Collezione segreta

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Steve Rogers aveva una collezione al quale teneva

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Steve Rogers aveva una collezione al quale teneva.

Da tempo andava a cercare tutti quelli che erano cimeli della seconda guerra mondiale.

In quel periodo stava cercando una cosa specifica per questo facendosi aiutare da Jarvis senza molto successo.

Con il morale sotto i piedi andò nella sua stanza andando a buttarsi tra le coperte immergendo il volto nel cuscino.

Tony chiuso nel suo laboratorio notò subito quella che era la ricerca di Steve per questo motivo si mise a controllarla meglio.

Scoprendo che stava cercando un oggetto ben specifico sorrise lasciando perdere tutti i suoi progetti cercandola per lui.

Una volta che l'ebbe trovato si affrettò ad acquistarlo e andarlo a prendere di persona per poi tornare alla torre. Si tolse l'armatura andando poi nella stanza del Capitano bussando alla porta.

Steve che si era messo a guardare una sua collezione segreta di foto sull'inventore si affrettò a nasconderla andando ad aprire alla porta cercando di mostrarsi più naturale possibile: «Cosa posso fare per te, Tony?»

«Ho una cosa per te...» rispose lui porgendogli il pacchetto sorridendogli tranquillamente: «Se hai bisogno di altro basta chiedere»

Se ne andò poco dopo lasciandolo da solo.

Steve si chiuse la porta alle spalle posando la schiena contro la porta aprendo il pacchetto sgranando gli occhi sorpreso. Con mani tremanti prese l'oggetto cercando poi una piccola chiave che portava con sé da quando era bambino. Senza indugiare la infilò nella piccola fessura girandola.

L'oggetto si aprì ed una dolcissima melodia uscì dal suo interno.

Si affrettò a chiuderlo per poi uscire dalla stanza raggiungendo Tony nel suo laboratorio varcandone la soglia: «Tony!»

«Cosa succede?» gli chiese lui perplesso.

«Tu sai cos'è questo?» gli domandò il Capitano senza indugiare.

Tony scosse la testa così lui si avvicinò andandogli alle spalle appoggiandosi alla sua schiena sfilando la chiave dicendo: «La porto sempre con me questa chiave. È un ricordo di mia madre» la inserì nuovamente nel carillon girandola facendolo riaprire lasciando che la sua melodia riempisse l'aria.

Rimasero in silenzio fino a quando quella melodia non cessò.

Tony chiuse con delicatezza l'oggetto dicendo: «Conservalo con cura, Steve»

«Come posso ringraziarti per averlo trovato?» gli chiese lui passandosi una mano tra i capelli imbarazzato.

L'inventore si voltò tra le sue braccia spostando leggermente quel piccolo carillon sedendosi sul tavolo legandogli le braccia al collo sussurrandogli a fior di labbra: «Un bacio sarà più che sufficente»

Steve non se lo fece ripetere due volte affrettandosi a baciarlo passandogli un braccio attorno ai fianchi per poi allontanarsi chiedendogli: «Tu lo sai?»

«Che sei innamorato di me? Certo sei un libro aperto, Steve» rispose lui dandogli un altro piccolo bacio aggiungendo: «So anche della tua collezione segreta»

«Cosa!» esclamò lui arrossendo imbarazzato.

«Va tutto bene. Mi fa piacere che tu abbia qualche mia foto, ma dovremmo farne un po' solo noi due insieme» disse tranquillamente l'inventore giocando con i suoi capelli.

Steve annuì alla sua proposta riprendendo a baciarlo. 

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