Niente sembra cambiato, la foresta è sempre la stessa, le villette sono sempre le stesse.Riesco anche a riconoscere Lila, il Pastore Tedesco dei nostri vicini.
Amo il fatto che tutto sia rimasto identico da quando me ne sono andata.
Una delle pochissime cose che mi rende felice è l'abitare circondata da tutti questi alberi. Alberi che molte volte mi hanno fatto sentire a casa più di quanto abbiano mai fatto i miei genitori. La foresta è sempre stata il mio rifugio da tutte le urla e i problemi, ma soprattutto, quando mi sentivo sola, non esitavo a correre fra la natura, cercando un po'di consolazione in qualche animaletto che non aveva il timore di avvicinarsi.
Non ci vorrà molto prima che ciò si ripeta, ne sono sicura.
Appena ci fermiamo davanti casa nostra,apro velocemente la portiera dell'auto e mi tuffo sul prato innevato, cominciando a creare col movimento delle braccia e delle gambe un angelo, quello che di certo non sono io. Mi sento una bambina di 6 anni in questo momento e inevitabilmente mi spunta un sorriso sul viso; è da parecchio che non mi sentivo così spensierata.
"Cosa diavolo stai facendo?" strilla mamma "ti stai bagnando tutti i vestiti!"
Mi sembrava strano che non avesse ancora tirato fuori la parte acida della sua personalità.
Vorrei urlare che lei non sa cosa si prova ad essere chiusi in un centro con altri drogati,non sa cosa significa dimenticarsi del cinguettio degli uccellini, non sa quanta felicità posso provare in questo momento nel comportarmi come una bambina spensierata dopo due anni di depressione in quella specie di gabbia.
Vorrei urlare. Ma preferisco rimanere zitta.
Mi alzo da terra e corro subito dentro casa fiondandomi al piano di sopra,nella mia camera.Per fortuna i miei genitori non hanno toccato niente, i libri sono tutti al loro posto, come il computer, l'immancabile collezione di bambole di pezza che non ho mai avuto il coraggio di dare via e i miei bellissimi peluches ammucchiati sul letto.
Ricordo come se fosse ieri il momento in cui mi tolsero tutto ciò, i miei unici tesori. Ricordo anche mamma seduta sul letto che mi preparava la valigia ripetendo continuamente che sarei andata in un posto dove avrei avuto la possibilità di diventare una persona migliore. Ricordo che la guardai con gli occhi offuscati dalle lacrime mentre ero rannicchiata accanto alla mia piccola libreria e la supplicai di farmi restare con loro. Ricordo la sua indifferenza. Ma soprattutto ricordo la mia sofferenza,e questo non è fottutamente giusto.
Meglio che mi levi questi ricordi dalla mente, ho come la sensazione che da un momento all'altro poterei scoppiare a piangere, e sono stufa di versare lacrime. Lacrime, cosa che ho imparato in questi due anni, totalmente inutili.
Mi prometto che non mi danneggerò mai più per colpa di persone che non ricambiano il mio amore e non mi azzarderò mai più ad affogare questa frustazione nell'alcol. Mai più.
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Murder House || Harry Styles #Wattys2016
FanfictionNessuno dei due ragazzi aveva immaginato che l'intrusione in quell'antica dimora li avrebbe condotti nelle vie più oscure che avessero mai dovuto affrontare, nonostante la vita fosse già stata dura con loro. Dovranno affrontare il Male insieme, ma i...