, anche se sono consapevole di essere quasi un fantasma in questo momento.
Lei mi accarezza le braccia e senza dire niente mi stringe a sè in un caldo abbraccio, fino a quando sono io stessa a separarmi.
«Steve vi ha trovati finalmente»
«Già, finalmente»
«Vorrei dire qualcosa per.. rimediare alla situazione ma non trovo le parole»
«Non devi, mi basta che tu sia qui»
Lei annuisce e mi guarda cercando di darmi conforto.

«Abbiamo passato così tanto tempo a cercarvi.. sono felice che siate qui»
«Anche noi»
Mi guardo un po' intorno, notando che gli altri ragazzi avevano gli occhi su di me e mi fissavano come fossi un alieno.
Ah già.. non sapevano fossi una ragazza.
D'altronde non ho avuto modo di spiegare loro un bel niente visto che dopo l'attacco L'Hydra ci ha presi.
«Ragazzi.. sono Anne»
Dico, cercando di alzare un po' la voce a appoggiandomi a James, accorso al mio fianco.
In risposta alcuni salutano, altri annuisco e invece altri continuano a fissarmi quasi a bocca spalancata.
«Fateci spazio, ci sarà tempo per le spiegazioni»
Si intromette James, afferrando il mio braccio per sostenermi e iniziando ad incamminarsi verso l'infermeria, con Steve che faceva da guida.

Cammino lentamente e un po' zoppicando, infatti Bucky continua a chiedermi di farmi portare in braccio, ma ovviamente io rifiuto ogni volta e sembra che ciò lo spinga a richiedermelo.
Arriviamo a destinazione e Steve sposta le tendine per far passare me e James, così entriamo.
«Oh, eccoli!»
Afferma un'infermiera con i capelli castani e raccolti in uno chignon venendo verso di noi.
«Io sto bene, visitate lei»
Afferma James, lasciandomi nelle mani dell'infermiera e facendo per andarsene, ma Steve gli si mette davanti e lo guarda con aria di sfida.
Il moro quindi sospira e alla fine si va a sedere sul lettino davanti al mio, continuando a fissarmi preoccupato.
«Siediti pure, cara»
Faccio come dice l'infermiera e con l'aiuto di Steve mi siedo sul lettino, mentre altre ragazze accorrono e due di loro si posizionano davanti a James, tra di noi.
Quasi mi da fastidio vedere tutte quelle donne accanto a lui, tanto che le fulmino con lo sguardo e penso che Steve se ne accorge, infatti soffoca una risata.

«Anne, giusto?»
Annuisco e vedo che l'infermiera posa sul piccolo comodino accanto al letto una specie di cartellina.
Il mio cuore perde un battito e subito ricordo le cartellone che ho visto sul comodino accanto alla seduta della macchina nella base dell'Hydra, tanto che chiudo gli occhi per qualche istante.
«Può... può togliere quella cartellina?»
«Ehm.. si, certo»
Riapro gli occhi e vedo che la sta portando alle altre infermiere, lontano da me, così inizio a rilassarmi.
«Va bene Anne, devo medicarti il taglio e ho bisogno che ti tolga la camicia, ce la fai?»
La guardo impallidendo e rimanendo un attimo immobile, non sapendo cosa fare e soprattutto non volendo farmi vedere in questo stato davanti a James e Steve.
«Non... non riesce a medicarlo con la camicia addosso?»
Alzo lo sguardo per cercare gli occhi di James e lo vedo intento a spostare con le mani le due infermiere per permettergli di vedermi, scena che mi fa sorridere.
«Mi dispiace ma no.. se vuoi prendo un qualcosa per copri-»
«Non è quello il problema»
La liquido, capendo che non c'era soluzione possibile e non volendo entrare nei dettagli.
Sospiro e trattengo il respiro mentre mi sbottono la camicia e la tolgo, aiutata dall'infermiera.

Falling for you ~ Bucky Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora