Capitolo 30

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Guardo Iris negli occhi, non so cosa intenda con queste parole.

Ha detto che il suo cuore sarà in grado di battere ancora anche se adesso è fermo, ma è impossibile, ne sono certa. Nessuno è in grado di strappare un'anima dalla Morte.

"Smettila, non fai altro che confondermi. E' morto, perchè vuoi illudermi? L'avresti potuto fermare, non sarebbe entrato da solo in quella maledetta casa, sarebbe ancora qui con me." urlo verso quella dannata creatura. Dovrei liberare il loro Popolo e i loro morti dal Male, fino a questo momento sono stati quelli che mi hanno inflitto più dolore. Pensavo che niente fosse peggio degli esseri umani, poi qualcuno mi ha gettato nel lago. Devo andarmene di qui subito, anche se questo significa lasciare la mia anima nelle mani dei Demoni. Ormai non mi importa più continuare a vivere, non ho un motivo valido che mi spinga a farlo, sono disposta ad accettare qualunque morte.

Mi guarda come se le mie parole l'abbiano ferita, ma non risponde alle mie parole di odio.

"Dobbiamo portarlo al villaggio" si limita a dire. Posa le mani sulla sua testa e il corpo di Harry si solleva. Inizia a camminare e mi invita a seguirla, mentre continuo a chiedermi come mai certe cose continuino ancora a stupirmi e mi portino a dubitare della realtà di questo luogo. Mi trascino come uno spettro dietro di lei, non sapendo neanche il perchè io non riesca a mettere un punto a questo disastro e andarmene via. Forse una piccolissima parte di me che tento di ignorare crede che si possa fare ancora qualcosa per Harry.

Dopo aver superato un gruppo di cespugli folti, ci troviamo di fronte ad un insieme di alberi, ognuno con una fessura che percorre il tronco da cima a fondo, abbastanza larga affinchè qualcuno ci possa passare. Mi chiedo se il villaggio sia questo, e come mai non ci sia nessuno ad abitarlo. Iris continua a camminare fra i lunghi fusti, come seguendo un sentiero invisibile. Guardo Harry, sospeso a mezz'aria ed è come se la fata mi avesse letto nel pensiero quando mi dice che è in bilico fra la vita e la morte.

"Siamo arrivati" annuncia quando ci troviamo davanti ad un albero totalmente nero, che mi inquieta ancora di più di quanto facciano gli alberi che circondano la casa.

"Non mi sembra sicuro" confesso ad Iris, mentre fisso la spaccatura del tronco da cui non proviene nessuna luce.

"Non ti avrei portato qui se fosse stato un luogo pericoloso. Ricorda, ogni casa del nostro villaggio è sicura e Lei è l'unica persona in grado di farti riavere Harry indietro."

Nella mia testa continuano a ripetersi le parole riavere Harry indietro e non ho ancora idea di come ciò possa avvenire, ma scaccio i timori e mi immergo nel buio attraverso il grande spacco. Non sento i passi di Iris seguirmi e mi volto per controllare se lei se ne sia andata.

Ma l'oscurità mi circonda, e la fessura da cui sono entrata è scomparsa. Il coraggio che mi riempiva il corpo nel momento in cui ho varcato la soglia sta sciamando, fino a diventare un piccolo punto insignificante. L'angoscia mi sta sopraffacendo e preferisco non sapere in quale altro inferno terreno mi abbiano mandato. Giro in continuazione su me stessa, convincendomi di poter trovare una via d'uscita.

"Silvia, sapevo che saresti venuta" una voce proveniente dal nulla inizia a parlare "non dubitare più, puoi strappare Harry dalle grinfie della Morte, ma non sarà una scelta semplice quella che dovrai affrontare. La Morte lascia andare un'anima solo se le verrà dato quello che chiede, ed il prezzo è molto alto."

Mi blocco immediatamente e il battito del mio cuore accelera sentendo le parole della strana voce roca. Ha parlato lentamente e sussurrando, come per farsi udire solamente da me. Ma qui ci siamo solo io e la sua presenza.

"Chi sei? Come fai a sapere il mio nome? Che scelta dovrei affrontare?" Cerco di apparire sicura e minacciosa, ma la mia raffica di domande viene fuori sotto forma di un tremolio. Non credo neanche che chiunque sia la persona con cui sto parlando sia riuscita a capirmi.

"Non ha importanza che tu sappia il mio nome. La Morte sa chi sei, Lei conosce tutti, presto o tardi incontrerà ogni essere vivente in qualsiasi dimensione e non può certo trovarsi impreparata su chi accoglierà fra le sue braccia. Lei mi sussurra tante storie, mi ha narrato anche della tua, ovviamente legata a quella di Harry."

"Visto che entrambe conoscete la mia storia, avrete sicuramente notato che bisogno disperato abbia di lui. Tu che ricevi questi sussurri, sei l'unica che forse potrà comprendere e avere pietà di me." imploro sfinita. Più passa il tempo, più aumenta il terrore di non poterlo riportare qui con me. 

"Belle parole, ragazza. Ma qui non si tratta della mia pietà, sarebbe stato troppo semplice, a Lei piacciono le complicazioni e qui è la regina che detta le regole del gioco."

"La sua vita non è un gioco." replico con rabbia.

"Per la Morte le vite di tutti noi sono un gioco, quando ne vede una che la alletta non esita a prenderla con se. E' rimasta affascinata dal modo in cui la tua forza dipenda da lui, dalla sorta di legame che hai costruito con lui in pochi momenti. Lei sa di poter usare tutto ciò per poterti rubare qualcosa." La voce continua a ricordarmi che la Morte non cederà la vita di Harry a meno che non le dia qualcosa di importante in cambio, ma non ho idea da cosa potrebbe desiderare da me. L'unica cosa di valore che ho, o meglio avevo, ora è sua.

"Cosa desidera che le dia?" domando, disposta a tutto. 

"Vuole una dimostrazione da parte tua. E' curiosa di scoprire fino a che punto ti spingerai per salvarlo. Dovrai rinunciare alla possibilità di poter dare la vita, se vuoi riavere la sua indietro. Non potrai avere figli."

Murder House || Harry Styles #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora