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Loki stava lottando al fianco degli Avengers contro Ultron.
Non voleva averci a che fare con tutto quello, ma alla fine si era unito a loro.
Non aveva accettato la richiesta di Thor, ma di Pietro che l'aveva in un certo senso sfidato a fare del suo meglio per mettere i bastoni tra le ruote a quell'ammasso di ferro e bulloni.
L'idea di portarlo su Midgard in quell'occasione era stata di Thor per mettere alla prova in quel modo il fratello cercando di capirne i legami.
Per tutto lo scontro, Loki, fece del suo meglio riuscendo a mettere fuori gioco diversi cloni del nemico comprendendo presto quale fosse il suo punto debole.
Lo scontro sembrò arrivare la termine, ma poco distante da lì Pietro per proteggere Clint e un ragazzino trovato tra le macerie fece loro da scudo con il suo corpo restando ferito.
Wanda percependo la sofferenza del fratello urlò scattenando tutta la sua magia.
Il corvino raggiunse il luogo dove si trovavano i due e vedendo Pietro a terra si avvicinò, però, non aveva idea di poter provare tutte quelle sensazioni che si stavano scattenando in lui.
Clint l'osservò perplesso per qualche minuto, ma lui con la sua magia incantò il corpo del velocista preservando quel piccolo fremmito di vita ancora contenuto in esso. Lo prese in braccio camminando tra i detriti di quello che restava in quella zona della città.
L'arciere lo seguì perplesso, ma lo vide lasciare in mano ai soccorritori il ragazzo sussurrandogli qualcosa all'orecchio per poi vederlo guardarsi attorno chiudendo gli occhi e correre via seguendo una scia di magia.
Arrivò a destinazione colpendo Ultron con tutto quello che conosceva lasciando poi tutto a Hulk che gli diede gli ultimi colpi distruggendolo.
Loki lasciò quel luogo assieme ai soccorritori che portarono via Pietro, ma per tutti era spacciato non c'era modo che si salvasse.
Il corvino indispettito da quelle loro parole si mise a urlare sbattendoli fuori dalla stanza di quell'ospedale per poi usare tutti gli incantesimi curativi che gli venivano in mente. Non avrebbe permesso a quel ragazzo di lasciare il mondo dei vivi, ma soprattutto di lasciare lui in mezzo a delle persone che non lo accettavano rifiutandolo senza conoscerlo.
Passò un'intera settimana, nel quale il corvino riutilizzò gli incantesimi curativi ogni giorno, prima che il velocista riaprisse gli occhi.
Aveva cambiato gli abiti e lavato il corpo al velocista, controllato ogni minimo particolare della sua guarigione senza permettere a nessun altro di toccarlo. Era sfinito, non aveva dormito ne mangiato in quei giorni, ma quando lo vide sveglio gli sorrise: «Dannazione, Pietro. Mi hai fatto penare per questo tuo risveglio»
«Hai un aspetto orribile, Lo'» rispose lui accennando un sorriso divertito.
Il corvino si lasciò andare a una lieve risata per poi lasciarsi cadere su la sedia poco distante sfinito da quella lunga settimana.
Pietro si mosse tra le coperte scoprendo di non essere poi ridotto così male per questo allungò la mano verso il corvino dicendo: «Vieni qui, Lo'. Ti sei occupato di me tutto questo tempo. Adesso tocca a me occuparmi di te»
«Mi sono occupato di te perchè sei mio amico» rispose lui afferrando la sua mano senza indugiare ritrovandosi poco dopo disteso al suo fianco.
Poco dopo si addormentarono su quel letto un po' troppo piccolo per entrambi, ma a nessuno dei due sembrava essere infastidito da quella troppa vicinanza.
Gli Avengers vennero informati dai medici del risveglio di Pietro dal suo stato d'incoscienza e quando si presentarono in ospedale rimasero sorpresi nel vedere i due riposare stretti in quello strano abbraccio.
Erano stati informati passo per passo dall'operato del corvino nei corfronti dell'argenteo per questo quando lo videro dormire dopo quella lunga settimana in cui non aveva preso un attimo di pausa compresero che lui si era veramente risvegliato per questo decisero di attendere pazientemente che entrambi si risvegliasero.
Quella di Pietro era stata una vera e propria caduta, ma alla fine era stato sorretto da Loki che l'aveva accolto tra le sue braccia.