|| My brother is an idol ||

- Quinto Capitolo

Si può notare benissimo il riflesso della luna nella pozzanghera che mi ritrovo davanti, dove vedo anche la mia figura riflessa.

Fisso un punto qualsiasi.
Le lacrime ormai si sono fatte spazio e hanno iniziato a bagnarmi il viso.
Sto provando a farle fermare ma niente da fare.

Ho 17 anni, a quest'età dovrei essere in casa a divertirmi o girare fuori con gli amici.
Ma invece sono qui, seduta su una panchina, in un parco, con il telefono che continua a suonare.

La vita e veramente ingiusta, mi sento così sbagliata eppure non ho fatto nulla.
Ho approfittato del trasferimento per iniziare da capo, ma sembra che il mio passato non lo permetterà, mi sembra di rivivere un po' gli anni passati.

23:50
Vabbè stando qui non risolvo nulla, quindi in qualche modo cerco di fare la strada del ritorno.
Fortunatamente mi ricordo che esiste Google maps, quindi inserisco la via e mi incammino.

00:53
Ok sono arrivata davanti alla porta di casa, le luci sono chiuse, a quanto pare si sono addormentati tutti.
Beh meglio così almeno eviterò qualsiasi tipo di conversazione.

Entro in casa, tra tutte le persone che potevo ritrovarmi sveglie proprio lui doveva essere lì?
Parlo di Taehyung.

Tae: Sfigata ma lo sai che ti stavano cercando tutti? Erano tutti preoccupati per te sfigatella.
Non so perché si debbano preoccupare per una come te. Potevano stare tranquilli come me.

Tu: Sai non mi meraviglia affatto che tu sia uno dei migliori amici di mio fratello, siete uguali.
Stronzi.

Le lacrime avevano iniziato a scendere, di nuovo, ma non volevo dimostrarmi debole davanti a lui.

Taehyung's POV
Asp sta piangendo? Forse ho esagerato.
Ma Tae cosa te ne frega? Lei è una sfigata.
Non ti devi preoccupare per lei.
Fine POV

Inutile stare qui con lui.
Dopo ciò mi diressi in camera e mi buttai sul letto. Domani ci sarebbe stata scuola. E io dovevo dormire a me no che non volevo essere in ritardo e sembrare uno zombie di prima mattina e poi sicuramente domani mattina mi sarebbe aspettata una bella ramanzina.

<<Drinnnnnnnnnnnnn!>>
Dannata sveglia.
Questo rumore segnava il fatto che era ora di alzarsi.

6:30
Oggi mi ero svegliata un pochino in ritardo rispetto al solito.
Guardai l'ora e sobbalzai dal letto precipitandomi subito in bagno per poi iniziare a prepararmi

Dopo aver rifatto il letto il più velocemente possibile scesi le scale.
E fu lì che mi pentii di averlo fatto.
Come già immaginavo dalla sera precedente una ramanzina mi sarebbe aspetta, infatti appena mi videro Hoseok e Jin mi chiamarono nella loro direzione. Cosa che ormai non potevo evitare.

Jin: Dove diavolo ti eri cacciata ieri? Lo sai che ti abbia cercato per ore? Poi scusa perché non rispondevi al telefono? Cosa lo tieni a fare se non rispondi neanche? CHE CAZZO TI PASSA PER LA TESTA?
Hobi:Allora NON DICI NIENTE ?
Tu: Potevo benissimo rispondere ma non ho voluto farlo. Ma sai allo stesso tempo non è colpa mia se non ho una "famiglia" di cui io possa sentire l'appoggio. Non è colpa mia se HO UN CAZZO DI FRATELLO MA NON POSSO NEMMENO CONSIDERARLO TALE.
HO CAPITO CHE SONO UN FOTTUTISSIMO ERRORE MA TRANQUILLI APPENA COMPIO 18 ANNI TOGLIERÒ IL DISTURBO PER SEMPRE.
Hobi:Piccola no--
Jin: Mi dispia--

Non li lasciai nemmeno finire che presi lo zaino e mi diressi a scuola.
Ero un mix di emozioni in questo momento, ero confusa, stanca di vivere una vita così, volevo solo stare da sola.

Stavo camminando tranquilla verso l'entrata di scuola.
Ero immersa nei miei pensieri talmente tanto che non mi accorsi nemmeno delle persone che mi passavano attorno, era come se ci fossi solo io e un lontano rumore di mille passi al secondo che suonava nelle mie orecchie.

Stavo per entrare dall'entrata quando.......
------------------------

Spazio autore:
La storia continua.
Purtroppo la vita è dura, e lo è soprattutto quando non si sente il sostengo di nessuno, nemmeno della propria "famiglia".
E ora, dopo ciò cosa succederà?
Lo scoprirete nella prossima parte.
Scusate per gli eventuali errori.🤍
Ci vediamo al prossimo capitolo.
-J⛓