Capitolo 12

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Lentamente riapro gli occhi, e mi ritrovo davanti non più foglie grigie e nere, ma viola e rosse. C'è un'altra sagoma seduta per terra accanto a me e sono abbastanza sicura che il colpo sia stato forte, ma non così tanto da cominciare a vedere Harry con lunghi capelli verdi e occhi senza iride completamente neri. Cerco di alzarmi e allontanarmi da questa creatura spaventosa immediatamente, ma un forte giramento di testa mi obbliga a rimanere a terra.

"Ehi, calma, non ti preoccupare" mi rassicura Harry, mentre mi accarezza dolcemente il viso "ti ha aiutato molto dopo la caduta."

Guardo la strana ragazza, che intanto si è girata di spalle e si è un po'allontanata da noi. E' difficile non provare paura vedendo una persona così strana, specialmente dopo la figura che mi ha spinto dal primo piano.

"Ehm...grazie?" dico dubbiosa, rivolgendomi alla ragazza dai lunghissimi capelli verdi, che non posso fare a meno di fissare. Non ho mai visto una chioma arrivare a toccare il pavimento.

"Voi uomini dovreste imparare ad avere meno pregiudizi sulle Creature della Foresta. Non faremmo mai del male a nessuno di voi, al contrario della vostra specie, ma ci avete sempre trattato come esseri inferiori, per di più nel nostro territorio." sussurra con la sua vocina la ragazza.

Con questo cosa vorrà mai dire? Vorrei confessarle che almeno per me non è una cosa da tutti i giorni trovarmi in una strana foresta, con una strana casa e una strana creatura che compare dopo il mio risveglio. La mia prima reazione non è quella di invitarla a prendere un gelato al bar in città, ma credo che nessuno sano di mente lo farebbe mai. Guardo perplessa Harry, che mi guarda a sua volta, stanco e...addolorato.

"Harry cosa ti è successo?" domando.

Scuote la testa, alzando gli occhi al cielo.

"Mi ha raccontato tutto su ciò che è accaduto qui, su quella casa e ho capito anche il perchè della tua caduta. Ti hanno spinto." mi dice Harry. Ma continuo a non capire.

"Scusa, chi ti ha raccontato cosa?" chiedo ancora più perplessa e confusa, il mio mal di testa non fa che aumentare. Harry fa un cenno verso la ragazza.

"Iris, mi ha spiegato."

"Quasi un secolo fa, una famiglia di Boulder scoprì nello stesso modo in cui abbiamo fatto noi oggi, la Foresta. Era la famiglia Stainer, come puoi notare dall'inziale posta sul cancello. Il capofamiglia, ovvero il padre, un anziano dottore ormai in pensione, decise di trasferirsi qui, lontano da tutti, senza alcun contatto con altri uomini. Una delle  sue figlie, Arabella, di sedici anni, rimase incinta senza essere nè sposata nè fidanzata. Puoi ben immaginare lo scandalo che la gente vedeva in tutto ciò nel 1915. Per questo il padre, Alexander, decise di sparire per sempre insieme alla famiglia. Ormai il nome Stainer era stato infangato, non si era riuscito a tenera nascosta la notizia. Si sà che in una piccola città come Boulder le voci girano subito per quanto si provi a tenerle segrete. Così Alexander, che aveva un figlio a capo di un'impresa edile, pregò di poter costruire un'abitazione in questa foresta nel minor tempo possibile. Così, dopo aver pagato e minacciato gli operai, si diede inizio ai lavori e dopo alcuni di mesi di incessante costruire, la casa fu pronta. Da quel momento in città non si seppe più niente degli Stainer. Ormai Alexander e Olivia, sua moglie, credevano di essere al sicuro da tutto e di poter crescere serenamente la loro nipotina lontano dai pregiudizi della gente. Ma non sapevano che la Foresta era abitata da altre creature. Quando venne alla luce la prima bimba di Arabella, ci fu una gioia immensa per la bellezza di questa nuova bambina, che venne chiamata Viola. Ma la felicità non durò per più di qualche minuto. Arabella cominciò a sentire altre fortissime contrazioni e dopo un altro giorno di travaglio, nacque Marianne. Tutta la famiglia e la servitù rimasero scioccati dalla gemella di Viola, che non era affatto bella come lei, anzi, era nata con delle deformità che neanche Alexander, con 30 anni di carriera alle spalle, aveva mai visto nei suoi pazienti appena nati. Nonostante ciò, Marianne fu amata e cresciuta nello stesso modo in cui venne fatto con Viola. Dopo qualche giorno però, la serenità che si era ristabilita in casa Stainer, fu spazzata via dalla scoperta di esseri viventi diversi dall'uomo,ma in parte simili. Elisabeth e Gemma, sorelle minori di Arabella, mentre andavano per la prima volta alla scoperta della nuova foresta che tanto le incantava, videro una fata, Iris. Le sorelline corsero velocemente a casa e raccontarono tutto con grande euforia e meraviglia all'intera famiglia. Nessuno ci credeva, tutti pensavano che fosse invenzione delle piccoline, che leggevano favole tutto il giorno su foreste incantate abitate da fate. Ma quando Olivia andò con le sue bambine per fare merenda nella foresta, si accorse effettivamente che Elisabeth e Gemma non stavano scherzando. Alexander non poteva credere che ci fossero umanoidi in quella parte di mondo che nessuno conosceva e fu assalito dal panico che questi potessero far del male alla sua famiglia. All'inizio voleva ucciderli tutti, pensando che ormai quello era il suo territorio, a cui nessuno si doveva avvicinare. Ma ben presto, un'idea molto più folle balenò nella sua mente." 

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Murder House || Harry Styles #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora